Ancora una volta, caso mai ce ne fosse bisogno, emerge
prepotentemente l’arroganza di chi osanna e commemora i partigiani comunisti e
assassini che insanguinarono l’Italia nel periodo dell’ultima guerra e in quello post bellico.
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Si
celebra infatti a Castenaso, a Vigorso, a Budrio e a Medicina, le famigerate
zone del “triangolo rosso della morte” bolognese, uno scontro fra partigiani e
truppe tedesche avvenuto nel 1944.
Fin
qui nulla di strano, ad eccezione del fatto che questa cerimonia, così come
tante altre organizzate dai comunisti dell’Anpi (i cosiddetti partigiani), è
fine a se stessa, e non tiene conto di molti altri episodi in cui a perdere la
vita furono le vittime civili proprio per mano di questi partigiani così
osannati.
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In tutto il mondo sono stati eretti monumenti per commemorare le vittime del comunismo, ad eccezione dell'Italia dove, al contrario sono state intitolate vie e piazze a criminali come ad esempio Stalin, Lenin, o Togliatti.
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Due
metri e due misure quindi, a testimonianza del fatto che, ancora oggi, la
disinformazione distribuita a piene mani dai seguaci di Togliatti costituisce
l’arma principe con cui presentare i fatti storici e gli eventi dell’Italia
“liberata”.
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Partigiani
appunto … nel vero senso della parola.
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Vittime
di serie A e vittime di serie B.
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L’Anpi
si guarda bene dal profferire anche il minimo cenno di cordoglio per i morti
ammazzati dai partigiani anche a guerra finita, così come per quelli delle Foibe,
o per coloro che vennero uccisi dalle organizzazioni clandestine comuniste e
paramilitari che devastarono gli anni del dopoguerra a suon di omicidi e di
stragi.
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Naturalmente
i partigiani tacciono anche sul fatto che dopo la guerra i comunisti erano
pronti a prendere il potere con le armi e la violenza, seminando terrore e
morte, fermati solo paradossalmente dal dictat del Cremlino che imponeva loro
di non farlo, a seguito degli accordi stipulati con gli Stati Uniti, la
Germania, la Francia, e l’Inghilterra, sulla divisione territoriale dell’intera
Europa.
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Budapest - Museo Casa del terrore |
Del
resto non è un segreto che proprio la violenza comunista sia stata prodromica
alla nascita del fascismo, come testimonia il biennio 1919/1921 in cui il
disordine sociale e la violenza scomposta e quotidiana delle squadracce
marxiste dilagavano senza sosta, in un vero clima di guerra civile.
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Ma
di tutto ciò non si parla, anzi si celebrano enfaticamente solo quegli episodi
che rientrano in un piano di concertazione pianificata a tavolino, appartenente
al disegno mistificatore e disinformatore dei comunisti prima, e dei post
comunisti oggi.
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Addirittura
è stato organizzato un concerto “per la pace” nella Chiesa di San Giovanni
Battista in Via Tosarelli, a Castenaso (BO).
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Non
mi risulta però che per le “altre vittime” ci sia stata in passato (e nemmeno
oggi) una profusione di intenti commemorativi così munificente ed eclatante.
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Voglio
ricordare ai commemoratori partigiani i nomi delle vittime dell’eccidio
denominato “Viazza” dal nome della località in cui vennero ritrovati i corpi
martoriati di quattro persone uccise dalla violenza comunista nel 1945.
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Ungheria - Memoriale per le vittime dell'holodomor |
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Giuliani
Luigi, nato il 3 marzo 1898 a Budrio
- Agricoltore.
Lodi
Ferruccio di anni 53 (di Augusto e Canotti Ersilia) - Albergatore
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Monari
Giordano Bruno, nato il 25 agosto 1888 a Budrio (di Demetrio e Balena
Assunta) - Barbiere
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Da
quegli anni il silenzio e la colpevole omertà dei partigiani assassini
comunisti hanno celato perfino il ricordo di queste vittime innocenti, mentre
per contro oggi si commemorano quei partigiani che avevano quanto meno una
diretta corresponsabilità morale nei fatti di sangue di quel periodo.
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Italia - Reggio Emilia Via Lenin |
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Tutto
fumo negli occhi, con il quale questa “Banda dei quattro” di casa nostra
ripropone ciclicamente una “antifa” oramai trita e sconfortante.
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Il post commemorativo è al seguente Link :
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Lo stesso
è scaricabile gratuitamente come e-book, in formato PDF al seguente Link :
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Vi
sono altri e-book anche qui, sul sito Italian-samizdat, liberamente scaricabili.
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Prima di chiudere voglio rimarcare il fatto che il modus
operandi di personaggi come la “Banda dei quattro”, dei partigiani dell’Anpi, e
dei post comunisti, sia identificabile in un medesimo stereotipo, che tende a
fagocitare la realtà dei fatti, per manipolarla e plasmarla a proprio uso e
consumo.
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I proclami di un Governo MAI votato dal popolo, così come le politiche
espresse con arroganza fino ad oggi dalla “Banda dei quattro” assomigliano a
quelle di stampo staliniano e marxista tristemente note, con la differenza che,
in più, la sinistra ora è collusa anche con le Banche e i Poteri forti.
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Evidentemente esiste un palese accordo di intenti fra gli
“squali” che reggono le sorti delle politiche
economiche internazionali e la sinistra europea, teso alla
massificazione dei popoli, alla loro totale sottomissione e alla spersonalizzazione
dell’individuo, così come avviene già in Cina.
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Nel frattempo, per mescolare le carte, si osannano i
partigiani comunisti e la loro indole assassina, le loro mani sporche del
sangue di vittime innocenti.
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Ecco perché nel titolo di questo post spicca a chiare
lettere la seguente parola :
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MALAFEDE !
.
.
Dissenso
.
MALAFEDE !
.
.
Dissenso
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