Durante
questi ultimi anni il Governo italiano, retto dalle sinistre e mai votato dagli
Italiani, si è prodigato a proclamare e ad esibire sentimenti di ripugnanza
verso il fascismo, approfittando di ogni occasione per manifestare un
apprezzamento incondizionato verso i partigiani, compresi quelli comunisti e
assassini che insanguinarono l’Italia a guerra finita.
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Evidentemente
il retaggio culturale, o pseudo tale, che collega i nuovi pasionari post
comunisti alla filosofia marxista di Togliattiana memoria è tutt’altro che
sopito, ma anzi viene rinfocolato al suono delle note di “bella ciao”.
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Laura
Boldrini è l’esempio principe di un fanatismo anacronistico e partigiano, nel
vero termine della parola, e lo prova il fatto che durante tutto il suo mandato
(mai richiesto dai Cittadini) ha volutamente ignorato le vittime civili uccise
proprio da quei partigiani che ha palesemente dimostrato di adorare
svisceratamente.
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Mai una
parola, un segno di rispetto, una commemorazione, né a livello istituzionale
(come dovrebbe) e nemmeno su piano umano e cristiano.
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Ma già,
dimenticavo, loro non sono “clandestini” e quindi appaiono indegni agli occhi
di una Ministra islamizzata e totalmente indegna di ricoprire quel ruolo.
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Nemmeno il
ricordo delle donne, spesso violentate e stuprate ripetutamente dai partigiani
comunisti, ha scalfito la crosta di malanimo e di rancoroso odio sviscerato che
la contraddistingue.
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Anche i suoi
“compagni” di viaggio hanno tenuto lo stesso “modus operandi”, come ad esempio
Matteo Renzi, e tutto lo staff demenziale del PD che, compatto, ha sempre
disertato le cerimonie commemorative.
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In
particolare, le stragi delle Foibe, assumono un rilievo particolare, in quanto
furono compiute dai partigiani comunisti titini in complicità con colui che è
stato ed è ancora, nell’immaginario collettivo delle sinistre, un simbolo di
riferimento, e cioè Palmiro Togliatti.
L’ordine impartito ai partigiani italiani da
questo criminale assassino fu quello di non interferire
con i partigiani confratelli jugoslavi, al soldo del comunismo titino.
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Evidentemente,
ancora oggi la cosiddetta “coda di paglia” dell’apparato dirigente delle
sinistre impedisce loro di metterci la faccia, consci di trovarsi di fronte ad
un misfatto che la Storia riconosce come tale.
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Questo spiega
perché, per lunghi decenni, la sinistra, guidata dai comunisti in prima
persona, ha relegato nel limbo della memoria, nascondendo e mistificando, tutto
ciò che poteva avere a che fare con le stragi feroci e assassine delle Foibe.
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La
popolazione di etnia italiana nei territori carsici fu brutalmente uccisa con
modalità sadiche e perverse, ma ciò non impedisce ai caporioni rossi, oggi
metamorfizzati, di osannare Togliatti definendolo ancora con il soprannome di
“il Migliore” !
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L’odio è il
sentimento che anima la politica delle sinistre, a partire dai gruppuscoli dei
centri sociali (pupilli indiscussi del Partito Democratico) che mettono a ferro
e fuoco intere città, fino ai disgustosi personaggi della politica “ufficiale”
che massacrano gli oppositori politici mediante il ricorso alla menzogna, alla
gogna mediatica e alla disinformazione.
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Le
popolazioni civili dei territori carsici che subirono il martirio delle Foibe,
venivano prima riunite in lunghe file, in cui le persone erano legate le une
alle altre, con le mani imprigionate da filo metallico, e poi condotte sul
ciglio delle voragini in cui venivano fatte recipitare.
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Era
sufficiente spingere la prima vittima verso l’inghiottitoio perché questa,
cadendo, trascinasse con il proprio peso la vittima successiva, e così via, in
un crescendo orribile di morte e di
dolore.
Le vittime
precipitavano in voragini profonde anche centinaia di metri e a volte
rimanevano vive, pur maciullate dalla caduta, e iniziava per loro un calvario
di sofferenza, coperte da altre vittime che a loro volta cadevano sui corpi già
straziati.
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La morte
arivava come una liberazione, in un abisso di orrore che non trova precedenti
nella Storia dell’umanità.
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Il comunismo
è alla base di tutto ciò, e dell’odio profondo che ha sempre dimostrato con
ferocia contro chiunque non fosse un idolatra della falce e martello.
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Palmiro
Togliatti, uno dei responsabili dei massacri delle Foibe, corresponsabile in
quanto silente e compiacente verso i partigiani assassini comunisti titini, è
portato ad esempio da squallidi personaggi della politica sinistroide italiana,
come Matteo Renzi, oppure Laura Boldrini, la “pasionaria” che ama immigrati
clandestini e partigiani assassini allo stesso modo, oppure come Emanuele
Fiano, regista occulto della disinformazione post comunista.
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Questi
zombies fanatici della sinistra dimostrano punte di ambiguità davvero
incredibili, ergendosi da un lato a paladini delle donne e dei diritti umani,
mentre dall’altro dimostrano il loro dispregio verso le vittime (anche donne e
bambini) della ferocia comunista.
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Cantano
“bella ciao” in coro, innalzando il “pugno chiuso”, e leggono “il diario di
Anna Frank” come se fosse una bibbia di un’unica verità, ma ignorano
completamente e volutamente i gulag sovietici e i laogai cinesi, così come lo
sterminio del popolo nord coreano e le torture dei dissidenti a Cuba… in
pratica tutto l’universo del MALE comunista…
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E’ necessario
schiacciare i topi di fogna comunistoidi che caplestano i diritti umani, e ricacciarli nel fango e negli escrementi
da cui provengono.
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La Storia NON
si può cancellare e mistificare a lungo, e pare che oggi, piano piano, la
verità si stia facendo largo, e che si riesca quindi a squarciare il nero velo
di omertà e di complicità steso dai post comunisti su tutte le loro nefandezze,
passate e odierne.
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I lager
nazisti e le torture, così come lo sterminio di massa e il genocidio, non sono
altro che una piccola porzione di quanto il comunismo ha realizzato su vasta
scala e a livello non solo sovietico ma mondiale, anzi universale.
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L’arma
principale che ha reso possibile tutto ciò non è comunque la ferocia, con cui
il comunismo è in perfetta simbiosi, ma la disinformazione attraverso cui ha
nascosto al mondo l’intero palinsesto dinamico, alterandone i connotati e l’essenza
stessa.
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Per decenni,
attraverso politiche di corruzione mentale, gli intellettuli legati al mondo
comunista hanno disseminato ambiguità in tutto il mondo occidentale, ponendosi
come alternativa alle guerre e all’americanismo.
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In realtà,
mentre da un lato fin dal 1949 veniva costituito a Parigi il Movimento
“Partigiani della Pace” (finanziato da Mosca) nel frattempo, dall’altro, i comunisti sovietici si
armavano al punto di diventare una potenza nucleare e realizzavano uno degli
eserciti più potenti del globo.
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In realtà,
mentre i comunisti tuonavano contro l’America, colpevole a loro dire di
annichilire la libertà, loro deportavano a milioni la popolazione e le etnie
sovietiche, distruggendo le vite di interi gruppi sociali, di famiglie, di
bambini e donne.
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Lager siberiano di Vorkuta - La scritta che troneggia all'ingresso : " Il lavoro in URSS è una questione di onore, gloria, orgoglio ed eroismo ". |
Ambiguità e
disinformazione hanno nascosto il dispregio totale di qualsiasi forma di vita
che non fosse quella consentita dal Dio comunista, da Stalin o dal marxismo, e
condotto verso fenomeni di crudeltà inimmaginabili, come appunto quella
dimostrata in occasione delle stragi della Foibe, pianificate scientemente a
tavolino con fredda determinazione.
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Era
necessario per il comunista Tito che sui territori oggetto della sua cupidigia
non fosse presente alcun rappresentante dell’etnia italiana, al fine di
presentarlo al Congresso di Pace come prettamente slavo e quindi rivendicabile
ai fini di una immediata annessione, come in effetti avvenne.
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Secondo la
teoria tipica del gesuitismo e del machiavellismo, così come si trova anche
negli scritti di Ovidio, il fine giustica i mezzi, nel senso che il
raggiungimento del potere e il suo mantenimento presuppone una immersione in
azioni che non possono comunque mai essere condannate, anche se
riprovevoli, poiché volte alla
salvaguardia di un ideale supremo e di un bene comune.
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In
contrapposizione a questi principi etici, possiamo evidenziare che in ogni
genocidio o strage etnica compiuta dai gerarchi comunisti non c’è assolutamente
nulla di idealizzato, ma solo e sempre una freda determinazione ad imporre
dictat che nulla hanno a che vedere con il bene comune o l’ideale.
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Interi gruppi
etnici, familiari, religiosi, politici, sono stati annientati in nome del
comunismo.
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La Boldrini
dovrebbe vergognarsi per aver sempre taciuto su queste verità storiche e su
questi abnormi crrimini che esulano da una qualsiasi dimensione di
tollerabilità, contrapponendo anzi la proposizione idealizzata di criminali
partigiani e assassini che hanno insanguinato l’italia.
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A questi
personaggi meschini e loschi, falsi e disinformatori, correi ideologici del
male comunista va il mio tale disprezzo e il mio disgusto.
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Alle vittime
delle Foibe va il mio ricordo e il mio abbraccio, insieme al mio affetto
incondizionato.
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Dissenso
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