domenica 17 novembre 2019

MACRON COMPLICE DEL TERRORISMO COMUNISTA


La Francia di Emmanuel Macron ha di nuovo palesato il suo vero volto, manifestando la sua totale accondiscendenza verso personaggi criminali appartenenti al mondo del terrorismo comunista.
.
Il territorio francese è diventato il luogo in cui i criminali e gli assassini comunisti italiani trovano un rifugio sicuro che consente loro di eludere le leggi e la Giustizia.
.
L’ultimo episodio che conferma queste affermazioni è la liberazione dell’anarchico milanese Vincenzo Vecchi, condannato in Italia a 11 anni e 6 mesi di carcere per le violenze al G8 di Genova nel 2001, e ad altri 4 anni per scontri di piazza a Milano.
.
Black bloc in azione a Genova durante il G8
.
Questo personaggio, appartenente ai gruppi eversivi del sottobosco criminale comunista italiano, è un professionista della violenza, dedito al furto, all’incendio, alla devastazione e al saccheggio, interpretando un ruolo, quello di “black bloc”, che ripercorre gli stereotipi classici dell’universo criminale marxista: colpire vigliaccamente e scappare, rifugiandosi nel “paradiso” dell’impunità concessa a questi delinquenti dalla Francia.
Questo rifiuto umano, latitante dal momento della condanna, si stabilì sotto il falso nome di Vincent Papale a Saint-Gravé, una località francese che conta circa 700 abitanti, facendo vari lavori, dall’elettricista al muratore, all’imbianchino, sfuggendo così alla giusta condanna per i suoi crimini.
.
Scoperto dagli inquirenti milanesi che hanno condotto le indagini in collaborazione con la BNRF francese (una unità di Polizia specializzata nella ricerca e cattura dei grandi criminali), Vecchi è stato arrestato il 9 agosto scorso e rinchiuso nel carcere di Vezin-le-Coquet, nelle vicinanze di Rennes.
.
Il criminale comunista
 Vincenzo Vecchi
Immediatamente la stampa sinistroide francese è insorta in sua difesa, nonostante i crimini per cui Vecchi è stato condannato, ed è nato addirittura un comitato di sostegno in suo favore, in totale ed evidente disprezzo della Magistratura e delle Leggi italiane.
.
L’intellighenzia d’oltralpe legata a fantasmi del passato come Togliatti e Stalin, si è prodigata nel patrocinare, attraverso pseudo intellettuali come lo scrittore di libri gialli Pierre Lemaitre, lo scrittore Edouard Louis, e il regista Eric Vuillard una difesa ad oltranza che ha poi condotto le autorità francesi a respingere la richiesta di estradizione avanzata dall’Italia.
.
La Francia di Macron ha quindi permesso, ancora una volta, che un latitante dell’eversione italiana potesse sfuggire alla Giustizia, garantendogli assoluta libertà e impunità.
.
L’anarchico e delinquente Vincenzo Vecchi, alias Vincent Papale, fu uno dei protagonisti degli assalti che portarono alla devastazione di Genova in occasione del G8 nel 2001, e autore corresponsabile degli incendi che distrussero le proprietà private in zona Brignole, come auto, banche, e supermercati, proseguendo poi l’opera criminale nell’assalto al carcere di Marassi.
.
Lo pseudo rivoluzionario da operetta si esibì successivamente in una nuova performance criminale, attraverso cui continuò  a lanciare molotov e a tirare sassi contro le Forze dell’ordine a  Milano nel 2006, in Corso Bunos Aires.
.
La sinistra francese, incurante dei concetti e del significato di democrazia, di civiltà, di libertà e di legalità, si è subito schierata a favore del teppista incappucciato, così come aveva già fatto in precedenza per altri comunisti distintisi per l’elevato spessore criminale, come :
.
(1) Carla Vendetti, (2) Cesare Battisti, (3) Enrico Villimburgo, (4) Enzo Calvitti, (5) Gianfranco Pancino, (6) Giorgio Pietrostefani, (7) Giovanni Alimonti, (8) Giovanni Vegliacasa, (9) Lanfranco Pace, (10) Luigi Bergamin, (11) Marina Petrella, (12) Massimo Carfora, (13) Maurizio Di Marzio, (14) Narciso Manenti, (15) Oreste Scalzone, (16) Paola Filippi, (17) Paolo Persichetti, (18) Raffaele Ventura, (19) Roberta Cappelli, (20) Sergio Tornaghi, (21) Simonetta Giorgieri, (22) Toni Negri, (23) Vincenzo Spanò, (24) Walter Grecchi
.
Ma vediamo ora chi sono questi personaggi criminali tutelati arbitrariamente dalla Francia di Macron, che però ambiguamente non esita a condannare chi, come i gilet jaunes (i gilet gialli), tenta di destabilizzare l’ordine costituito.
.
(1) Carla Vendetti
Condannata all’ergastolo per l’omicidio Moro e implicata nei delitti D’Antona e Biagi
.
Cesare Battisti
(2) Cesare Battisti (proletari Armati per il Comunismo)
Condannato all’ergastolo per quattro omicidi.
Ha beneficiato della cosiddetta dottrina Mitterand in Francia, poi si è rifugiato in Brasile, protetto dal Presidente comunista Lula.
Nel 2019 è stato finalmente arrestato in Bolivia e trasferito in  Italia, dove sconterà la pena nel carcere di Oristano.
Ecco un LINK ad un mio articolo su di lui :
.
(3) Enrico Villimburgo (Brigate Rosse)
Condannato all’ergastolo per il suo coinvolgimento nell’omicidio Moro e per gli omicidi Bachelet, Minervini e Galvaligi.
.
(4) Enzo Calvitti (Brigate Rosse)
Condannato a 21 anni per tentato omicidio
.
(5) Gianfranco Pancino (medico di fiducia di Autonomia Operaia)
Condannato a 25 anni di carcere per associazione a banda armata
.
Giorgio Pietrostefani
(6) Giorgio Pietrostefani (Lotta Continua)
Condannato a 22 anni di carcere assieme ad Adriano Sofri per l’omicidio del Commissario Luigi Calabresi.
La pena cadrà in prescrizione nel 2027
.
(7) Giovanni Alimonti (Brigate Rosse-Partito comunista combattente)
Condannato a 22 anni di carcere nel processo Moro ter.
.
(8) Giovannni Vegliacasa (Prima Linea)
Condannato all’ergastolo
.
(9) Lanfranco Pace (Potere Operaio)
Condannato a 4 anni per associazione sovversiva, pena prescritta.
E’ stato latitante in Francia per 15 anni, mentre ora lavora in Italia come opinionista politico per il quotidiano Il Foglio.
.
(10) Luigi Bergamin (Proletari Armati per il Comunismo)
Condannato per l’omicidio del macellaio Lino Sabbadin del 16 febbraio 1979 (per cui fu condannato anche Battisti)
.
(11) Marina Petrella (Brigate Rosse)
Marina Petrella
Condannata all’ergastolo per l’omicidio di un poliziotto, fu protetta dal Presidente francese Sarkozy, la cui moglie Carla Bruni è sempre stata sospettata di aver fornito le coperture che garantirono al terrorista Battisti di lasciare la Francia per il Brasile.
.
(12) Massimo Carfora (Comunisti Organizzati per la Liberazione Proletaria, Lotta Continua, Prima Linea)
Condannato all’ergastolo nel 1983 e incarcerato nel penitenziario  di Piacenza da cui riesce a fuggire per rifugiarsi in Francia.
Sposato, è imprenditore nel settore dell’Editoria.
.
(13) Maurizio Di Marzio (Brigate Rosse)
Condannato a 15 anni per vari reati, tra cui l’attentato contro Enzo Retrosi (Dirigente dell’Ufficio collocamento di Roma) e contro Giuseppe Macagna (Docente universitario)
.
(14) Narciso Manenti (Nuclei armati per il contropotere territoriale - Guerriglia proletaria)
Condannato all’ergastolo per aver ucciso, nel 1979, l’appuntato Giuseppe Gurrieri, freddato davanti al di lui figlio adolescente.
.
Oreste Scalzone
(15) Oreste Scalzone (Potere Operaio) fu arrestato nel 1979 per associazione sovversiva, banda armata, e concorso in rapina.
Nel 1981, dopo aver ottenuto la libertà provvisoria per motivi di salute, scappò in Corsica con l’aiuto dell’amico attore Gian Maria Volonté e da lì raggiunse la Francia che a quell’epoca offriva un rifugio sicuro ai ricercati italiani, grazie alle politiche dell’allora Presidente socialista Francoise Mitterand, secondo la cui dottrina non si dovevano estradare coloro che pur avendo commesso crimini inaccettabili lo avevano fatto per motivazioni politiche vicine alle idee di libertà parigine.
Seguendo la logica di questo assurdo assioma, finalizzato all’evidente protezione di personaggi apertamente legati all’universo marxista, la Francia accolse i terroristi italiani a piene mani, divenendo un’isola di llegalità nel bel mezzo della civile Europa.
.
(16) Paola Filippi (Proletari Armati per il Comunismo)
Condannata per l’omicidio del macellaio Lino Sabbadin del 16 febbraio 1979 (per cui fu condannato anche Battisti).
Le è stata concessa la cittadinanza francese perché non potesse essere estradata.
.
(17) Paolo Persichetti (Brigate Rosse)
Condannato a 22 anni e mezzo di carcere per partecipazione a banda armata e concorso morale in omicidio per il delitto del generale Giorgieri.
.
Roberta Cappelli
(18) Raffaele Ventura (Formazioni comuniste combattenti)
La sua condanna è oramai vicina alla prescrizione.
.
(19) Roberta Cappelli (Brigate Rosse, ex moglie di Villimburgo)
Condannata all’ergastolo perché coinvolta nell’uccisione del Generale Galvaligi e nel sequestro Cirillo.
.
(20) Sergio Tornaghi (Brigate Rosse, colonna Walter Alasia)
Condannato all’ergastolo per partecipazione a banda armata, e per l’omicidio del maresciallo Francesco Di Cataldo
.
(21) Simonetta Giorgieri (Brigate Rosse)
Condannata all’ergastolo per l’omicidio Moro e implicata nei delitti D’Antona e Biagi
.
(22) Toni Negri (Autonomia Operaia, Potere Operaio)
Processato e condannato per associazione sovversiva e concorso morale in rapina a 12 anni di carcere.
Uscì di prigione perché eletto deputato nelle file del Partito Radicale, beneficiando così dell’immunità parlamentare, e potendo così rifugiarsi in Francia.
. 
Simonetta Giorgieri
(23) Vincenzo Spanò (Comunisti Organizzati per la Liberazione Proletaria)
Nel suo nascondiglio di Levallois, un sobborgo di Parigi, la polizia trova nel 1984  un manuale di istruzioni su come abbattere senza pietà i poliziotti.
.
(24) Walter Grecchi (Autonomia Operaia)
Condannato insieme a Giuseppe Memeo per concorso morale nell’omicidio del vicebrigadiere della celere Antonio Custra avvenuto il 14 maggio 1977 durante una manifestazione di estrema sinistra.
Vive libero a Parigi.
.
~ ~ ~
.
Dopo questo “escursus” nel paradiso francese dell’eversione comunista, ove tutto è lecito e nel quale si può tranquillamente vivere sfuggendo alle maglie della Giustizia, irridendo i princìpi di libertà e di democrazia che sono alla base della convivenza civile, vorrei stigmatizzare il fatto che anche in altri Paesi, in cui imperano regimi marxisti, viene dato rifugio ai criminali comunisti che sono ricercati dalla Legge italiana per aver compiuto delitti e stragi.
.
Alessio Casimirri
Vorrei citare, ad esempio, Casimirri Alessio, alias “Camillo”, il terrorista delle Brigate Rosse che rapì Aldo Moro e uccise i ragazzi della sua scorta.
Questo assassino a sangue freddo, che ha ucciso con premeditazione rivelando un’indole assolutamente criminale, è stato condannato a sei ergastoli, ma vive da uomo libero in Nicaragua, dove nel 1998 si è sposato con una donna del luogo acquisendo così la cittadinanza di quel Paese in cui vive dal 1982.
.
All’agguato ad Aldo Moro in Via Fani partecipò anche un altro personaggio, un comunista criminale di nome Alvaro Lojacono, correo di Casimiro Alessio, ma anche questo terrorista beneficia tuttora della più completa libertà in quanto avendo la cittadinanza elvetica non può essere estradato dalla Svizzera.
.
L’Argentina ospita invece Leonardo Bertulazzi, ex appartenente alla colonna genovese delle Brigate Rosse.
.
Livio Baistrocchi (Brigatista rosso) è responsabile di attentati e agguati mortali contro Carabinieri, come quello in cui persero la vita il tenente colonnello Emanuele Tuttobene e il suo autista, l’appuntato Antonino Casu.
Condannato all’ergastolo è ancora oggi latitante ma di lui si sono perse le tracce, protetto evidentemente da qualcuno che privilegia la violenza e il sangue piuttosto che la democrazia e la legalità.
Baistrocchi non è l’unico ad essere “sparito” nel nulla poiché altri comunisti  assassini godono delle stesse protezioni che l’universo delle sinistre offre a questi delinquenti.
.
E’ il caso di Lorenzo Carpi, alias “Elio”, latitante dal 1980, condannato all’ergastolo per tre agguati e per aver svolto il ruolo di autista del commando che uccise l’operaio dell’Italsider Guido Rossa, e ad altri 16 anni di carcere per il ferimento di Roberto della Rocca, oggi Presidente dell’Associazione vittime del terrorismo.
.
Gregorio Scarfò era invece un brigatista appartenente alla colonna genovese, che creò due gruppi eversivi : le Brigate d’assalto volante rossa e i Nuclei comunisti combattenti.
Fu condannato a dieci anni di carcere ma è uccel di bosco dal 1976.
Alcune segnalazioni lo collocherebbero in alcuni quartieri periferici della capitale francese.
.
~ ~ ~
.
L’elenco di questi criminali protetti e coccolati dalle sinistre è lungo e ci indica quale sia il vero rapporto dei post comunisti con il concetto di legalità e di giustizia, che ricorda molto da vicino lo stesso modus operandi dei partigiani criminali e assassini guidati da Togliatti e Longo nel dopoguerra.
.
La letteratura in materia è ampia ed esaustiva ed io stesso ho scritto 5 libri su questi argomenti, stigmatizzando i crimini e i criminali dell’universo comunista, compreso l’operato di colui che ancora oggi è indicato dai sinistroidi come il Migliore, e cioè Palmiro Togliatti.
.
Il suo spessore criminale è stato tale da avermi indotto a scrivere su di lui un “saggio” dedicato esclusivamente al ruolo svolto come leader e come capo indiscusso dell’intero apparato comunista italiano.
.
Già nel casellario fascista Togliatti era indicato come Comunista pericoloso
.
Togliatti era anche il numero 2 del Comintern, la struttura politica attraverso cui Stalin voleva diffondere nel mondo i suoi dictat e la sua rigida ortodossia marxista.
.
Per ottemperare alle disposizioni staliniane Togliatti non esitò a condannare a morte certa centinaia di comunisti italiani esuli in terra di Russia, colpevoli di non essere perfettamente allineati all’ortodossia di riferimento, facendoli deportare nei famigerati gulag.
.
La rivoluzione armata, il raggiungimento del potere a qualsiasi costo, il disprezzo della vita umana, e l’uso della violenza come metodo di lotta, così come auspicato e raccomandato dallo stesso Marx nei suoi scritti, rappresentano la linea di continuità che lega fra di loro i partigiani assassini, Togliatti e il comunismo russo, le Brigate rosse, e il terrorismo comunista italiano.
.
Macron e la politica francese, consapevoli di tutto ciò, in quanto facilmente rilevabile nella recente Storia del Novecento, da cui si desumono i relativi retaggi socio culturali di provenienza, e le considerazioni di pertinenza, hanno scelto deliberatamente di manifestare una palese condiscendenza verso i crimini e i criminali comunisti, continuando ancora oggi a tutelarli e a coccolarli.
.
L’era Mitterand si è da tempo conclusa ma pare che la dicotomia governo francese e protezione dei terroristi mantenga una sua linea di continuità, impoverendo la statura morale del Presidente francese e ponendo la politica d’oltralpe ad un livello illiberale e inaccettabile per una Europa democratica.
.
Il protezionismo francese nei confronti di criminali che si sono macchiati di fatti di sangue dovrebbe essere esente da speculazioni ideologiche che fanno apparire il Governo francese come un gruppo di imbonitori molto lontani dall’idea di statisti quali invece vorrebbero essere.
.
Macron si è dichiarato non di sinistra, ma il suo modus operandi nei riguardi dei terroristi italiani a cui dà protezione ce lo mostra molto vicino ad una sudditanza ideologica che è sbilanciata in loro favore, e questo suscita più di un dubbio.
.
E’ certo che l’asse del potere europeo sia oggi saldamente gestito dalla nuova mostruosità politica nata dall’alleanza contro-natura fra marxismo e capitalismo bancario, e che attraverso di essa tutta la programmazione degli Stati membri ne sia pesantemente condizionata.
.
Forse proprio per questo si è verificato recentemente un evento che ha preso l’avvio dall’esigenza di ripristino della democrazia e della legalità che parte dell’Europa ha proposto ed approvato, e cioè la risoluzione che equipara il nazifascismo al comunismo.
.
Finalmente oggi si riconosce così il ruolo totalitario del sistema comunista in quanto tale, così come è stato ed è tuttora per il nazismo, ridando ad una Europa che fino ad oggi è stata cieca e sorda su tale questione una nuova dignità, una concezione del comunismo finalmente reale, senza alibi e condiscendenze.
.
Oggi non ci sono quindi più scuse per Macron, che deve giocoforza accettare di consegnare all’Italia quei criminali comunisti che devono scontare con la galera i crimini commessi.
.
Se il mostro Europeo nell’immediato futuro riacquistasse un aspetto umano potrebbe evitare di implodere sotto il peso di una ambiguità che lo ha finora caratterizzato, non ultima la mancanza di condanne decisa verso ogni forma di comunismo, cosa che sembra stia invece evolvendo, nonostante Macron …
.
.
Dissenso
.

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari

Amici del blog