MAPPA della ZONA CENTRALE,
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compresa nel triangolo virtuale dell’odio comunista che va da Pieve di Cento, a Galliera, a San Sisto.
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Nelle pagine seguenti è presente il martirologio delle vittime di queste zone.
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Seguono poi gli articoli su quegli episodi e quelle persone che la disinformazione comunista NON è riuscita a nascondere, e che testimoniano la crudeltà e la ferocia che le bande partigiane “rosse” hanno espresso su vittime innocenti, spesso a guerra finita.
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MARTIROLOGIO
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Wilma Vecchietti era impiegata comunale a Baricella, nel periodo in cui il Generale tedesco von Senger vi insediò il Comando per due mesi, tra il 1944 e il 1945.
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Tra la ragazza ed un ufficiale tedesco nacque una storia d’amore, e i due si fidanzarono.
.Questa fu la sola colpa di Wilma.
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Fu rapita a casa sua dai partigiani, insieme a sua sorella Elia, e di loro non si seppe più nulla.
.http://www.italian-samizdat.com/2014/07/baricella-la-tragica-storia-di-wilma.html
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BARICELLA - La famiglia Corradi
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La famiglia Corradi fu la prima ad essere uccisa in modo cruento a Baricella nel 1944, ad opera dei G.a.p. (Gruppi di azione partigiana).
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L'ECCIDIO DI BARICELLA
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Nel 1945 furono trovati i cadaveri di 4 persone, che in precedenza erano state prelevate da un gruppetto di partigiani armati..
I cadaveri, che erano stati abbandonati in aperta campagna, erano stati depredati e fatti oggetto di colpi di arma da fuoco.
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http://www.italian-samizdat.com/2014/07/leccidio-di-baricella.html
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BARICELLA - Pranzini Giovanni
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Giovanni Pranzini era un commerciante ortofrutticolo e fu ucciso il 5 aprile del 1945.
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Fu oggetto del furore comunista, cieco e irrazionale, che unendo istinto bestiale e odio criminale pose fine alla sua vita, per mezzo di due revolverate e poi con bastonate sul capo.
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MINERBIO - L'uccisione del Conte Gualtiero Isolani Lupari
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Una delle più importanti famiglie di Minerbio, gli Isolani, imparentatasi poi con i Cavazza, ha avuto un importante lutto nel 1945, a causa dei partigiani.
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Sia il Conte di Minerbio che la sorella Carolina furono trucidati nella loro casa di Via Santo Stefano, 16 la sera del 24 febbraio 1945.
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I partigiani uccisero anche le persone presenti e cioè il fattore Andrea Montebugnoli (detto Nino) e la maestra Ines Benfenati Antonelli, di Budrio.
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http://www.italian-samizdat.com/2014/07/minerbio-1945-luccisione-del-conte.html
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Una delle più importanti famiglie di Minerbio, gli Isolani, imparentatasi poi con i Cavazza, ha avuto un importante lutto nel 1945, a causa dei partigiani.
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Sia il Conte di Minerbio che la sorella Carolina furono trucidati nella loro casa di Via Santo Stefano, 16 la sera del 24 febbraio 1945.
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I partigiani uccisero anche le persone presenti e cioè il fattore Andrea Montebugnoli (detto Nino) e la maestra Ines Benfenati Antonelli, di Budrio.
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http://www.italian-samizdat.com/2014/07/minerbio-1945-luccisione-del-conte.html
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Don Corrado era l’arciprete della Parrocchia di Santa Maria In Duno, frazione di Bentivoglio.
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Fu rapito dai partigiani, poco dopo le 20, e portato via su un camioncino, con le mani legate dietro la schiena.
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Le voci popolari danno diverse versioni sulla sua fine, ma tutte concordano nell’affermare che, dopo il giudizio sommario, fu torturato, strangolato, e gettato in una fossa.
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Successivamente l’arciprete fu legato ad un camioncino e trascinato per circa un chilometro, per essere poi impiccato ad un albero.
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