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Bykov |
Vasil Bykov (1924 – 2003) è stato uno scrittore bielorusso
che ha raccontato nelle sue opere l’atmosfera di sospetto del regime verso
coloro che erano caduti prigionieri dei tedeschi durante l’ultimo conflitto
mondiale, e poi da loro liberati.
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L’autore ci ha narrato come questi sventurati siano stati poi
deportati nei gulag oppure fucilati come sospetti traditori.
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La
sua dissezione sulla disumanità della guerra sfociò poi verso una più generale
riflessione sulla recente storia russa di cui, appunto, ci ha fornito ampia dissertazione.
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Suvorov |
Viktor
Suvorov (1947), al secolo Vladimir
Bogdanovic Rezun, è uno storico e romanziere russo che dopo aver servito
nell’Armata Rossa e dopo aver lavorato come agente con il grado di Maggiore del
GRU (il servizio segreto militare) è scappato nel regno Unito, dove ha scritto
diversi libri sull’Unione sovietica e sui suoi Servizi segreti.
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Per
questo il regime comunista russo lo ha condannato a morte in contumacia.
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La
sua teoria come studioso e storico è che Stalin avesse accuratamente
pianificato di utilizzare Hitler come veicolo contro l’Occidente, fornendogli
supporto tecnico, militare, e politico, preparando nel frattempo l’Armata Rossa
per “liberare” l’Europa dall’occupazione nazista e poi sovietizzare i territori
orientali, come poi accadde.
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Bukovskij |
Vladimir Konstantinovic Bukovskij (1942) è uno
scrittore russo, dissidente del regime sovietico, noto per il suo attivismo
anticomunista.
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Fu imprigionato dal regime comunista russo e costretto
alla reclusione per dodici lunghi anni, che trascorse tra prigioni, campi di
lavoro, e ospedali psichiatrici.
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Il suo primo arresto avvenne perché aveva organizzato
incontri di poesia nel centro di Mosca presso il monumento a Vladimir
Majakovskij.
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In occasione di un accordo internazionale tra il Cile di
Pinochet e l’Urss per lo scambio di prigionieri, fu scambiato con Luis Corvalan
(segretario del Partito comunista cileno) e trasferito in Svizzera in manette.
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Il crollo del comunismo svela i retroscena di un grande
inganno e scopre una grande e conseguente delusione, in un inferno di
repressione che poggia il suo essere sulla dittatura, feroce e spietata.
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In occasione della pubblicazione del loro libro “La
mentalità comunista” i tre autori sono intervenuti ad un congresso
internazionale, tenutosi in Italia, durante il quale hanno risposto alla
seguente domanda :
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“Esiste ancora una mentalità comunista ?”
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Queste le loro risposte, che ognuno di noi dovrebbe
soppesare con attenzione, riflettendo su come l’informazione e le coscienze
dell’intera Europa siano state manipolate dagli intellettualoidi delle
sinistre …
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Vasili Bykov :
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“Se noi perdiamo di vista l’unico scopo dei bolscevichi, dei comunisti e dei dittatori, il rafforzamento della presa di potere, è impossibile capire la logica del loro modo di governare.
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Il loro esercizio del potere è dialettico :
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oggi condannano il nazionalismo e il giorno dopo gli danno il benvenuto ;
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oggi esecrano il terrorismo ma non esitano a farne uso domani, dove faccia loro comodo.
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Dopo aver messo in guardia la società contro il terrorismo individuale, applicano i metodi del terrorismo di Stato …”
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Viktor Suvorov :
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“Se siete davvero intenzionati a salvare il vostro Paese e l’Europa dal totalitarismo, dovrete prima di tutto mutare radicalmente il vostro atteggiamento nei confronti del comunismo sovietico.
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Ma questo potrà avvenire soltanto se ci sarà un processo, se si apriranno gli archivi e il mondo potrà finalmente vedere per intero la vastità dei crimini del comunismo …”
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Suvorov ha scritto 5 saggi fondamentali, tradotti in 20 lingue e pubblicati in decine di edizioni.
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In questi scritti l’autore, ex analista dei servizi segreti prende i fatti pubblicati allora sotto l’occhio vigile della censura sovietica, li colloca in cronologie stereometriche, a scacchiera, e giunge dopo oltre 50 anni di distanza alla spiegazione logica delle sconfitte dell’Armata rossa nel ’41.
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Spiega il perché sia stato possibile che per costruire quell’Armata nel paese più vasto e ricco del mondo, il regime comunista sia arrivato, in poco meno di vent’anni, a ridurre il popolo al cannibalismo.
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“Il comunismo non è stato
battuto, quelli che hanno cooperato con esso non sono stati né condannati né
eliminati, tutt’altro :
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oggi sono al potere …
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In Italia sono arrivati al
potere i comunisti per la prima volta nel dopoguerra, e nessuno è sembrato
preoccuparsene.
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Io temo che noi viviamo in
una situazione di schizofrenia morale e non siamo più capaci di dire bianco al
bianco e nero al nero.
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E finchè non riusciremo a
farlo, finchè il comunismo non verrà sottoposto a un processo di Norimberga
come quello a cui fu sottoposto il nazismo, non potremo affermare di esserci
liberati del comunismo …”
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Bukovskij ha anche dichiarato :
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“Avendo fallito di farla
finita in modo definitivo con il sistema comunista, ora rischiamo di integrare
il mostro sopravvissuto nel nostro mondo.
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Non può certamente essere
più chiamato comunismo, ma conserva ancora molti dei suoi caratteri pericolosi
…
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Finchè un tribunale simile a
quello di Norimberga non avrà espresso il suo giudizio su tutti i crimini
commessi dal comunismo, non è morto e la guerra non è finita.”
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E ancora, aggiunge :
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"Quando mi dicono che il
comunismo è crollato, mi chiedo sempre se sia crollato davvero.
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Se il nazismo è stato
cancellato, è perché l’operazione è stata radicale, nel senso che fu
completamente smantellato, le sue strutture eliminate e i suoi capi processati
e condannati.
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Insomma tutt’altro
atteggiamento che nei confronti del comunismo, sebbene i crimini di cui si sono
macchiati siano analoghi, dalle torture al genocidio.
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Ma, alla fine i nazisti sono
stati dichiarati criminali mentre i comunisti passano per gente che ha commesso
errori…”
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Dissenso
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