domenica 14 aprile 2013

ARRIGO BOLDRINI detto "BULOW" - L'eccidio di Codevigo

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L'ECCIDIO DI CODEVIGO
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Arrigo Boldrini, alias Bulow
Vorrei far conoscere meglio a chi legge la storia di un individuo di nome Arrigo Boldrini (1915-2008), che è stato il comandante della 28ma brigata Garibaldi “Mario Gordini” nel 1945, con lo pseudonimo di “compagno Bulow”, oltre che Presidente “onorario” dell’Anpi.
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Dopo aver conseguito il diploma di Perito Agrario, nel 1939 si arruolò come volontario nella Milizia Fascista, con il grado di “capomanipolo” e dopo un periodo lavorativo, nel biennio 1940 1941 a Napoli, in cui venne a contatto con ambienti antifascisti,  fu poi richiamato alle armi con il grado di tenente di complemento, di stanza in Jugoslavia, a seguito dell’entrata in guerra dell’Italia a fianco della Germania.
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Nel 1943 rientrò in Italia, per una licenza di convalescenza, e aderì al movimento clandestino del PCI, e dopo l’8 settembre entrò nella Resistenza romagnola, passando quindi da “camicia nera” a “comunista” !
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La storiografia “ufficiale” a questo punto, evita accuratamente di raccontare quante e quali nefandezze siano ascrivibili ad Arrigo Boldrini durante la carriera partigiana che lo portò a raggiungere i vertici della famigerata Brigata Garibaldi.
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Tra i suoi crimini spicca quello per cui, in evidente delirio di onnipotenza, si arrogò il diritto, a guerra finita, di “prelevare” ed arrestare nella zona di Codevigo (Padova) centinaia di fascisti o presunti tali che avevano ripreso le loro normali attività alla fine del conflitto, e che quindi godevano dello "status" di civili.
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Queste persone (235, di cui 114 identificate) furono poi torturate e seviziate con ferocia inaudita, a gruppi, lungo le rive del Brenta e del Bacchiglione.
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Nello specifico, furono ritrovati 113 cadaveri a Codevigo (di cui 77 in un’unica fossa comune), 17 a Santa Margherita, 12 a Brenta d’Abbà, 15 a Santa Maria, 18 a Ponte di Brenta.
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Le vittime, che furono ritenute colpevoli di aver aderito alla Repubblica Sociale Italiana, furono ammassate a Codevigo e successivamente seviziate e orrendamente mutilate, oltre che depredate di ogni loro avere, per essere poi fucilate lungo gli argini dei fiumi Brenta e Bacchiglione.
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Molti dei corpi caduti in acqua furono trasportati lontano dalla corrente, verso la foce, mentre altri furono invece issati su carretti e scaricati poi nei pressi dei vari cimiteri della zona.
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Resti delle vittime della violenza partigiana comunista, ritrovati in una fossa comune
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Altri ancora furono seppelliti sbrigativamente.
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I partigiani comunisti e assassini avevano l’abitudine di istituire anche processi sommari (illegali a guerra finita) in cui, spesso per motivi di rancore e odio personali, venivano emessi verdetti di condanna, sotto lo sguardo compiacente di Arrigo Boldrini. 
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Durante le indagini il Pretore di Piove di Sacco scattò numerose fotografie, a testimonianza futura delle immani dimensioni dell’eccidio, così come fece anche il medico condotto di Codevigo, Enrico Vidali.
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I sopravvissuti alle fucilazioni fornirono ulteriori testimonianze dell’eccezionale massacro perpetrato dai partigiani comunisti assassini contro vittime civili.
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I testimoni oculari rilasciarono dichiarazioni sui fatti accaduti a Gianfranco Stella che le pubblicò nel suo libro “Compagno mitra–Saggio sulle atrocità partigiane”.
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L’autore fu denunciato da un gruppo di partigiani appartenenti all’ANPI, timorosi del fatto che la verità venisse a galla, ma dopo lunghe vicissitudini giudiziarie, Stella fu riconosciuto innocente e assolto.
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La Magistratura con questa assoluzione avvallò quindi le dichiarazioni di Stella sul ruolo criminale dei partigiani comunisti assassini e del comandante Arrigo Boldrini alias “Bulow”, parlamentare comunista per varie legislature.
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Va detto per completezza di informazione che la Brigata partigiana ebbe l’ordine di catturare i ravennati da eliminare dalla federazione comunista di Ravenna, la quale a sua volta aveva ricevuto disposizioni direttamente dal comando bolognese diretto da Ilio Barontini e da Luigi Longo
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L’apparato criminale del Pci quindi è responsabile degli eccidi perpetrati dai partigiani comunisti seguaci di Togliatti, che in primis dettava il “modus operandi” da seguire.
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Alcuni assassini dell'apparato criminale del PCI
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Per meglio evidenziare la ferocia messa in atto dagli “eroici” partigiani di “Bulow”, molto bravi a infierire sulle donne, è sufficiente constatare come si accanirono contro la maestra elementare Corinna Doardo.
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L’autopsia rivelò infatti che sul suo corpo era rimasto intatto solamente un orecchio, segno evidente delle ripetute percosse con cui i “coraggiosi” combattenti della Brigata Garibaldi avevano infierito su di lei, prima di fucilarla e di abbandonarne il cadavere, nudo, nel cimitero.
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Oppure possiamo evincere la volontà criminale di questi “animali” comunisti senza coscienza, avidi di sangue innocente, riconoscendo i tratti criminali che si palesarono nel trattamento riservato a Mario Bubbola, il figlio del Podestà del paese.
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Mario, fu prelevato da casa e sistematicamente torturato e seviziato con estremo accanimento dai “partigiani”, che rivelarono così un istinto criminale talmente elevato che solo una iena sanguinaria come “Bulow” e la sua soldataglia potevano uguagliare.
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Gli assassini tentarono, senza riuscirci, di tagliargli il collo con il filo spinato, e non riuscendovi ripiegarono sul taglio della lingua, che gli infilarono poi nel taschino della giacca.
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Successivamente gli furono tagliati i testicoli, che gli furono poi messi in bocca, con evidente intento dispregiativo, rivelando un odio incommensurabile e una violenza indicibile, intollerabile, soprattutto a guerra finita.
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Una delle conferme di ciò che avvenne a Codevigo tra la fine di aprile e gli inizi del mese di maggio del 1945, ci viene dal diario del Parroco del paese, Don Umberto Zavattiero.
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Il “valoroso eroe”  Arrigo Boldrini che tollerò e che anzi incentivò il ricorso a questa strategia del terrore, fu poi insignito della Medaglia d’oro al valor militare e ricoprì a lungo la carica di Presidente onorario dell’Anpi !
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Fu eletto deputato e poi Senatore della Repubblica tra le file del Partito Comunista Italiano, e poi dopo l’evoluzione poli-metamorfica dello stesso, confluì nel 1989 nel partito risultante, il PDS concludendo la sua carriera di criminale comunista come deputato parlamentare.
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Boldrini, completamente a suo agio nel duplice ruolo di parlamentare e di criminale comunista era solito frequentare spesso l’ex partigiano e killer seriale Sidney Biggin, a Goro, per fare insieme a lui delle abbondanti mangiate di tortelloni alla zucca e di pesce fritto.
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Per chi non lo sapesse, Biggin compì diversi eccidi nel 1945 sconvolgendo gli abitanti di alcuni paesi del ravennate per la sua ferocia.
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Molti di questi criminali ebbero poi dal PCI un “premio” per aver sparso il sangue di coloro che non erano allineati all’ortodossia imposta da Togliatti, e divennero Sindaci, o vennero inserito negli organici della Polizia di Stato, oppure ricoprirono incarichi parlamentari, seguendo le camaleontiche metamorfosi del Partito.
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Ciò dimostra, caso mai ce ne fosse bisogno, che i cosiddetti “Democratici” di oggi, altro non sono che una “costola” del vecchio e feroce PCI del dopo guerra, al cui interno vegetano anime diverse che sono unite dallo stesso devastante ideale comunista, caratterizzato dall’odio e dalla violenza.
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Simboli del camaleonte comunista : la metamorfosi
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Non dobbiamo MAI dimenticare le vittime di questi eccidio, ricordandole e dando linfa vitale alla memoria storica di quanto avvenuto, in nome di una Giustizia che ancora oggi non ha “presentato il conto da pagare” ai responsabili.
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Va ricordato che a guerra finita, nel maggio del 1945, nella sola zona di Treviso ci furono almeno 630 esecuzioni, ed altre 391 nella zona di Udine.
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La Magistratura di Padova diede corso a vari procedimenti penali, che si risolsero però in un nulla di fatto, poiché i 4 partigiani della “28ma Brigata Garibaldi” inizialmente incriminati, furono tutti assolti.
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I Comandi della “28ma non furono mai soggetti a procedimenti penali, e neppure quelli della “Cremona”, nonostante il fatto che fossero presenti come forze di occupazione proprio in quegli stessi territori in cui avvennero le stragi, in cui l’ordine pubblico e l’azione di Polizia era svolta dai Partigiani del CLN.
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L’Anpi ha sempre difeso l’operato del criminale comunista Arrigo Boldrini, asserendo che mancavano le prove del suo coinvolgimento, nonostante questi fosse al posto di Comando e che quindi fosse obbligato a impedire le stragi, oltretutto in considerazione del fatto che le vittime fossero a tutti gli effetti prigionieri.
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Lo scrittore Gianfranco Stella espresse queste riflessioni nei suoi libri e per questo fu oggetto di persecuzione giudiziaria, e accusato da un’Anpi inferocita di vari reati che però, come già accennato, portarono ad una piena assoluzione.
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Troviamo descrizioni esaustive dell’operato criminale del comunista partigiano e assassino Arrigo Boldrini detto  “Bulow” sia nel libro “1945-Ravennati contro – La strage di Codevigo” che in quello intitolato “I grandi killer della liberazione”, entrambi ampiamente documentati e ricchi di dettagli.
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Arrigo Boldrini è morto il 22 gennaio 2008 all’età di 92 anni, senza avere mai, in vita, pronunciato parole di cordoglio per le sue vittime, uccise in tempo di Pace per vendetta e odio.
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Un odio sordo e cieco, impietoso e irrazionale, che solo i comunisti dimostrano di avere ancora oggi !
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La magistratura rossa, compiacente e collusa, lo ha sempre protetto, conscia del fatto che rappresentasse l’aspetto più bieco di uno stalinismo arrogantemente reiterato, e consapevole del fatto che il dictat del PCI imponeva di uccidere chiunque potesse opporsi al piano di costituire una repubblica sovietica sul suolo italiano, trovando nella Brigata Garibaldi gli artefici interpreti materiali del piano criminale.
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Il Comune rosso di Granarolo (BO) ha intitolato una via al criminale comunista Arrigo Boldrini
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I vertici del PCI istigavano a sparare e uccidere, e a scatenare il terrorismo che dilagherà poi nella società italiana del dopoguerra con effetti devastanti.
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Ad alcuni di questi criminali sono state intitolate vie e piazze nelle nostre città, come ad esempio Viale Togliatti, manifestando una arroganza e un disprezzo verso le vittime del comunismo semplicemente inaccettabile.
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Solo dei mentecatti seguaci di un retaggio pseudo culturale legato al marxismo possono ancora oggi celebrarne l’immagine, ma si sa, il lupo perde il pelo ma non il vizio !
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Dissenso
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6 commenti:

  1. Tutti questi morti gridano giustizia al cielo notte e giorno.
    Quel giorno è in arrivo e coloro che credevano di averla scampata dalla giustizia divina ne saranno sopraffatti,mentre coloro che sono stati giustiziati dalle loro mani resusciteranno e riceveranno il premio che spetta a tutti quelli morti per mano dei "Partigiani di Satana".

    Cosi funziona per la giustizia divina!

    I miei omaggi a Dissenzo e al suo senso di giustizia.

    Rasthafari alias Re dei Re

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  2. Delirante,oltre che calunnioso:

    sui fatti il documento ufficiale più attendibile è il verbale dei Reali Carabinieri,che non erano certo comunisti.

    Inoltre gli stessi fascisti che sono stati vittime a Codevigo,prima erano stati carnefici,o delatori :
    arresti,torture,deportazioni,fucilazioni,erano ordinaria amministrazione.
    E non che li hanno commessi "altri"...

    Riguardo alla presunta magistratura "Rossa" ricirdiamo più di 5000 criminali fascisti amnistiati,
    alcuni anche responsabili di atrocità,ma assolti con incredibili formule quali :
    "la stretta dei testicoli nella morsa non si considera tortura i quanto di breve durata"

    ..e purtroppo (o per fortuna..) i morti e torturati avevano parenti,che alla fine si sono "molto incazzati"...
    ..e dagli torto...

    "Chi semina vento,raccoglie tempesta"..questo Mussolini non lo ha insegnato....

    Poi chi vuole restare nel delirio di onnipotenza e sentirsi un "piccolo balilla"..."o pccolo duce"..o "piccolo re"..
    faccia pure...ma è meglio crescere..
    ...

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  3. E' umano anche se triste che in una guerra fratricida, come quella del 1943-45, tra fasciti e partigiani, si arrivi alla ferocia e alla crudeltà. Ma che tale crudeltà, finita la guerra; e tornati ognuno a casa, vada a cercare casa per casa, gli ex nemici, ormai vinti e disarmati, e sotto la protezione americana, inutilmente e bestialmente torturarli e ucciderli tutti. Succede quando all'odio si unisce una vigliaccheria genetica, alla Boldrini... .

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  4. Non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire, soprattutto se è in malafede ...e si nasconde dietro l'anonimato...

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  5. Catilina, fino a quando abuserai della nostra pazienza?

    La Medaglia d'Oro Arrigo Boldrini, decorato su proposta del Generale Mc Creery Comandante dell' 8° Armata Britannica
    (il quale di strategia di Guerra e di capacità di Comando se ne intendeva assai più voi) a Codevigo fù assente 9 giorni su 17
    di permanenza della 28° Bg. Partigana per ragioni legata alla smobilitazione.
    Mai Boldrini (che non ebbe alcuna figlia vivente) ed il Comando di Brigata furono processati per quei fatti tragici
    (e non si dica perchè comandavano loro perchè dimostrereste ancor più la vostra ignoranza della Storia d'Italia).
    Lui non presiedette mai alcun tribunale (sta roba spettava ovunque alle organizzazioni locali della Resistenza).
    Nessun Partigiano della 28° fù condannato per quei fatti. La magistratura di Padova celebrò tutti i processi sui fatti,
    dal 1945 al 1962. Il Comando della 28° mai minacciò i Britannici di ritiro per fare quel che dite voi, anzi s'adoperò per fermare
    la caccia ai fascisti che s'era scatenata in quei territori già prima dell'arrivo dei Partigiani ravennati a causa
    delle nefandezze dei nazi-fascisti e che terminò molte settimane dopo la loro partenza. Coinvolse tutti: dei militari cremonini, dei Patrioti veneti,
    alcuni membri non identificati di quella stessa Brigata, dei civili residenti. Schegge impazzite operative nottetempo al di fuori e contro gli ordini
    dei Comandi in un ambito territoriale più vasto del Comune di Codevigo dove furono acquartierati la 28°, parte del 22° Rgt. della Cremona ed altri suoi reparti
    che erano anche a Piove di Sacco ( a sei kilometri da Codevigo) nonchè più Brigate Partigiane venete (con presenza a Codevigo, Corezzola, Piove di Sacco) sul Brenta e
    il Bacchiglione. La 28° non fece rastrellamenti ne vigilò l'orinde pubblico, fù semplicemente a riposo. I primi li fece sopratutto il Cremona,
    il secondo spettò ai veneti locali. Perchè questa tragica esplosione giustizialista contro i nazi-fascisti?
    Cosa avevano fatto loro nei mesi e gli anni precedenti? Quante stragi, quante persecuzioni e violenze, quante bombe, quante requisizioni, quanti odii avevano patito gli italiani del posto
    e di tutti i territori? Pensate che la fine della Guerra sia come chiudere l'interrutore della luce o del gas?
    Chiaro che no. Voi usate troppo spesso deformare la verità.
    Il film è scorretto perchè non fà alcun distinguo e così il regista rifiutando di aprirsi alla richiesta collaborativa del Dott. carlo Boldrini (ma quale diffida!?)
    ha confermato di essere di fatto sostenitore della solita velina nera deformante, ignorando le fonti alternative esistenti e documentate.
    Piaccia o non piaccia è andata così, e nella gran aprte dei paesi europei è andata anche peggio, basta l'esempio della Francia in cui decine di migliaia di
    francesi sostenitori del regime nazista, sono stati uccisi dopo la fine delle ostilità in quel paese.
    Documentatevi.

    Zeta

    P.S la amestra elementare ed altri civili furono uccisi da uomini del Cremona. Ciò è accertato da l'atto prefettizio di Padova del maggio 1945 (Archivio di Stato di Padova)

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  6. Non esiste peggior sordo di chi non vuol sentire...o cieco, di chi non vuole vedere...

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