L'ECCIDIO DI CODEVIGO
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Vorrei far conoscere meglio a chi legge
la storia di un individuo di nome Arrigo Boldrini (1915-2008), che è
stato il comandante della 28ma brigata Garibaldi “Mario Gordini” nel 1945, con
lo pseudonimo di “compagno Bulow”, oltre che Presidente
“onorario” dell’Anpi.
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Dissenso
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Arrigo Boldrini, alias Bulow |
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Dopo aver
conseguito il diploma di Perito Agrario, nel 1939 si arruolò come volontario
nella Milizia Fascista, con il grado di “capomanipolo” e dopo un periodo
lavorativo, nel biennio 1940 1941 a Napoli, in cui venne a contatto con
ambienti antifascisti, fu poi richiamato alle armi con il grado di
tenente di complemento, di stanza in Jugoslavia, a seguito dell’entrata in
guerra dell’Italia a fianco della Germania.
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Nel 1943
rientrò in Italia, per una licenza di convalescenza, e aderì al movimento
clandestino del PCI, e dopo l’8 settembre entrò nella Resistenza romagnola,
passando quindi da “camicia nera” a “comunista” !
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La
storiografia “ufficiale” a questo punto, evita accuratamente di raccontare
quante e quali nefandezze siano ascrivibili ad Arrigo Boldrini durante
la carriera partigiana che lo portò a raggiungere i vertici della famigerata
Brigata Garibaldi.
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Tra i suoi
crimini spicca quello per cui, in evidente delirio di onnipotenza, si arrogò il
diritto, a guerra finita, di “prelevare” ed arrestare nella zona di Codevigo
(Padova) centinaia di fascisti o presunti tali che avevano ripreso le loro
normali attività alla fine del conflitto, e che quindi godevano dello "status" di civili.
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Queste
persone (235, di cui 114 identificate)
furono poi torturate e seviziate con ferocia
inaudita, a gruppi, lungo le rive del Brenta e del Bacchiglione.
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Nello
specifico, furono ritrovati 113 cadaveri a Codevigo (di cui 77 in un’unica
fossa comune), 17 a Santa Margherita, 12 a Brenta d’Abbà, 15 a Santa Maria, 18
a Ponte di Brenta.
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Le vittime,
che furono ritenute colpevoli di aver aderito alla Repubblica Sociale Italiana,
furono ammassate a Codevigo e successivamente seviziate e
orrendamente mutilate, oltre che depredate di ogni
loro avere, per essere poi fucilate lungo gli argini
dei fiumi Brenta e Bacchiglione.
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Molti dei
corpi caduti in acqua furono trasportati lontano dalla corrente, verso la foce,
mentre altri furono invece issati su carretti e scaricati poi nei pressi dei
vari cimiteri della zona.
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Altri ancora furono seppelliti sbrigativamente.
Altri ancora furono seppelliti sbrigativamente.
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I partigiani
comunisti e assassini avevano l’abitudine di istituire anche processi sommari
(illegali a guerra finita) in cui, spesso per motivi di rancore e odio
personali, venivano emessi verdetti di condanna, sotto lo sguardo compiacente di Arrigo Boldrini.
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Durante le indagini il Pretore di Piove di Sacco scattò
numerose fotografie, a testimonianza futura delle immani dimensioni
dell’eccidio, così come fece anche il medico condotto di Codevigo, Enrico
Vidali.
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I
sopravvissuti alle fucilazioni fornirono ulteriori testimonianze
dell’eccezionale massacro perpetrato dai partigiani comunisti assassini contro
vittime civili.
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I testimoni
oculari rilasciarono dichiarazioni sui fatti accaduti a Gianfranco Stella che
le pubblicò nel suo libro “Compagno mitra–Saggio sulle atrocità partigiane”.
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L’autore fu
denunciato da un gruppo di partigiani appartenenti all’ANPI, timorosi del fatto
che la verità venisse a galla, ma dopo lunghe vicissitudini giudiziarie, Stella
fu riconosciuto innocente e assolto.
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La
Magistratura con questa assoluzione avvallò quindi le dichiarazioni di Stella
sul ruolo criminale dei partigiani comunisti assassini e del comandante Arrigo
Boldrini alias “Bulow”, parlamentare comunista per varie legislature.
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Va detto per
completezza di informazione che la Brigata partigiana ebbe l’ordine di
catturare i ravennati da eliminare dalla federazione comunista di Ravenna, la
quale a sua volta aveva ricevuto disposizioni direttamente dal comando
bolognese diretto da Ilio Barontini e da Luigi Longo
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L’apparato
criminale del Pci quindi è responsabile degli eccidi perpetrati dai partigiani
comunisti seguaci di Togliatti, che in primis dettava il “modus
operandi” da seguire.
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Per meglio evidenziare la ferocia messa in atto dagli “eroici” partigiani di “Bulow”, molto bravi a infierire sulle donne, è sufficiente constatare come si accanirono contro la maestra elementare Corinna Doardo.
Per meglio evidenziare la ferocia messa in atto dagli “eroici” partigiani di “Bulow”, molto bravi a infierire sulle donne, è sufficiente constatare come si accanirono contro la maestra elementare Corinna Doardo.
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L’autopsia
rivelò infatti che sul suo corpo era rimasto intatto solamente un orecchio,
segno evidente delle ripetute percosse con cui i
“coraggiosi” combattenti della Brigata Garibaldi avevano infierito
su di lei, prima di fucilarla e di abbandonarne il cadavere, nudo, nel
cimitero.
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Oppure
possiamo evincere la volontà criminale di questi “animali” comunisti senza
coscienza, avidi di sangue innocente, riconoscendo i tratti
criminali che si palesarono nel trattamento riservato a Mario Bubbola, il
figlio del Podestà del paese.
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Mario, fu
prelevato da casa e sistematicamente torturato e seviziato con estremo
accanimento dai “partigiani”, che rivelarono così un istinto criminale talmente
elevato che solo una iena sanguinaria come “Bulow” e la sua soldataglia
potevano uguagliare.
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Gli assassini
tentarono, senza riuscirci, di tagliargli il collo con il filo spinato, e non
riuscendovi ripiegarono sul taglio della lingua, che gli
infilarono poi nel taschino della giacca.
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Successivamente
gli furono tagliati i testicoli, che gli furono poi messi
in bocca, con evidente intento dispregiativo, rivelando un odio
incommensurabile e una violenza indicibile, intollerabile, soprattutto a guerra
finita.
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Una delle
conferme di ciò che avvenne a Codevigo tra la fine di aprile e gli inizi del
mese di maggio del 1945, ci viene dal diario del Parroco del paese, Don Umberto
Zavattiero.
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Il “valoroso
eroe” Arrigo Boldrini che tollerò e che anzi incentivò il ricorso a questa strategia del
terrore, fu poi insignito della Medaglia d’oro al valor
militare e ricoprì a lungo la carica di Presidente onorario dell’Anpi !
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Fu eletto
deputato e poi Senatore della Repubblica tra le file del Partito Comunista
Italiano, e poi dopo l’evoluzione poli-metamorfica dello stesso, confluì nel
1989 nel partito risultante, il PDS concludendo la sua
carriera di criminale comunista come deputato parlamentare.
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Boldrini,
completamente a suo agio nel duplice ruolo di parlamentare e di criminale
comunista era solito frequentare spesso l’ex partigiano e killer seriale Sidney
Biggin, a Goro, per fare insieme a lui delle abbondanti mangiate di tortelloni
alla zucca e di pesce fritto.
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Per chi non lo sapesse, Biggin compì
diversi eccidi nel 1945 sconvolgendo gli abitanti di alcuni paesi del ravennate
per la sua ferocia.
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Molti di questi criminali ebbero poi dal PCI un “premio”
per aver sparso il sangue di coloro che non erano allineati all’ortodossia
imposta da Togliatti, e divennero Sindaci, o vennero inserito negli organici
della Polizia di Stato, oppure ricoprirono incarichi parlamentari, seguendo le
camaleontiche metamorfosi del Partito.
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Ciò dimostra,
caso mai ce ne fosse bisogno, che i cosiddetti “Democratici” di oggi, altro non
sono che una “costola” del vecchio e feroce PCI del
dopo guerra, al cui interno vegetano anime diverse che sono unite dallo stesso
devastante ideale comunista, caratterizzato dall’odio e dalla violenza.
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Non dobbiamo MAI dimenticare le vittime di questi eccidio, ricordandole e dando linfa vitale alla memoria storica di quanto avvenuto, in nome di una Giustizia che ancora oggi non ha “presentato il conto da pagare” ai responsabili.
Non dobbiamo MAI dimenticare le vittime di questi eccidio, ricordandole e dando linfa vitale alla memoria storica di quanto avvenuto, in nome di una Giustizia che ancora oggi non ha “presentato il conto da pagare” ai responsabili.
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Va ricordato che a guerra finita, nel maggio del 1945,
nella sola zona di Treviso ci furono almeno 630 esecuzioni, ed altre 391 nella
zona di Udine.
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La
Magistratura di Padova diede corso a vari procedimenti penali, che si risolsero
però in un nulla di fatto, poiché i 4 partigiani della “28ma Brigata Garibaldi”
inizialmente incriminati, furono tutti assolti.
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I Comandi della “28ma non furono mai soggetti a procedimenti penali, e neppure quelli della “Cremona”, nonostante il fatto che fossero presenti come forze di occupazione proprio in quegli stessi territori in cui avvennero le stragi, in cui l’ordine pubblico e l’azione di Polizia era svolta dai Partigiani del CLN.
I Comandi della “28ma non furono mai soggetti a procedimenti penali, e neppure quelli della “Cremona”, nonostante il fatto che fossero presenti come forze di occupazione proprio in quegli stessi territori in cui avvennero le stragi, in cui l’ordine pubblico e l’azione di Polizia era svolta dai Partigiani del CLN.
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L’Anpi ha
sempre difeso l’operato del criminale comunista Arrigo Boldrini, asserendo che
mancavano le prove del suo coinvolgimento, nonostante questi fosse al posto di
Comando e che quindi fosse obbligato a impedire le stragi, oltretutto in
considerazione del fatto che le vittime fossero a tutti gli effetti
prigionieri.
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Lo scrittore
Gianfranco Stella espresse queste riflessioni nei suoi libri e per questo fu
oggetto di persecuzione giudiziaria, e accusato da un’Anpi inferocita di vari
reati che però, come già accennato, portarono ad una piena assoluzione.
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Troviamo
descrizioni esaustive dell’operato criminale del comunista partigiano e
assassino Arrigo Boldrini detto “Bulow”
sia nel libro “1945-Ravennati contro – La strage di Codevigo” che
in quello intitolato “I grandi killer della liberazione”, entrambi
ampiamente documentati e ricchi di dettagli.
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Arrigo Boldrini è morto il 22 gennaio
2008 all’età di 92 anni, senza avere mai, in vita, pronunciato parole di
cordoglio per le sue vittime, uccise in tempo di Pace per vendetta e odio.
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Un odio sordo e cieco, impietoso e
irrazionale, che solo i comunisti dimostrano di avere ancora oggi !
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La
magistratura rossa, compiacente e collusa, lo ha sempre protetto, conscia del
fatto che rappresentasse l’aspetto più bieco di uno stalinismo arrogantemente reiterato,
e consapevole del fatto che il dictat del PCI imponeva di uccidere chiunque
potesse opporsi al piano di costituire una repubblica sovietica sul suolo
italiano, trovando nella Brigata Garibaldi gli artefici interpreti materiali del piano
criminale.
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I vertici del PCI istigavano a sparare e uccidere, e a scatenare il terrorismo che dilagherà poi nella società italiana del dopoguerra con effetti devastanti.
I vertici del PCI istigavano a sparare e uccidere, e a scatenare il terrorismo che dilagherà poi nella società italiana del dopoguerra con effetti devastanti.
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Ad alcuni di
questi criminali sono state intitolate vie e piazze nelle nostre città, come ad
esempio Viale Togliatti, manifestando una arroganza e un disprezzo
verso le vittime del comunismo semplicemente inaccettabile.
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Solo dei
mentecatti seguaci di un retaggio pseudo culturale legato al marxismo possono
ancora oggi celebrarne l’immagine, ma si sa, il lupo perde il pelo ma non il
vizio !
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Dissenso
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Tutti questi morti gridano giustizia al cielo notte e giorno.
RispondiEliminaQuel giorno è in arrivo e coloro che credevano di averla scampata dalla giustizia divina ne saranno sopraffatti,mentre coloro che sono stati giustiziati dalle loro mani resusciteranno e riceveranno il premio che spetta a tutti quelli morti per mano dei "Partigiani di Satana".
Cosi funziona per la giustizia divina!
I miei omaggi a Dissenzo e al suo senso di giustizia.
Rasthafari alias Re dei Re
Delirante,oltre che calunnioso:
RispondiEliminasui fatti il documento ufficiale più attendibile è il verbale dei Reali Carabinieri,che non erano certo comunisti.
Inoltre gli stessi fascisti che sono stati vittime a Codevigo,prima erano stati carnefici,o delatori :
arresti,torture,deportazioni,fucilazioni,erano ordinaria amministrazione.
E non che li hanno commessi "altri"...
Riguardo alla presunta magistratura "Rossa" ricirdiamo più di 5000 criminali fascisti amnistiati,
alcuni anche responsabili di atrocità,ma assolti con incredibili formule quali :
"la stretta dei testicoli nella morsa non si considera tortura i quanto di breve durata"
..e purtroppo (o per fortuna..) i morti e torturati avevano parenti,che alla fine si sono "molto incazzati"...
..e dagli torto...
"Chi semina vento,raccoglie tempesta"..questo Mussolini non lo ha insegnato....
Poi chi vuole restare nel delirio di onnipotenza e sentirsi un "piccolo balilla"..."o pccolo duce"..o "piccolo re"..
faccia pure...ma è meglio crescere..
...
E' umano anche se triste che in una guerra fratricida, come quella del 1943-45, tra fasciti e partigiani, si arrivi alla ferocia e alla crudeltà. Ma che tale crudeltà, finita la guerra; e tornati ognuno a casa, vada a cercare casa per casa, gli ex nemici, ormai vinti e disarmati, e sotto la protezione americana, inutilmente e bestialmente torturarli e ucciderli tutti. Succede quando all'odio si unisce una vigliaccheria genetica, alla Boldrini... .
RispondiEliminaNon c'è peggior sordo di chi non vuole sentire, soprattutto se è in malafede ...e si nasconde dietro l'anonimato...
RispondiEliminaCatilina, fino a quando abuserai della nostra pazienza?
RispondiEliminaLa Medaglia d'Oro Arrigo Boldrini, decorato su proposta del Generale Mc Creery Comandante dell' 8° Armata Britannica
(il quale di strategia di Guerra e di capacità di Comando se ne intendeva assai più voi) a Codevigo fù assente 9 giorni su 17
di permanenza della 28° Bg. Partigana per ragioni legata alla smobilitazione.
Mai Boldrini (che non ebbe alcuna figlia vivente) ed il Comando di Brigata furono processati per quei fatti tragici
(e non si dica perchè comandavano loro perchè dimostrereste ancor più la vostra ignoranza della Storia d'Italia).
Lui non presiedette mai alcun tribunale (sta roba spettava ovunque alle organizzazioni locali della Resistenza).
Nessun Partigiano della 28° fù condannato per quei fatti. La magistratura di Padova celebrò tutti i processi sui fatti,
dal 1945 al 1962. Il Comando della 28° mai minacciò i Britannici di ritiro per fare quel che dite voi, anzi s'adoperò per fermare
la caccia ai fascisti che s'era scatenata in quei territori già prima dell'arrivo dei Partigiani ravennati a causa
delle nefandezze dei nazi-fascisti e che terminò molte settimane dopo la loro partenza. Coinvolse tutti: dei militari cremonini, dei Patrioti veneti,
alcuni membri non identificati di quella stessa Brigata, dei civili residenti. Schegge impazzite operative nottetempo al di fuori e contro gli ordini
dei Comandi in un ambito territoriale più vasto del Comune di Codevigo dove furono acquartierati la 28°, parte del 22° Rgt. della Cremona ed altri suoi reparti
che erano anche a Piove di Sacco ( a sei kilometri da Codevigo) nonchè più Brigate Partigiane venete (con presenza a Codevigo, Corezzola, Piove di Sacco) sul Brenta e
il Bacchiglione. La 28° non fece rastrellamenti ne vigilò l'orinde pubblico, fù semplicemente a riposo. I primi li fece sopratutto il Cremona,
il secondo spettò ai veneti locali. Perchè questa tragica esplosione giustizialista contro i nazi-fascisti?
Cosa avevano fatto loro nei mesi e gli anni precedenti? Quante stragi, quante persecuzioni e violenze, quante bombe, quante requisizioni, quanti odii avevano patito gli italiani del posto
e di tutti i territori? Pensate che la fine della Guerra sia come chiudere l'interrutore della luce o del gas?
Chiaro che no. Voi usate troppo spesso deformare la verità.
Il film è scorretto perchè non fà alcun distinguo e così il regista rifiutando di aprirsi alla richiesta collaborativa del Dott. carlo Boldrini (ma quale diffida!?)
ha confermato di essere di fatto sostenitore della solita velina nera deformante, ignorando le fonti alternative esistenti e documentate.
Piaccia o non piaccia è andata così, e nella gran aprte dei paesi europei è andata anche peggio, basta l'esempio della Francia in cui decine di migliaia di
francesi sostenitori del regime nazista, sono stati uccisi dopo la fine delle ostilità in quel paese.
Documentatevi.
Zeta
P.S la amestra elementare ed altri civili furono uccisi da uomini del Cremona. Ciò è accertato da l'atto prefettizio di Padova del maggio 1945 (Archivio di Stato di Padova)
Non esiste peggior sordo di chi non vuol sentire...o cieco, di chi non vuole vedere...
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