venerdì 4 ottobre 2019

MODELLI DA SEGUIRE ?


La realtà quotidiana in cui siamo tutti immersi ci offre spaccati di vita che testimoniano senza reticenze il vero aspetto di ogni singola problematica così com’è nella sua essenza.
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Vale a dire che vivendo sul territorio possiamo constatare direttamente l’impatto che ogni situazione ha sulla nostra esistenza, a prescindere da come sia stata descritta e affrontata dalla stampa e dai media.
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Un esempio ? Lo scandalo di Bibbiano, e il fatto che precedentemente alla sua deflagrazione si pubblicizzava con enfasi, complici stuoli di giornalisti o pseudo tali in odore di sinistra, il cosiddetto “sistema Emilia”.
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Il servilismo che l’apparato informativo (o meglio sarebbe dire disinformativo) nazionale ha palesato verso il PD, artefice e deus ex machina di tali proposizioni, è stato devastante, poiché si è reso complice di un “sistema” corrotto e illegale, basato sul mercimonio di vite umane, quelle dei bambini, che caratterizza la simbiosi fra malaffare e parte della politica.
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La realtà ci ha consegnato un quadro ben diverso da quello idilliaco proposto dal cosiddetto giornalismo, rivelandoci un losco e ripugnante quadro di insieme che va oltre la politica, dilagando nell'ambito delinquenziale e in quello criminale.
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In questo caso, quello di Bibbiano appunto, il PD si proponeva come modello da seguire, autoproclamandosi leader e faro di riferimento, mentre in realtà si è rivelato per quello che effettivamente è, e cioè un apparato criminale non molto dissimile da quello, altrettanto criminale, di Palmiro Togliatti, non a caso il punto di riferimento dell’universo cosiddetto (altro evidente e paradossale ossimoro) democratico.
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D’altra parte non è un mistero che le politiche del PD siano orientate alla distruzione sistematica delle famiglie italiane intese come tali, e all’azzeramento del cosiddetto “gender”, che si tenta di uniformare e plasmare ad esclusivo vantaggio delle organizzazioni gay, arrivando perfino a legiferare (nella Regione Emilia-Romagna) un provvedimento bavaglio contro la omotransnegatività, al fine di ridurre al silenzio qualsiasi voce di dissenso.
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Non è un caso che la roccaforte bolognese dei seguaci di Togliatti, (il PD) abbia finanziato con 241 mila euro, dal 2015 ad oggi, (più altri 90 mila circa elargiti dal Ministero dei Beni culturali), le attività Lgbt delle associazioni gay cittadine.
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ELETTORI PD
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Ma questo non è l’unico caso in cui la cruda realtà si discosta e si contrappone allo sventolare entusiastico di bandiere e di proclami della politica, smentendola, soprattutto di quella parte che raggruppa al suo interno un vero stuolo di incapaci mestieranti e di professionisti dell’attaccamento alla poltrona.
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E’ il caso dei 5 stelle (decaduti a 5 stalle) e di Virginia Raggi, che dopo anni di gestione del potere nella capitale, non sono ancora riusciti a fare del rifiuto e dei suoi costi una risorsa, così come avevano sempre proclamato di voler fare in campagna elettorale.
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Tutti ricorderanno l’asfissiante pubblicità dei grillini, con la quale esaltavano l’esempio virtuoso della discarica di Vedelago, in cui l’immondizia veniva separata e trasformata in risorsa economica, senza per questo dover ricorrere ad inceneritori.
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Quello che poi nessun penta-stallato, né il supponente sinistroide Fico né l’oracolo vivente Di Battista ci hanno detto, è che Vedelago (dal nome della località in cui la discarica era situata) in realtà ha prodotto un “buco” di svariati milioni di euro, proclamando fallimento.
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A Roma, feudo dei 5 stalle, non solo la spazzatura non viene differenziata, ma anzi non viene spesso nemmeno raccolta, poiché l’Amministrazione incapace e pressapochista a guida penta-stallati, appunto, non è nemmeno in grado di farlo.
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ROMA : Gestione dell'immondizia BY Virginia Raggi e 5 stalle
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Se consideriamo inoltre che la presidenza della Regione Lazio è nelle mani del PD (Zingaretti) e che, come sappiamo, la gestione comunale romana è in quelle grilline, il quadro della situazione è tanto palese quanto drammatica.
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E’ sufficiente vedere come si ammassano i rifiuti nelle strade di Roma e nei suoi quartieri, per capire che il binomio contro natura PD-5 stalle, nato da un patto per la conservazione delle rispettive poltrone, sia in effetti devastante per l’intera cittadinanza.
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Anche in questo caso la nuova simbiosi politica, decantata dagli pseudo intellettualoidi che affollano l’universo sinistroide, Fazio in testa, ci offre tale connubio come una panacea universale e risolutiva per sanare i mali dell’Italia, nati a causa della presenza del grande nemico pubblico Matteo Salvini, il vero e unico responsabile, o almeno così vorrebbero che fosse !
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Questo è ciò che le sinistre fanno, da anni, alle spalle degli italiani, complice un sistema disinformativo che si è ramificato in ogni settore della vita sociale : mistificare la realtà, plasmando la verità a proprio uso e consumo, e demonizzando l’avversario colpendolo con ogni mezzo, a prescindere da qualsiasi eventuale freno morale o etico.
Per mezzo di questo apparato di servili relatori (il giornalismo, quello vero, è quasi estinto) le sinistre attuano il loro piano, quasi sempre per tornaconto economico, ed esprimono il loro disprezzo per la volontà popolare, sovrapponendosi arrogantemente alla democrazia.
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E’ il caso delle migrazioni epocali di considerevoli masse di etnia afro-asiatica il cui esodo viene incentivato e alimentato da anni da veri e propri delinquenti della politica, come gli esponenti dei partiti della sinistra, appoggiati in ciò dalla compiacenza devastante delle "toghe rosse".
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Costoro, privilegiano i clandestini (la parola stessa indica la matrice illegale) favorendoli in tutto e per tutto, e creando i presupposti per una gestione economica dei flussi, a totale discapito della popolazione residente.
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Le coop rosse sono in prima linea nella competizione pubblica (offerta dalle sinistre) per fagocitare le risorse europee (e non solo) destinate alla gestione di queste orde di nuovi invasori, creando un sistema di sfruttamento criminale in cui non solo vengono sperperate le risorse a disposizione ma che oltretutto non offre vie di sbocco agli immigrati stessi.
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Mentre le casse delle coop rosse si riempiono di soldi, i clandestini (di cui solo una piccolissima percentuale è costituita da coloro che scappano dalle guerre) assumono il ruolo di parassiti passivi e pretenziosi.
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Molti di loro vagabondano per le nostre città, dedicandosi ad attività illegali, come l’accattonaggio, lo spaccio di droghe, lo stupro, la violenza, e vengono poi fagocitati dalle organizzazioni malavitose per interpretare un ruolo di manovalanza, anche criminale, a basso costo.
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Il meccanismo di “accoglienza” attuato dalle sinistre è quindi malvagio e criminale, poiché illude i migranti dando loro false speranze e creando aspettative che in realtà non esistono, e alimentando un ciclo perverso in cui, inevitabilmente, si creano tragedie come quelle dei morti annegati in mare nel tentativo di raggiungere le nostre coste.
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La sinistra però, non paga, ha stretto alleanza con altri gruppi, altrettanto criminali, come le famigerate e cosiddette Ong, le quali fungono ora, con le loro navi, da traghettatrici fra le coste africane e quelle di Lampedusa, portandoci quotidianamente, e a migliaia di unità,  altri illegali, altri clandestini.
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Da un lato quindi si ripropone il modello stereotipato offerto dall’apparato disinformatore sinistroide, imperniato sulla mistificazione della verità, mentre dall’altro si perseguono finalità economiche che non tengono conto dei diritti umani e delle esigenze dei cittadini.
Si proclamano i diritti dei migranti, incentivandone l’esodo biblico, senza però dire che così facendo si diventa complici degli scafisti, e senza che sia nemmeno lontanamente prevista una qualsiasi forma di regolamentazione, così come è in ogni Paese civile e democratico.
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Il "POLTRONARO" per eccellenza...
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Quando Salvini parla di difesa dei confini lo si attacca duramente tacciandolo di fascismo, visto che per le sinistre questo è sempre un ottimo “cavallo di battaglia” quando mancano altri argomenti validi da contrapporre.
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La stupidità colpevole e criminale di elementi della politica come Laura Boldrini, da sempre una vera e propria pasionaria pro migranti, contribuisce in camicia rossa e cantando “bella ciao”, a rafforzare un sistema diffuso nel quale emerge l’arroganza tipica dei seguaci di Togliatti.
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L’interesse dei cittadini non è sicuramente una priorità del Partito (il PD) con più indagati nella Storia della Repubblica, e lo dimostrano le cronache giudiziarie quotidiane che da anni ci ripropongono nomi e cognomi di politicanti “dem” indagati dalle Magistrature, così come gli scandali scoppiati in ogni parte della penisola.
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Le vicende legate agli scandali delle Banche, ad esempio, rappresentano solo la punta di un enorme iceberg sommerso e invisibile composto dai tanti soprusi commessi dal PD in campo finanziario.
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D’altra parte i seguaci ed eredi di Togliatti sono consapevoli che le loro stesse origini si fondano sul tradimento dei valori istituzionali, poiché per decenni il vecchio PCI è stato lautamente finanziato dal comunismo sovietico, da cui prendeva ordini e, appunto, denaro.
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Il denaro infatti sembra essere la costante che ricorre in ogni manipolazione economica  in cui il PD è stato principale interprete, come nel caso della banca Montepaschi Siena, il cui Consiglio di Amministrazione dell’Istituto bancario è stato imposto dai dictat del Partito, e quindi direttamente responsabile del dissesto che ha messo sul lastrico i risparmiatori.
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Quotidianamente la sinistra si affanna attraverso i media, guidati dall’imponente stuolo di disinformatori, ramificato in numerose metastasi che corrompono il tessuto sociale nazionale, a diffondere un odio costante e irrazionale, cieco e distruttivo, fine a sé stesso, contro chiunque si opponga al disegno egemone e fagocitante con cui la sinistra si vuole appropriare della democrazia.
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La macchina del fango del PD è sempre accesa e pronta a spargere il suo odio, ad offendere, a delegittimare, a mentire, a demonizzare, ad inquisire, a puntare il dito, prescindendo da motivazioni di qualunque tipo, se non quelle che indicano nell’avversario una tipologia da distruggere, quale quella di essere un cosiddetto “sovranista” o un simpatizzante di Matteo Salvini.
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In questi casi si indica l’avversario come “fascista” e si prosegue la denigrazione nel tentativo di completare la sua distruzione, di eliminare l’ostacolo che potrebbe rallentare la corsa verso il disegno cui tendono i nuovi padroni dell’Europa, quella di Prodi e delle sinistre.
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Il loro obiettivo è quello di creare un enorme gregge di pecoroni, spersonalizzati, senza più identità nazionali e privi delle rispettive prerogative individuali (da qui l’esigenza delle sinistre di incrementare i flussi epocali di clandestini), da gestire e manipolare a piacimento.
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L’uomo massa e la massificazione rientrano in un progetto ancestrale, sempre caro al mondo comunista, che fu ampiamente denunciato e discusso anche da Nicola Chiaromonte e da Ignazio Silone nella loro rivista  “Tempo presente”, negli anni ’50.
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Oggi questo progetto è più che mai attivo ed è sostenuto dalla nuova alleanza contro natura fra marxismo europeo e gruppi finanziari legati alle Banche, una sorta di marxismo-capitalismo le cui antitesi culturali si sono fuse alla ricerca di una convergenza finalizzata al raggiungimento di un potere senza precedenti sull’intera massa continentale.
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Ecco perché il Gruppo Bielderberg, così come la Merkel e il Presidente Francese, sono ben lieti dell’inciucio con cui Conte, Zingaretti e Grillo si sono appropriati del potere in Italia con la complicità di Mattarella.
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Se un cosiddetto “sovranista” come Salvini che ha l’appoggio della maggioranza degli italiani, fosse al Governo costituirebbe un grosso ostacolo per le politiche di massificazione, ad iniziare dal freno contro l’esodo epocale di clandestini, per finire con la difesa dei valori tradizionali e nazionali.
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I “5 stalle, sono l’elemento più ripugnante di tutto ciò perché hanno spudoratamente mentito ai loro stessi elettori, ai quali avevano promesso di voler combattere la “casta” politica esistente, proponendosi di cambiare le cose, mentre invece sono diventati essi stessi rappresentanti della casta, lasciandosi fagocitare da essa e stringendo una alleanza contro natura con il precedente nemico numero uno : il PD.
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Pinocchio Di Maio, il grande raccontatore di frottole ...
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La moralità e la coerenza, così come gli ideali e l’amore per il Popolo non appartengono di certo né al PD né ai 5 stalle, che infatti hanno ampiamente dimostrato come l’unica cosa che loro interessi sia la poltrona.
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Nessuno di loro è quindi un modello da seguire e come tali sono destinati ad involvere e a percorrere un cammino che li porterà verso l’estinzione, inesorabilmente.
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Quando accadrà non ci saranno rimpianti ma anzi, una rivincita delle coscienze popolari, troppo a lungo ingannate e finalmente libere.
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La Democrazia, ora ostaggio del PD e dei 5 stalle, risorgerà e condannerà senza appello tutti questi mestieranti della politica, queste prostitute dedite al mercimonio intellettuale, o pseudo tale.
La Democrazia, quella vera, li aspetta al varco …
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Dissenso
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