.
.
Una manifestazione perfettamente legale, organizzata
da partiti rappresentati in Parlamento, e con tutti i diritti di esprimere
nelle piazze le loro idee e i loro programmi.
..
Peccato però che
ciò non interessi ai comunisti, che oramai ci hanno abituato alla
consapevolezza del fatto che chiunque non sia allineato ai voleri o alla
sudditanza della “falce e martello” sia da considerare alla stregua di un
nemico mortale, da abbattere con ogni mezzo, anche violento.
.
E la
violenza, infatti, è puntualmente comparsa, addirittura preannunciata da roboanti
ed arroganti proclami già una settimana prima dell’evento.
.
A farne le spese, "in primis", è stata la linea
dell’alta velocità, presa come bersaglio per un attentato la cui matrice è
chiaramente comunista e anarchica, in una simbiosi che unisce i due mondi
paralleli della sinistra, fondendo in un unico obiettivo la dichiarata violenza
che entrambi esprimono e a cui si ispirano.
.
I tentativi di zittire a colpi di spranga coloro che
democraticamente propongono un programma politico diverso dal loro, è tipico
dei comunisti, e della sinistra in genere.
.
Foto ANSA |
D’altra parte l’origine etimologica da cui
scaturiscono le forze della sinistra è comune, fin dai tempi in cui gli
assassini della “volante rossa” imperversava nel dopo guerra uccidendo e
compiendo stragi efferate.
.
L’impunità a loro poi concessa dalle massime
autorità dello Stato ne ha legalizzato gli atti criminosi, premiandoli
addirittura con il loro accoglimento nelle sale della Camera e del Senato della
Repubblica come interpreti attivi della politica italiana.
.
Da questi individui, e da un Partito Comunista
legato a filo doppio con i dictat del comunismo sovietico, che per decenni ha
inviato veri e propri fiumi di denaro per finanziare le attività di ogni
corpuscolo della sinistra italiana, sono nate le organizzazioni paramilitari e
fuori legge che hanno sconvolto l’Italia democratica.
.
L’uso della violenza è prodromico ed essenziale
nella catarsi di un comunismo bieco e feroce, che pascendosi del sangue delle
sue vittime, si pone arrogantemente come unico e simbiotico elemento di
riferimento.
.
Per costoro tutto ciò che esula dai riferimenti
dell’ortodossia marxista è quindi da distruggere, senza esitazioni e con
qualsiasi mezzo.
.
A questo scopo la sinistra italiana ha permesso che
nascessero in seno a sé stessa le organizzazioni criminali di Potere Operaio,
prima, e delle Brigate Rosse, poi.
.
L’assioma ricorrente, che proponeva di interpretare
il braccio armato del proletariato,
come elemento di valore aggiunto, in realtà ha sempre e solo esaltato
unicamente il ricorso alla violenza come metodo di lotta, rifuggendo al
confronto democratico e al dialogo.
.
Oggi ritroviamo le stesse prerogative nelle
farneticanti proposizioni che i “centri sociali” e le organizzazioni
dell’estrema sinistra espongono continuamente : bruciamo, annientiamo,
lottiamo, e combattiamo.
.
La manifestazione leghista e delle destre a Bologna,
invece si contrappone a tutto ciò con l’arma del dialogo e della democrazia.
.
.
Questi “guerriglieri della Domenica” in realtà altro
non sono che elementi disadattati e irresponsabili, che non avendo la voglia o
la capacità di integrarsi in una società civile, ne combattono l’essenza a
priori, arrogandosi il diritto di
stabilire di volta in volta i parametri necessari alla vita quotidiana.
.
Ecco che così la casa diventa un diritto, occupando
quella di altrui proprietari.
.
Ecco che così si impone a chiunque, o si tenta di
imporre, la propria esclusiva visione della società, ricorrendo alla violenza
per affermarne i princìpi.
.
Ecco che così l’Università non è più l’ambiente nel
quale ci si forma per una attività post laurea, ma un campo di battaglia in
cui, ancora una volta, la violenza è sistematica.
.
Tutto ciò avviene con la condiscendenza e la
compiacenza della sinistra ufficiale, quella del PD, che trae le proprie
origini dal ceppo comune da cui si sono poi metamorfizzati e diversificati
tutti i rami dei seguaci della “falce e martello”.
.
Non ci si spiegherebbe, altrimenti, come mai una
sezione dell’Università di Bologna sia stata permanentemente “occupata” per
oltre vent’anni dai “beniamini rivoluzionari” che hanno interpretato questo
ruolo.
.
Non ci si spiega come mai, altrimenti, si sia
permesso, e si continui a permettere, che i fautori della violenza comunista
proliferassero e si costituissero in gruppi, spesso armati, riconosciuti a
livello ufficiale, e che si desse loro sia voce che credito.
.
Lo stalinismo, il comunismo cinese, quello
cambogiano, la dittatura di Ceausescu, quella di Fidel Castro, il regime di
Enver Hoxha, hanno dimostrato inconfutabilmente che la violenza è stata
l’elemento comune presente nel disegno comunista di affermazione del marxismo.
.
Marx stesso, in effetti, designa come metodo
necessario di lotta per l’affermazione del comunismo il ricorso alla violenza
cieca, senza mezzi termini e indiscriminata.
.
Stalin uccise milioni di contadini in Ucraina, per
soddisfare le sue esigenze dittatoriali, a cui seguirono stragi epocali di
interi strati sociali di popolazione, sia su base etnica, che religiosa, che
politica.
.
Museo del genocidio cambogiano |
Pol Pot il criminale leader comunista cambogiano
sterminò metà della popolazione del suo Paese, riducendola in stato di schiavitù
e ricorrendo all’uso della tortura e della deportazione per affermare il comunismo.
.
In Cina vediamo ancora oggi cosa succede, pur
nell’indifferenza dell’Occidente.
.
Assistiamo alla diffusione di lager denominati
laogai, in cui vengono internati interi gruppi di religiosi, come i monaci tibetani, e di dissidenti,
puniti con la morte e con l’annientamento, sia fisico che psicologico.
.
Il muro di Berlino ha rappresentato per lungo tempo
il simbolo della ferocia comunista, che non paga del terrore esercitato verso i
suoi stessi compagni ne impediva perfino la fuga.
I comunisti che oggi hanno attaccato la democratica
manifestazione della destra a Bologna, si rifanno a questi stereotipi,
armandosi con la stessa ferocia e con la stessa arroganza di chi, in nome di
Marx vorrebbe imporre a colpi di spranga la propria volontà.
.
Costoro, i vari adepti dei centri sociali ( Crash, Cua, Xm24, Social Log) sono da considerare alla stregua di rifiuti
umani, di esseri abbietti, dediti
all’uso della violenza come sistema di vita, e fautori di anarchie prive di
valori e di consistenze di qualsiasi tipo.
.
Solo violenza.
.
Questo è ciò che traspare dal loro stesso
comportamento, palesato da un modus operandi apertamente arrogante e pretenzioso, privo di nessi ideologici e
sociali che non siano simbiotici con la violenza comunista.
.
La confusione ideologica che li vede sopraffatti
dalla visione di un comunismo violento e distruttivo, li auto emargina e li
rende frustrati, conducendoli verso la violenza, di nuovo elemento cardine del
loro incedere quotidiano.
.
Semplìcemente… comunismo…
.
.
Dissenso
.
Che brutti tempi!
RispondiElimina