IL PENSIERO UNICO

Mentre nel Paese impera un antifascismo imposto, esacerbato, e assurdamente impellente, quasi a voler coprire la totale insufficienza e la spiccata inadeguatezza dimostrata finora dai governanti (NON eletti) del PD, gli italiani e le imprese nazionali soffocano nella morsa di un fisco iniquo e repressivo.

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I balzelli che il Governo PD (coadiuvato dal suo servitore Alfano) esige dal popolo italiano, attraverso il braccio armato di Equitalia (ora metamorfizzata), simulano una situazione tipica del medioevo, in cui le gabelle venivano estorte da valvassori e valvassini a tutta la gleba, volente o nolente, a suon di editti e di sgherri armati.

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La violenza istituzionale trova ampia partecipazione in ogni sfera del vissuto sociale, reprimendo e inglobando qualsiasi risorsa che possa dare ai parassiti di Stato la possibilità di continuare a strafogarsi di benefici e vantaggi, primo fra tutti il vitalizio.

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Sono bel 2.600 i vitalizi erogati dallo Stato (in definitiva siamo noi Cittadini costretti a doverlo fare !) a deputati e senatori, per un costo complessivo dei ben 190 milioni di euro all’anno.

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Un esempio che spicca fra tutti i cosidetti “compagni”, auto proclamati difensori del proletariato, è quello di Fausto Bertinotti, tipico comunista convinto, che incamera circa 4.800 euro mensili di vitalizio, alla faccia degli italiani.

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Le incongruenze e le falsità ideologiche, appartengono simbioticamente al tessuto sub culturale dei post comunisti, e dimostrano la malafede in cui sguazza la sinistra da decenni.

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Infatti, al suono di “bella ciao” e sventolando le bandiere rosse dell’antifascismo, la Boldrini e Renzi, insieme a Gentiloni e Mattarella, proclamano la loro opposizione alla violenza fascista, ma NON (bada bene !) a quella comunista, molto più devastante e assassina.

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I talebani di regime del PD credono di imbavagliare le coscienze di chi ancora oggi riesce ad esprimere una sua idea liberamente, costringendolo ad allinearsi al pensiero unico di tipo orwelliano che tanto piace al partito.

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Nel frattempo gli stupratori e gli spacciatori nord africani ringraziano la Boldrini per la gentile accoglienza.

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Il retaggio culturale su cui poggia l’intera esistenza del popolo delle sinistre legato al passato PCI, è intriso di sangue, di sopraffazione, di stragi, di ruberie, e di ogni nefandezza possibile, così come oramai è stato appurato dai ricercatori storici duranti gli studi di documenti di archivio precedentemente secretati.

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Questo NON impedisce alla Presidente della Camera di osannare i partigiani assassini che hanno dato origine alle Brigate Rosse, sempre al suono di “bella ciao”, l’immancabile tributo che in occasione del 25 aprile si rispolvera per commemorare la cosiddetta “liberazione”.

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Una liberazione che è inzuppata e intrisa del sangue di migliaia di vittime innocenti, che la sinistra ha da sempre taciuto o negato, come gli stupri delle orde di marocchini (antesignani di quelli odierni, accolti a braccia aperte), oppure come i bombardamenti americani sulle città, ad opera delle forze di “liberazione”, oppure come la famigerata “volante rossa” che a guerra finita ha compiuto efferati delitti colpendo vittime innocenti.

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Altro che fascismo !

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Questi delinquenti, professionisti del comunismo, hanno tentato in tutti i modi di portare a termine disegni eversivi con la violenza delle armi, ma rimangono ancora oggi i preferiti del PD, e lo dimostra il fatto che Palmiro Togliatti è da loro stessi ricordato tuttora come “il Migliore !”.

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Chissà se l’Europa ricorda, oppure no, oppure finge di non ricordare, chissà (!), la spartizione dei territori avvenuta tra Stalin e Hitler con il famigerato patto Ribbentropp-Molotov (Hitler-Stalin) di non aggressione.

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In seguito a questo patto fra comunismo e nazismo milioni di persone sono state deportate, rinchiuse, torturate, uccise

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Ma l’importante, secondo la Boldrini e Renzi, insieme a Gentiloni e Mattarella, è fare e sbandierare ANTIFASCISMO.

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E’ veramente rivoltante vedere come la malafede accompagni questi personaggi, intrisi di supponenza e di arroganza, convinti che gli Italiani siano una massa di pecore da pascolare.

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Mi verrebe da dire a costoro che, a proposito di apologia, un detto fascista recitava :

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“Meglio vivere un giorno da leone che cent’anni da pecora !

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Dissenso

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