Mi sono ritrovato all’improvviso con il profilo
Google plus bloccato, e contemporaneamente ho ricevuto l’avviso che potete
leggere qui sopra.
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Evidentemente la Democrazia in Google plus NON
esiste, ma è subordinata a considerazioni di carattere soggettivo di chissà
quale personaggio deputato a “tagliare” in base ai suoi elaborati mentali.
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Suppongo di essere stato oggetto di segnalazioni da
parte di elementi idioti della sinistra che, in attesa della estinzione totale
dell’apparato PD e dei comunisti affiliati, non trovano di meglio che tentare
di boicottare chi, come me, ha contribuito alla loro disfatta.
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Ho richiesto subito un riesame, grazie al quale poi il mio profilo è stato ripristinato, senza comunque sapere quali e quanti fossero gli scritti incriminati e sottoposti a censura.
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Non è certamente un caso che, comunque, esistano all’interno di
Google plus dei gruppi e delle community che inneggiano spudoratamente al
comunismo, ai suoi simboli e ai suoi gerarchi, senza preoccuparsi minimamente
di diffondere un palese odio verso chiunque non sia allineato con i dictat
marxisti, ma pare che in questi casi Google plus si dimostri indifferente.
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E’ evidente che la politica di Google plus si rivela
inadeguata a contenere fasce di utenza nelle quali una buona parte degli
internauti si riconosce nelle linee di cambiamento che hanno scosso l’intera
società italiana.
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Gli pseudo intellettuali delle sinistre, che
appaiono oggi in via di estinzione, sono evidentemente riusciti prima di
intraprendere il loro cammino senza ritorno, ad inquinare e manipolare anche il
mondo dei social, ponendosi come ostacolo contro coloro che hanno contrastato
fino ad oggi la disinformazione comunista.
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Infatti è prassi abituale degli squallidi censori di
Facebook, così come di quelli di Google plus, ricorrere all’impedimento fisico
della scrittura e alla sospensione degli account di coloro che sono nel loro
mirino, mentre nel frattempo si “chiude un occhio” sui simboli di morte del
comunismo.
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Ritengo che NON si possa e NON si debba rimanere
ostaggio di tutto ciò, in balia di chi oggi decide se tu puoi o non puoi
scrivere articoli o commentare su questi social.
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Google plus, inoltre, ha arbitrariamente deciso di
chiudere i battenti entro il mese di Agosto 2019, privandoci di uno strumento
comunicativo al quale prima ci ha abituati.
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Google non merita la nostra approvazione, poichè
prende a calci la libertà di espressione, e applica una censura a cui tra
l’altro è abituata, avendo prodotto un servizio ad hoc per il Governo comunista
cinese, plasmando il software assecondando, contro lo stesso popolo cinese, i
dictat del regime di Xi Jinping.
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Possiamo fare a meno di Google anche come “motore di
ricerca” oltre che come “browser”, infatti possiamo rivolgerci a programmi
quali Bing, Startpage, Yahoo, Qwant, Duck Duck Go, e Virgilio, tanto per
citarne alcuni.
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Concludo invitando chi legge a imitare ciò che i
“compagni” della falce e martello fanno contro di noi, popolo della destra, e
cioè segnalare i loro scritti che inneggiano al comunismo (e quindi alla
violenza e all’odio sociale) e a contrastarli con blocchi e altre segnalazioni
a Google plus.
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Dimenticavo : non c’è solo la piattaforma blogger per
farsi un proprio blog (ma per cui è necessario avere un account google), ma
anche Wordpress, Livejournal, Wattpad, e altri…
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Dissenso
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