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La narrazione si snoda addentrandosi con decisione in ogni
aspetto della Storia dei Servizi segreti russi, accompagnando il lettore nella
consapevolezza di poter finalmente attribuire le precise responsabilità dei gerarchi comunisti e dell'apparato criminale sovietico precedentemente nascoste o poco conosciute.
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Attraverso la Storia dei servizi segreti comunisti viene
ripercorso un itinerario di orrore, di nefandezze, di falsità, di strategie e
di compiacenze che ne hanno caratterizzato l’essenza, mettendo in evidenza i
prodromi di contestuali o successive tragiche evoluzioni.
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Emerge e si consolida l’assioma che ci induce a ritenere
che non è stata solamente la popolazione russa ad essere stata soggiogata dal
mostro vorace e assetato di sangue impersonificato dal comunismo, ma anche tutti gli
Stati dell’Europa dell’Est e molti altri territori del pianeta che ne hanno dovuto subire la
nefasta influenza.
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Esaminando le problematiche espresse dal lavoro di questi
due autori, Andrew e Gordievskij, si nota come l’ingerenza dei servizi segreti
sovietici volesse assumere carattere di rilevanza estrema nelle vite e nella
politica dei Paesi sovrani, in qualunque parte del mondo.
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Appare infatti chiaro l’intento della dittatura di Stalin e di come il comunismo volesse insinuarsi nelle intime essenze dei tessuti sociali nazionali, per
corromperli, manipolarli, e fagocitarli.
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La paranoia del dittatore georgiano, dimostrata dal suo
continuo tentativo di liberarsi da un accerchiamento nemico da cui si sentiva
assediato, si fonde con l’arroganza dimostrata nel volersi insinuare, non
richiesto, nelle civiltà sia orientali che occidentali, spaziando attraverso il
medio oriente, il sud America e l’Africa.
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Il percorso dei servizi segreti russi si snoda attraverso un itinerario storico che va dal periodo zarista, passando per la dittatura di Lenin
e Stalin, fino alla Seconda Guerra Mondiale e alla successiva cosiddetta Guerra Fredda, per
finire con il periodo del crollo dell’Unione sovietica, successivo al 1989.
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Christopher Andrew è stato Preside della facoltà di Storia
all’Università di Cambridge, dove ha insegnato Storia moderna e contemporanea
ed è considerato uno dei massimi esperti planetari di intelligence.
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Christopher Andrew |
Insieme a Vasilij Mitrokhin ha scritto anche L’archivio
Mitrokhin, grazie al quale possiamo comprendere i meccanismi principali utilizzati dai servizi segreti di tutto il mondo.
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Il co-autore di Andrew nella realizzazione della Storia
segreta del Kgb, Oleg Gordievskij, è
stato invece un autentico agente del KGB stesso.
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Il suo percorso di vita ci racconta che fu reclutato nel 1962
ma successivamente, in seguito alla sanguinosa repressione della Primavera di
Praga nel 1968, decise di iniziare a collaborare con i servizi segreti
britannici, interpretando così, a tutti gli effetti, il ruolo di spia.
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A causa dei pericoli che tutto ciò comportava dovette
trasferirsi definitivamente in Occidente, diventando giornalista e saggista.
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Oleg Gordievskij |
La sua esperienza nel settore lo colloca come autorevole
storico della materia insieme al Professor Andrew, considerando anche il fatto
che per la prima volta in letteratura è stata narrata grazie a loro due, con
informazioni di prima mano, l’intera vicenda storica di uno dei servizi segreti
più famosi e temuti : il KGB.
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I misteri dello spionaggio internazionale, accompagnati da
clamorose rivelazioni, sottolineano eventi drammatici come quello
dell’eliminazione fisica di Trotskij, e focalizzano l’attenzione verso quegli aspetti
umani che permisero alla paranoia staliniana di agire con ferocia per
neutralizzare minacce reali o immaginarie.
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Una di queste, denominata Operazione “Barbarossa”, che
appariva al dittatore georgiano come l’innocuo frutto dell’incompetenza dei
suoi agenti infiltrati, si rivelò invece essere tragicamente veritiera,
mettendo a nudo la sua impreparazione di fronte alla minaccia nazista.
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L’opera è certamente monumentale, con oltre 800 pagine di
notizie estremamente dettagliate, come già affermato in apertura di articolo,
tipico degli autori storici anglosassoni che amano mostrare non solo i dettagli
tecnici, ma anche gli aspetti e le trame che ne compongono il tessuto,
rivelando così la concretezza reale della verità essenziale, insita come
particolare pittorico in un affresco contestualmente più generale.
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Dopo un escursus cognitivo che inizia il suo itinerario dall'analisi degli apparati segreti dello Zar, gli autori si soffermano su colui che fu, a
tutti gli effetti, il capostipite fondatore dei moderni servizi segreti, cioè il personaggio che con la fondazione della Ceka, la famigerata organizzazione segreta e
primigenia dello Stato sovietico, diverrà poi il punto di riferimento ideale
per i futuri funzionari del Kgb, e cioè
Feliks Edmundovich Dzerzinskij.
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Il percorso divulgativo
prosegue poi senza incertezze raccontando le metamorfosi e le involuzioni
relative all’espansione dei sevizi segreti russi in altri Paesi, accompagnate
perennemente dall'impeto paranoico del dittatore georgiano Iosif Stalin, punto
di riferimento per l’intero apparato comunista.
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In questa ottica vengono
individuati coloro da additare come “nemici del Popolo” sia in Unione Sovietica
che all’estero, e viene raccontato l'impeto
repressivo scatenato contro di loro, definito come “operazione speciale”, ed eseguito da criminali del calibro di Lavrentij Berija, il sadico torturatore
di ragazzine innocenti.
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Emerge poi dalle pagine del
libro l’impreparazione di Stalin di fronte all’attacco nazista del giugno 1941, nonostante l’importanza data
alle operazioni di intelligence fin dai primi anni del ‘900.
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Come già accennato, nonostante l’imponente
apparato dei servizi segreti, ramificati capillarmente a livello planetario,
venne a mancare una corretta analisi dei dati a disposizione, spesso perché si
preferiva assecondare Stalin nelle sue paranoie di complotti immaginari
piuttosto che uscire dal tunnel del servilismo e dedicarsi alla reale sicurezza
dello Stato.
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L’opera di Gordievskij e di
Andrew risulta essere molto dettagliata, fornendoci organigrammi e appendici
con cui, avvalendosi di una fitta serie di note esplicative, è possibile
ricavare un quadro esaustivo e completo dell’intero percorso storico-evolutivo
dei servizi segreti russi.
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Questo libro dovrebbe essere
inserito fra i testi di studio per le scuole medie e per i licei, ma pare che i
Governi che fino ad oggi si sono susseguiti preferiscano invece ignorarlo e
continuare a preferirgli riferimenti stereotipati e intrisi di un pietismo
didattico apertamente politico come quello di cui è costituito il trito e
ritrito “Diario di Anna Frank” .
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Dissenso
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