L’appuntamento cinese è sicuramente il più
importante dei tre in programma, e ripercorre l’ultima visita di Romano Prodi,
interlocutore italiano privilegiato del “Celeste Impero”.
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Non
si può certo dire che i risultati ottenuti dal professore bolognese siano stati
ecclatanti, nè che abbiano contribuito ad incrementare gli investimenti cinesi
in Italia.
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Monti
in Cina, da parte sua, appare a noi tutti come se stesse interpretando il ruolo
di Enrico IV a Canossa, quando questi si umiliò davanti al potere del papa
Gregorio VII.
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Il
Presidente del Consiglio si è infatti calato nelle vesti di chi sembra non
poter fare a meno dell’interlocutore, della sua benevolenza e della sua
accondiscendenza, ma soprattutto dei suoi favori economici.
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La
capacità finanziaria cinese rappresenta per Mario Monti una potenzialità che
potrebbe canalizzare i loro interessi verso l’acquisto dei nostri Buoni del Tesoro
e verso la cessione, da parte dell’Italia, di quote del debito nazionale fino
ad un 10 % del totale.
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Gli
investimenti economici per i quali si era mosso Prodi in precedenza, e cioè
quelli legati a sfere di influenza verso attività private, sono stati un vero e
proprio flop, e non hanno portato ad alcun incremento delle attività
produttive.
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Anzi,
bisogna rilevare come la concorrenza cinese sul nostro stesso territorio sia
stata devastante per la nostra economia, e come abbia prodotto una serie di
danni incalcolabili per interi settori produttivi nazionali.
La potenza cinese si è appropriata slealmente di
categorie commerciali in tutta europa,
forte di una produzione di merci a costo zero, che quotidianamente vengono
sfornate dai Laogai, i famigerati lager del regime comunista cinese.
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L’unica strada per arginare il fiume di violenza che il
governo cinese rappresenta, sarebbe quella di proporre sanzioni, di instaurare
dazi sui loro prodotti di importazione, e di intraprendere iniziative
diplomatiche a livello globale.
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Nei Laogai, infatti, vengono imprigionati gli oppositori
politici e sottoposti a tortura, fino alle estreme conseguenze della pena
capitale.
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Addirittura si compiono nefandezze quali il
commercio di organi, sulla pelle dei condannati a morte dal regime, come
ammesso ufficialmente dallo stesso vice ministro della sanità cinese, Huang
Jefu, il quale ne giustifica il ricorso per carenza di volontari.
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Monti incurante della mancanza assoluta e totale dei
cinesi verso i diritti umani, guarda alle risorse cinesi come ad un invitante
motore per la ripartenza dell’economia nazionale, auspicando investimenti
diretti sia in aziende private ma soprattutto in infrastrutture italiane, come
ad esempio i porti.
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I cinesi, tradizionalmente, sono interessati a
partecipazioni in grandi gruppi europei, ed è quindi più probabile che
rivolgano la loro attenzione a colossi come ENI o ENEL, o Banche, oppure reti
ferroviarie.
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Certo è che la Cina è oggi la maggior potenza mondiale
emergente, e anche che è in grado di comprare parti del debito italiano, come
già accennato, per cui è estremamente importante valutare ciò che Pechino
decide di fare.
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E’ anche vero però che, lasciandoci fagocitare dalle
appetibili risorse finanziarie di Pechino, e dalla sua insaziabile fame di
espansione, rischiamo di diventare un vero e proprio satellite cinese, orbitante nella sua esclusiva sfera di
interessi, a discapito dei nostri marchi di qualità e della nostra indipendenza
economica, e di renderci anche complici del modus operandi del Partito
Comunista cinese, fondato sul Terrore e sulla violenza.
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L’inesorabile scure cinese si è abbattuta pesantemente sull’etnia del popolo che da millenni vive in Tibet, in un disegno che nulla lascia all’immaginazione e che ci permette chiaramente di testimoniare sulla volontà distruttrice del “celeste impero”.
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I cinesi stanno tentando in ogni modo di sradicare
dalla società tibetana qualsiasi cosa che riconduca alle loro stesse
tradizioni, come ad esempio la lingua, la bandiera, gli usi o i costumi, pena
la deportazione nei lager del regime comunista.
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L’intento cinese è infatti quello di cancellare
totalmente l’etnia tibetana, mettendo in opera una graduale sostituzione di
quanti vengono gradatamente deportati e uccisi, con nuove fasce di popolazione
cinese, fedele al sanguinario regime di Pechino.
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Non passa giorno senza che le cronache sui media ci diano
notizia di qualche monaco buddista, morto a causa delle gravi ustioni riportate
nell’estremo tentativo di urlare disperatamente, dandosi fuoco, il diritto alla
libertà e alla giustizia finora negategli.
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E’ estremamente offensivo e ripugnante il fatto che
sia Prodi che Monti si siano scapicollati a Pechino per conferire con i
macellai del regime comunista, al solo scopo di procacciarsi vantaggi
economici, infischiandosene di qualsiasi altra cosa.
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Invece di concordare insieme agli Stati membri
dell’Europa le sanzioni per la Cina, o di imporre dei pesanti dazi verso i
prodotti provenienti da quel Paese, il Presidente del Consiglio mai eletto dal
popolo, il famigerato Mario Monti, si permette di prostrarsi in nome
dell’Italia, verso chi disprezza totalmente i diritti umani fondamentali, e la
dignità stessa dell’essere umano.
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Forse Monti finge di non sapere anche che, recentemente,
il vice ministro della Sanità cinese, Huang Jiefu, ha ammesso candidamente che
la Cina usa i cadaveri dei condannati a morte come fonte primaria per il
prelievo di organi, che vengono poi commercializzati.
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Gli oppositori politici e i dissidenti, o anche chi
esprime un sentimento religioso avverso al regime comunista, oppure coloro che
si permettono di non allinearsi ai dictat del regime più sanguinario oggi
esistente, rappresentano dunque un serbatoio cui attingere organi destinati ai
trapianti.
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L’allucinante realtà che si palesa ai nostri occhi,
ma non probabilmente a quelli di Prodi e di Monti, è quella che richiama alla
memoria l’indifferenza verso il valore della vita umana espressa da personaggi
come Hitler, Stalin, Gheddafi, Kony, Castro, e Pol Pot.
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Gli scambi economici tra Italia e Cina, e gli accordi
discussi da Monti con il Primo Ministro Wen Jiabao, costituiscono quindi ciò
che sarebbe di per sé una normale strategia commerciale, se però a monte non ci
fossero i presupposti sbagliati.
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Come si può anche solo pensare di intavolare
trattative di carattere finanziario con chi, oggi, è depositario dell’uso
quotidiano di una spietata violenza, e di chi adopera la riduzione in schiavitù
della popolazione come metodo per produrre materiali a costo irrisorio ?
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I lager sono tragicamente presenti nella vita del
popolo cinese, soggiogato da un bieco comunismo che nulla ha da invidiare a
quello di Stalin.
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Se i figli di Monti, o di Prodi, o i loro familiari,
fossero reclusi nelle strutture detentive cinesi, tristemente note con il nome
di Laogai, ci sarebbero ugualmente le proposizioni commerciali dei due statisti
italiani rivolte al Governo cinese ?
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Secondo me, piangerebbero lacrime amare per la sorte
dei loro cari, così come accade per l’infinito numero di cinesi che subiscono
la repressione del “celeste impero”.
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Quindi … ergo … ne consegue … che ci troviamo di
fronte ad un laido e schifoso comportamento, degno solo di Ponzio Pilato !
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Insisto, ancora una volta, e mai mi stancherò di
ribadirlo, che è necessario boicottare totalmente tutto ciò che è cinese, a
partire dai loro prodotti commerciali presenti sui mercatini rionali a prezzi
stracciati.
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E pensare che siamo stati addirittura in Cina con i
nostri atleti, in occasione delle ultime Olimpiadi, mentre quotidianamente
venivano torturati e uccisi i membri del Falun Gong, i perseguitati per
eccellenza dal regime comunista.
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La lista delle nefandezze messe in atto dal Governo
cinese è lunga e orrendamente cosparsa di cadaveri, immolati a riprova dell’arroganza
comunista e della sua inesauribile sete di sangue innocente.
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Come mai l’Europa non prende posizione ?
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Come mai Prodi e Monti vanno a “Canossa” ?
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Forse perché i poteri forti che rappresentano,
insieme alle banche, privilegiano le prerogative economiche, anziché quelle
umane …
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Non c’è altra spiegazione…
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Dissenso
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Bhe, che rappresentino quelle economiche mi sembra chiaro, siamo merce caro amico da sfuttare fino alla fine.
RispondiEliminasconfortante...Ciao
RispondiEliminaCiao! Ho visto che ti sei unito al mio blog, mi fa piacere. Su questo tema... è veramente difficile affrontarlo. Da una parte, cinicamente abbiamo bisogno del loro aiuto finanziario, dall'altra, quello che stanno facendo con i tibetani è terribile, un vero delitto contro l'umanità e senza un vero coordinamento mondiale non si può far nulla. La Cina fa paura e per questo le si consente di fare il bello e il cattivo tempo.
RispondiEliminaSono d'accordo su tutta l'esposizione, compreso il boicottaggio dei prodotti cinesi. L'unico punto su cui dissento è "il disastroso cambio lira/euro". Questo rapporto non è stato fissato dai singoli Stati adottanti la moneta che non avevano alcuna parola a dire. Il controvalore è stato fissato sulla base dei cambi tra le rispettive monete alla mezzanotte del giorno prima l'entrata in vigore. Per esempio il rapporto franco/lira era di circa 300 lire per un franco ed è rimasto uguale tra il controvalore dell'euro in franchi ed in lire.
RispondiEliminaUn'altra cosa che contesto normalmente è quando si dice che l'euro ha rovinato il potere d'acquisto. La colpa non è stata della moneta, ma di chi ha approfittato del passaggio per alzare i prezzi. Una cosa che costava 1.500 lire, il giorno dopo costava 1 euro. Se poi aggiungiamo la speculazione dei finanzieri e delle banche si ha il quadro completo. Mi piacerebbe conoscere il tuo parere, eventualmente via g-mail (vedere la mia caricatura sul blog). Un cordialissimo saluto.
Il Declino della società è iniziato negli anni 80
RispondiEliminaGrazie hai sessantottini e figli
generazioni del dopo guerra nate nell’ opulenza
Si dividono in due categorie classe politica e lobby ( che si ingrassano come maiali )
I succubi che sono i più troppo presi da diete e stronzate varie
non si sono resi conto che è dagli anni 80 che se arrivavano a fine mese è perchè non fanno due pasti completi al giorno
ne fanno uno solo completo ( per mantenere la linea)?.
Mi ricordo che Dopo il boom economico il Popolo dopo tanta fame
Incominciò a fare due pasti completi al giorno + la colazione come i benestanti.
Dal boom economico sono trascorsi 50 anni
Solo ora si accorgono che pur avendo uno straccio di lavoro
non riescono ad arrivare alla terza settimana del mese.?
Invece di pensare alle bischerate che i media vi propinano dovreste incominciare a pensare col vostro cervello sperando non sia troppo tardi.
Gira e rigira vi stanno riportando al punto di partenza
la differenza fra il passato e l’oggi? è che noi vecchi non digiunavamo per fare la dieta perché spesso non c’era nemmeno il pane.
Mi dispiace dover dire ( chi è causa del suo mal pianga se stesso). VITTORIO