I CRISTIANI DALIT INDIANI SI RIVOLGONO AL
NUNZIO APOSTOLICO DOPO L’ENNESIMA INGIUSTIZIA SUBITA
.
Ci è pervenuta la lettera di protesta e di dura
presa di posizione con cui il DCLM (Movimento di Liberazione Cristiano Dalit)
si oppone al Vescovo della Diocesi indiana di Sivangai, a causa della sua
ingiusta prevaricazione nei confronti di un seminarista della sua stessa
Diocesi.
.
Dalla
lettera si può evincere come il trattamento riservato ingiustamente al
seminarista non sia che l’ultimo anello di una lunga catena di ingiustizie che
gravano quotidianamente sui Dalit, considerati “fuori casta” e “intoccabili”,
anche dalla stessa Chiesa Cattolica che dovrebbe, invece, considerarli
fratelli.
.
Abbiamo già raccontato la vicenda della popolazione
Dalit in due precedenti post, ai Link :
.http://www.italian-samizdat.com/2012/01/schiavitu-in-india.html
.
http://www.italian-samizdat.com/2012/08/dalit-e-chiesa-cattolica.html
.
Pubblichiamo ora, di seguito, la traduzione della lettera inviata ai Vescovi e, per conoscenza, al Nunzio Apostolico presso la Santa Sede per l’India, Mons. Pennacchio, da DCLM.
.
Data : 2 ottobre 2012
.
A :
.
Vescovo J. Susaimanickam
Diocesi Sivagangai.
Arcivescovo A. M. Chinnappa
Presidente di TNBC
.
Vescovo A. Neethinatha
Presidente SC/ST Commissione di
TNBC (Commissione per la discriminazione
e la violenza delle caste).
.
Cari
Vescovi e Presidenti,
saluti
dal Movimento di Liberazione Cristiano Dalit (DCLM).
.
Vi
scriviamo allo scopo di attirare seriamente la Vostra attenzione sul caso del
seminarista G. Michael Raju appartenente alla Diocesi di Sivangangai che è stato
licenziato nell’Agosto del 2011 dal Rettore.
.
Il
seminarista è stato mandato via dopo 13 anni di formazione e insegnamento
religioso, a solo un anno e mezzo prima della sua ordinazione a sacerdote, per
volontà dello stesso Rettore del Seminario, senza che alcuna colpa particolare
gravasse su Raju.
.
Si
è anzi appurato in seguito che è stato punito per le colpe commesse da un altro
seminarista, tale Rexton, la cui responsabilità è stata poi appurata.
.
E’
stato oramai chiarito che tutto ciò è successo a causa della decisione
sbagliata e affrettata del Rettore del Seminario e con l’approvazione di 7
Vescovi, senza che fosse scoperta la verità.
.
La
grave punizione dell’allontanamento del seminarista infatti non si è avvalsa di
motivazioni serie e convincenti, che anzi sono risultate molto scarse.
.
E’
però scioccante e sconvolgente che però, anche dopo aver constatato di aver
preso una decisione sbagliata, costoro continuano a sostenere la punizione
inflitta, come tentativo di salvare la faccia per il loro comportamento di
amministrazione della giustizia sbagliato.
.
Ciò
equivale ad una privazione intenzionale dello sviluppo della vocazione di Michael
Raju, ed equivale a un peccato contro lo Spirito Santo.
.
Michael
Raju ha sempre dimostrato un fervente desiderio di essere seminarista, il cui
impegno solenne è quello di diventare Sacerdote nella propria diocesi di
Rivangai.
.
Poiché
è oramai dimostrata sia la sua innocenza
che il suo allontanamento, frutto di un errore, il suo diritto di essere
ordinato Sacerdote nella Diocesi di Rivangai deve essere ripristinato.
.
Non
ci dovrebbe essere motivo per attività che compromettano la vita del fratello
Michael.
.
Si
tratta di un comune caso di naturale giustizia, ma che diventerà empia in caso
di cattivo uso dell’autorità religiosa.
.
E’
ridicolo che sia prima accusato a torto, e poi, quando la verità è venuta a
galla, si tenti di indirizzarlo verso qualche altra congregazione, come se gli
si stesse facendo beneficenza.
.
Chi
è che deve pagare il prezzo dell’errore ?
.
Sicuramente
è il Rettore del Seminario, che è proprio colui che si è sbagliato, e che
dovrebbe essere indirizzato verso altri luoghi, non il seminarista innocente.
.
Tutti ora sanno che si
tratta di una decisione sbagliata, e che quindi ci può essere un condono.
.
In
caso contrario sarebbe un grave abuso della propria posizione se le autorità
religiose negassero l’aiuto ad un cristiano bisognoso di aiuto, e non si può
nemmeno pretendere che noi diventiamo semplici spettatori silenziosi.
.
Il
nostro movimento (DCLM) è particolarmente preoccupato per questa situazione,
anche perché il fratello Michael appartiene alla comunità Dalit, i cui
religiosi sono tuttora gravemente trascurati nei loro intenti di sviluppare la
vocazione cristiana, a causa della politica delle caste in uso anche nella
Chiesa indiana, e in particolare nella Diocesi di Sivangangai.
.
Le
esclusioni e le discriminazioni che fanno parte del modus operandi delle caste
iniziano fin dall’ammissione ai seminari, per passare poi all’eventualità di
ordinazione sacerdotale di un Dalit, fino alla sua nomina a Vescovo o a
Cardinale.
.
Anche
ora nella Diocesi, su circa 175 sacerdoti diocesani ci solo 13 preti Dalit,
mentre ce ne sono 120 appartenenti alla casta degli udayar (cristiani
agricoltori che non possiedono terreni, braccianti, e facchini).
.
L'Amministrazione
diocesana è dominata dal Vescovo e dai preti udayar, che sono ostili agli
interessi e alle vocazioni dei Dalits.
.
Queste
sorprendenti verità rappresentano le ingiustizie che inducono il popolo
cristiano dei Dalits a risentirsi.
.
Nei
25 anni di storia della Diocesi di Sivangangai non è stato ordinato un solo
sacerdote dalla particolare sezione della comunità Dalit a cui il fratello
Michael Raju appartiene.
.
Ora
è stato allontanato dopo 13 anni di seminario, nonostante fosse vicino al
momento di essere ordinato sacerdote, e tutto non per causa sua, ma per le
decisioni sbagliate del Rettore e di alcuni Vescovi.
.
Questa
situazione induce a porre serie domande e un forte atto di accusa.
.
Come
può la popolazione tollerare tutto ciò, mentre invece si aspetta ed auspica un
comportamento sensibile nei riguardi di questo problema ?
.
Inoltre,
tutto ciò va nella direzione opposta del Programma di 10 punti e del Piano
d’Azione di 8 del TNBC ( commissione per la discriminazione e la violenza delle
caste ).
.
In
questa situazione il nostro movimento (DCLM) è sconvolto e preoccupato,
soprattutto per la grave ingiustizia di punire il fratello Michael Raju,
nonostante sia egli innocente.
.
Il
nostro sentimento per la comunità cristiana Dalit non può accettare tutto ciò.
.
La verità e il sentimento
di giustizia cui guardiamo insieme alla persona colpita dall’errore di chi
amministra il Seminario, devono prevalere sul prestigio degli amministratori
stessi.
.
Nessuna
scusa può giustificare la punizione di una persona innocente, e non esiste
peccato più grande di chi persiste nella punizione anche dopo aver saputo che
la persona è innocente.
.
Allontanare
il fratello Michael dopo 13 anni di formazione spirituale, nonostante la
richiesta di giustizia popolare, equivale ad una “criminalizzazione della
vocazione“ attuata e imposta dal Rettore del Seminario e da alcuni Vescovi.
.
La
popolazione cristiana è molto preoccupata e sta portando avanti questa causa da
ben 8 mesi, invocando un provvedimento di giustizia.
.
Fino
ad oggi, però, il Vescovo della Diocesi di Sivangangai, Susaimanickam, non ha
fatto alcun passo per incontrare i cristiani che chiedono giustizia.
.
Per
questo motivo, esiste nella Diocesi una situazione di tensione, che continua a
peggiorare.
.
Nonostante
ciò la Diocesi sta organizzando il Giubileo d’argento commemorativo della
nascita della Diocesi stessa, previsto per il 7 Ottobre 2012.
.
E’
una presa in giro voler celebrare il Giubileo in questa situazione, nel momento
stesso in cui nella Diocesi si sta lottando per ripristinare la giustizia
compromessa.
.
Stanno
aggiungendo la beffa al danno da loro causato !
.
L’Amministrazione
della Diocesi, rappresentata dalla casta dominante e dal Vescovo, nel celebrare
il Giubileo senza rimediare al danno causato alle persone ingiustamente punite,
attua un gioco politico e subdolo, che è quello di dividere la Comunità
cristiana.
.
Il
nostro Movimento (DCLM) chiede :
.
Che
il Vescovo della Diocesi di Sivangai posponga la celebrazione del Giubileo,
prevista per il 7 di Ottobre, fino a quando il fratello Michael Raju non sia
riaccolto in seminario per diventare sacerdote nella Diocesi di Sivangangai.
.
Il
Giubileo dovrebbe essere celebrato solo dopo che il Vescovo si sia confrontato
con la popolazione cristiana da Lui offesa direttamente.
.
Che
il TBNC si assuma la responsabilità di ristabilire la giustizia nei confronti
del fratello Michael innocente, ordinando al Vescovo di Sivangangai di rimandare
la celebrazione del Giubileo d’argento per confrontarsi con la Comunità
popolare, oltre che rendere giustizia a Michael stesso prima della
celebrazione.
.
Ci
appelliamo in particolare al Presidente del TNBC e della Commissione SC/ST
perché adottino misure tali da consentire a fratello Michael di tornare in
seminario e diventare così sacerdote, sospendendo l’ordinazione dei seminaristi
fino al momento del suo reintegro.
.
Chiediamo
al Vescovo di astenersi dal celebrare il Giubileo d’argento fino al ripristino
della Giustizia.
.
La
partecipazione del Vescovo alla manifestazione, senza che prima non sia
stataresa giustizia al fratello Michael sarà considerata un insulto a tutta la
Comunità Cristiana Dalit.
.
Se
il Vescovo di Sivangai, Susaimanickam non rispetterà la lunga lotta che i Dalit
cristiani combattono per i loro diritti, il DCLM sarà costretto ad unirsi a
loro nella lotta stessa.
.
Questo
è un appello urgente.
.
Maggiori
dettagli a seguire nella lettera successiva.
.
Ringraziandovi,
.
Prof. Dr. M. Mary John
Presidente DCLM
.
E-mail
: Maryjohnms@gmail.com
.
Per
conoscenza :
.
1
. Tutti i Vescovi Cattolici del Tamil Nadu
2
. Rev. Fr. Yesu Albert Nelso
Segretario della Commissione del TNBC per
SC/ST, Trichy
3
. Rev. Fr. Devasagayarais
Segretario esecutivo, commissione CBCI
per SC/ST, Nuova Delhi
4
. Mons. Rev. Salvatore Pennacchio
Nunzio Apostolico per l’India, Nuova
Delhi
.
~ ~ ~
.
Ci sono pervenute anche altre segnalazioni che vanno
in questa direzione, e cioè quella di NON permettere che l’ingiustizia, il razzismo e
l’arroganza penetrino ancora più a fondo nella Chiesa Cattolica Indiana,
relativamente ai Dalit e alle loro vicissitudini.
Pubblichiamo il testo di una lettera recapitata al
Nunzio Apostolico per l’India, Mons. Salvatore Pennacchio, inviatagli da un
sacerdote indiano residente in Italia, appartenente all’etnia Dalit.
.
Ecco il
testo :
.
~ ~ ~
.
A Sua
Eccellenza Reverendissima Mons. Salvatore Pennacchio,Nunzio Apostolico per
l'India, Delhi.
.
Sabato 6 ottobre 2012
..
Tanti cari
saluti da don Giuseppe.
..
.
Sono
in Italia da 1998 al servizio della Diocesi di Albenga – Imperia.
.
Sono
stato incardinato nel 2000 nella medesima diocesi.
.
Eccellenza,
sono il primo sacerdote della mia Parrocchia nativa dei Santi Gioacchino e Anna
di Kurumilangudi.
.
I
fedeli della mia parrocchia sono tutti dalit (100%), la mia parrocchia è una
delle antiche della diocesi di Sivagangai in Tamil Nadu, ma nessuno dei
sacerdoti, parroci o vescovi hanno interesse a promuovere la Vocazione.
.
Come
Lei sa bene, la situazione della Chiesa in India, in modo particolare nel sud
India e ancora di più nella mia regione, è drammatica.
.
La
maggior parte dei cristiani appartiene alla casta dei dalit (70%), ma i
vescovi, i preti, i religiosi appartengono alle caste superiori e promuovono
soltanto le vocazione entro i componenti della loro stessa casta.
.
Con tanto rammarico Le dico
che ancora oggi non c’è nemmeno un dalit prete dalla mia casta “Pallar” nella
diocesi di Sivagangai.
.
Questa
è la verità, Santità.
.
Sino
a poco tempo fa nel seminario c’era un seminarista, recentemente lo hanno
mandato via.
.
ATTUALMENTE
LA SITUAZIONE E' MOLTA CRITICA, SPERIAMO DA TUTTO QUELLO CHE SUCCDENDO NELLA
DIOCESI DI SIVAGANGAI, NON SENTIRE LE BRUTTE NOTIZIE.
.
La
Santa Madre Chiesa aiuta tantissimo le chiese povere e discriminate con il
sostegno economico, con varie progetti, soprattutto aiuta i poveri, i bisognosi
ma per i dalit la situazione, mi creda Eccellenza, non è affatto così.
.
Altrimenti
ad oggi sarebbe cambiato tanto peri
dalit cristiani in India.
.
Vedendo,
ascoltando, leggendo, non posso restare muto.
.
Vorrei portare le notizie a
Lei, Eccellenza in persona.
.
Ho
cercato di spiegare la situazione drammatica dei dalit cristiani in India,
siamo discriminati dallo stato Indiano e anche della Chiesa Indiana dai
Vescovi, sacerdoti e religiosi.
.
Le
prego con tutto il cuore, in nome di tutti i dalit cristiani del India, di
parlare in nome di Cristo con i vescovi indiani come ha fatto il Beato Giovanni
Paolo II nel 2003 con i vescovi del Tamil Nadu.
.
Lei
rappresenta il Santo Padre lì in India, Le prego a intervenire con la Sua
autorità spirituale, morale, etica per fermare tutto quello che stanno
faccendo, organizzando a far male la nostra gente povera, dalit che fanno la
maggior parte della chiesa locale.
.
La
gente stanno bussando tutte le porte, il vescovo locale di Sivagangai, i
vescovi del Tamil nadu, CBCI, ma qualcuno devo rispondere la gente.
.
I
vescovi, preti devono essere persone della chiesa, persone che praticano il
Vangelo, e cercano a vivere ma tutto quello che sta succedendo nella diocesi di
Sivagangai sembr tutto opposto.
Con i soldi e con le forze più forti e potenti stanno cercando di eliminare la gente.
Con i soldi e con le forze più forti e potenti stanno cercando di eliminare la gente.
..
Eccellenza
non possiamo essere indifferenti in questa situazione.
.
Comunque
io sono in Italia, ma sto seguendo con tanta ansia e preoccupazione
dell'attualità della diocesi di SIVAGANGAI.
.
Le
prego di intervenire con fermezza le ingiustize, oppressioni, discriminazioni
contro la nostra gente dalit dalla parte del vescovo, preti della diocesi.
.
E'
MOLTO URGENTE.
.
Grazie di
cuore,
.
don Giuseppe
.
~ ~ ~
.
.
Appare
evidente come le persecuzioni verso i Dalit continuino nonostante le precise
indicazioni dello scomparso e amatissimo Papa Giovanni Paolo II che si espresse
contro la divisione in caste all’interno della Chiesa Cattolica Indiana.
.
E’ imperativo e urgente provvedere immediatamente alla risoluzione di ingiustizie come quella che sta subendo il seminarista Michael Raju della Diocesi di Sivagangai, poiché in caso contrario verrebbero meno i fondamenti stessi su cui si fonda la dottrina della religione Cattolica : l’eguaglianza e la fratellanza, insieme all’amore per il prossimo e all’umiltà.
.
Daremo massimo risalto alla vicenda, poiché TUTTI devono sapere come si comporterà Santa Romana Chiesa di fronte a tutto ciò !
.
.
Questi sono anni in cui l’immagine della Chiesa è sicuramente stata offuscata da uno stillicidio ininterrotto di scandali, a partire da quelli finanziari per finire con quelli che hanno legato alcuni personaggi ecclesiastici al mondo perverso della pedofilia, e quindi è necessario che almeno i cardini fondamentali della religione siano consolidati da azioni di solidarietà verso coloro che pur appartenendo alle fasce più deboli o bistrattate della popolazione, come i Dalit, sono ben riconoscibili come seguaci di Cristo.
.
Gli anni BUI dell’inquisizione dovrebbero appartenere al passato, e non ci si spiega quindi come sia possibile che la Chiesa diventi ostaggio di personaggi e di vescovi che ne ripercorrono invece il nefasto e tragico percorso.
.
.
E’ imperativo e urgente provvedere immediatamente alla risoluzione di ingiustizie come quella che sta subendo il seminarista Michael Raju della Diocesi di Sivagangai, poiché in caso contrario verrebbero meno i fondamenti stessi su cui si fonda la dottrina della religione Cattolica : l’eguaglianza e la fratellanza, insieme all’amore per il prossimo e all’umiltà.
.
Daremo massimo risalto alla vicenda, poiché TUTTI devono sapere come si comporterà Santa Romana Chiesa di fronte a tutto ciò !
.
.
Questi sono anni in cui l’immagine della Chiesa è sicuramente stata offuscata da uno stillicidio ininterrotto di scandali, a partire da quelli finanziari per finire con quelli che hanno legato alcuni personaggi ecclesiastici al mondo perverso della pedofilia, e quindi è necessario che almeno i cardini fondamentali della religione siano consolidati da azioni di solidarietà verso coloro che pur appartenendo alle fasce più deboli o bistrattate della popolazione, come i Dalit, sono ben riconoscibili come seguaci di Cristo.
.
Gli anni BUI dell’inquisizione dovrebbero appartenere al passato, e non ci si spiega quindi come sia possibile che la Chiesa diventi ostaggio di personaggi e di vescovi che ne ripercorrono invece il nefasto e tragico percorso.
.
E' auspicabile che il Vaticano si adoperi per dare ai giovani Dalit, pervasi dallo spirito
mistico della vocazione religiosa, la possibilità di esprimere quanto di meglio
pervada il loro spirito, in nome di quel Cristo su cui si fonda la Chiesa
stessa !
.
Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti gli umili, i sottomessi, gli intoccabili, i paria, i Dalit, i poveri e gli oppressi, ripetendo ciò che disse Gesù agli Apostoli riferendosi a loro :
.
"Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.
Beati i mansueti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli.
"Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.
Beati i mansueti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati quelli che si adoperano per la pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di loro è il regno dei cieli.
Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno
contro di voi ogni sorta di male per causa mia."
Dissenso
.
Bella, Gracie I am your newest follower!
RispondiEliminaso pretty! :)
RispondiEliminathanks about this info
RispondiEliminacaro Dissenso :)
RispondiEliminala tu è un'opera di informazione davvero importante. E non lo dico soltanto perchè sono cristiana. Certe voci proprio non si sentono mai. Complimenti e buon lavoro. A presto :)
Inaudito....
RispondiEliminaGrazie mille per tutte queste informazioni. Tu sei una profeta moderna a denunciare la chiesa arrogante, solidale con i forti e ricchi.
RispondiElimina