giovedì 17 agosto 2017

I "PICCOLI MARTIRI DI GORLA"


Il 20 ottobre 1944 durante uno dei tanti bombardamenti americani su Milano, una bomba colpì anche la scuola elementareFrancesco Crispi”, nel quartiere milanese di Gorla.
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L’ordigno fu sganciato da un bombardiere del 451° Bomb Group che dovendo disfarsi delle bombe a causa di un errore nelle coordinate dell’obiettivo, decise di farlo non sulla campagna cremonese o nel mar adriatico, ma sul centro abitato sottostante.
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Le 342 bombe da 500 libbre l’una (230 Kg circa), per un totale di 80 tonnellate furono deliberatamente fatte cadere sul centro abitato.
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Al comando delle operazioni c’era il colonnello James B. Knapp che si può a pieno titolo definire un criminale di guerra, poiché diede l’ordine di sganciare le bombe sulla città, fatto che rappresentò una odiosa quanto feroce violenza contro i cittadini inermi, configurando il reato di crimine contro l’umanità.
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Il criminale James B. Knapp, comandante del 451°
Bomb Group, dal settembre 1944 al gennaio 1945

Dopo il bombardamento fu subito chiara la dimensione della tragedia che si manifestò chiaramente a mano a mano che venivano estratti dalle macerie i corpi dei bambini senza vita.
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Gli assassini del 451° Bomb Group

.Particolarmente attivo nei soccorsi fu un giovane sacerdote, Don Ferdinando Frattino che con la sua opera contribuì al salvataggio di un buon numero di giovani vite.

La scuola Francesco Crispi
prima del bombardamento
L'edificio sventrato dalle
 bombe statunitensi

Le vittime totali della guerra di “liberazione” per mano americana e inglese, e dei loro bomardamenti, sono state indubbiamente molto più numerose che quelle per mano fascista.
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Per la cosiddetta “liberazione” quindi il popolo italiano ha subìto una serie di soprusi e di stragi, di stupri (vedi le “marocchinate") , di violenze di ogni tipo, che danno molto da pensare.
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Nell’immaginario collettivo si è fatta strada l’idea, alimentata dalla disinformazione delle sinistre, che molti dei bombardamenti siano stati commessi dai tedeschi, mentre la Storia ci insegna che la maggior parte sono da attribuire sia agli statunitensi che agli inglesi e ai francesi.

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Alcune delle piccole vittime della strage americana di Gorla
La differenza è che mentre le forze germaniche tentavano di colpire obiettivi militari, mirati a indebolire le forze nemiche, gli “alleaticolpivano invece i centri abitati, consapevolmente, come testimoniano le numerose città distrutte dalle loro bombe.
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Lo spregio totale per le vite della popolazione civile ha infatti caratterizzato l’avanzata delle truppe anglo americane, in un sanguinario delirio di apoteosi che le ha contraddistinte.
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Se consideriamo alcuni eventi storici, del resto, si ha immediatamente la consapevolezza della loro smisurata arroganza.
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E’ sufficiente vedere come gli americani abbiano sterminato ben due intere città giapponesi con la bomba atomica, oppure come abbiano in precedenza occupato tutti i territori dei nativi americani, sterminandoli in un’opera sistematica di genocidio programmato.
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E’ sufficiente vedere come Francia e Inghilterra contendessero i territori africani all’Impero di Mussolini, non certo per spirito umanitario, ma per subentrarvi nella gestione, prodromica ad uno sfruttamento cui la potenza anglosassone era già avvezza, grazie alle conquiste coloniali in India  e in altre parti del mondo, oppure riflettere sulle truppe marocchine agli ordini del Generale Juin nel suo percorso di cosiddetta “liberazione”.
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Non c'è dubbio che la data in cui avvenne la strage di Gorla verrà sempre fatta passare in sordina dalle istituzioni, e da coloro che sventolano ipocritamente le bandiere multicolori della Pace.
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Se questa atrocità  fosse stata compiuta dai tedeschi, i politici della sinistra, i pacifisti e gli antifascisti nostrani, e gli pseudo intellettualoidi di stampo marxista l'avrebbero aggiunta a tutte le altre date che ricordano gli eccidi dei nazifascisti, commemorandola intonando l'immancabile "bella ciao", magari lasciandosi sfuggire una lacrima, visibile e molto proficua ai fini elettorali.
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Il giornalista e romanziere Claudio Mauri lo definisce come “il più grave crimine di guerra dovuto ai bombardamenti alleati su l’Italia”, strappandolo all’oblio forzato in cui i vincitori lo avevano relegato e dando voce alle vittime mediante un saggio storico dal titolo : “Il male viene dal cielo”.
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Si tratta di un testo teatrale che rivela come questi episodi non siano frutto di casualità isolate e sporadiche, ma di piani studiati a tavolino, prestabiliti e attuati dai “liberatori” , che la cultura ufficiale preferisce non affrontare.
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Non credo che Laura Boldrini, sempre pronta a intonare la canzonetta "bella ciao" che le piace tanto si sia mai recata a Milano, per commemorare le piccole vittime.
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Propongo una toccante testimonianza, lasciataci da una piccola testimone sopravvissuta all'orrore prodotto dalla ferocia degli americani.
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I "liberatori" , appunto, che la sinistra festeggia ogni 25 aprile !
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Si tratta di una letterina scritta dall'allora bambina Franca Bisutti.
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Le vittime totali del bombardamento di Gorla sono state 614 (wikipedia.it), mentre quelle della sola Scuola di Gorla sono state :
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200 bambini e numerosi insegnanti (Fonte : La gioia violata, pag.72 – Federica Fasanotti.
184 bambini, e 20  persone dell'apparato scolastico (Fonte : wikipedia.it)
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Dissenso
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