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Le intercettazioni telefoniche emergenti da un dossier Onu “altamente riservato”, venuto in possesso del settimanale “L’Espresso”, permettono di ricostruire l’intrigo che è alla base di una collaborazione fattiva tra i missionari cattolici e i guerriglieri di etnia hutu che compongono il movimento armato dell’Fdlr in Congo.
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Secondo un dettagliato rapporto scritto da esperti nominati dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu e anticipato anche da “Il Corriere della Sera”, infatti, alcuni sacerdoti ed Ong avrebbero finanziato gruppi militari hutu appartenenti all’Fdlr che hanno compiuto massacri, saccheggi e stupri nella Repubblica Democratica del Congo.
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Secondo un dettagliato rapporto scritto da esperti nominati dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu e anticipato anche da “Il Corriere della Sera”, infatti, alcuni sacerdoti ed Ong avrebbero finanziato gruppi militari hutu appartenenti all’Fdlr che hanno compiuto massacri, saccheggi e stupri nella Repubblica Democratica del Congo.
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La Repubblica democratica del Congo è uno stato incastonato nel cuore dell’Africa, dotato di immense risorse naturali, come l’oro e il coltan (fondamentale per produrre telefonini) e circondato da nazioni politicamente instabili e problematiche, come il Sudan o il Ruanda.
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Dal 1998 ad oggi si stima che almeno 5 milioni di Congolesi siano morti, in seguito ai conflitti, alle malattie e alla miseria.
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Il Paese è devastato dalle milizie che si oppongono al Presidente Denis Sassou Nguesso salito al potere nel 1979.
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Dal 1998 ad oggi si stima che almeno 5 milioni di Congolesi siano morti, in seguito ai conflitti, alle malattie e alla miseria.
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Il Paese è devastato dalle milizie che si oppongono al Presidente Denis Sassou Nguesso salito al potere nel 1979.
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La sua attività fu caratterizzata dalla promozione di una politica nettamente marxista-leninista a cui seguirono disastrose pianificazioni economiche.
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Dal 1992 al 1997 fu sostituito dal vecchio rivale Pascal Lissouba e poco prima delle nuove elezioni presidenziali del 1997 le due fazioni giunsero allo scontro armato, vinto poi da Sassou grazie anche all’appoggio dell’esercito angolano..
L’Fdlr è guidato da uomini come il colonnello Ildephonse Nizeyimana, uno dei maggiori responsabili delle stragi ruandesi, catturato poi dall’Interpol, oppure come il generale Silvestre Mudacumura, di cui fu intercettata una comunicazione radio con la quale ordinava :
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“Bisogna attaccare la popolazione civile per creare una catastrofe umanitaria : questo spingerà la comunità internazionale a imporre al governo di trattare con l’Fdlr.”
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Un altro leader dell’Fdlr è stato identificato nella figura di Ignace Murwanashyaka e in quella del suo vice Straton Musoni, entrambi arrestati dalla polizia tedesca, vicino a Francoforte, località da cui dirigevano l’organizzazione.
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Dal 1992 al 1997 fu sostituito dal vecchio rivale Pascal Lissouba e poco prima delle nuove elezioni presidenziali del 1997 le due fazioni giunsero allo scontro armato, vinto poi da Sassou grazie anche all’appoggio dell’esercito angolano..
L’Fdlr è guidato da uomini come il colonnello Ildephonse Nizeyimana, uno dei maggiori responsabili delle stragi ruandesi, catturato poi dall’Interpol, oppure come il generale Silvestre Mudacumura, di cui fu intercettata una comunicazione radio con la quale ordinava :
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“Bisogna attaccare la popolazione civile per creare una catastrofe umanitaria : questo spingerà la comunità internazionale a imporre al governo di trattare con l’Fdlr.”
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Un altro leader dell’Fdlr è stato identificato nella figura di Ignace Murwanashyaka e in quella del suo vice Straton Musoni, entrambi arrestati dalla polizia tedesca, vicino a Francoforte, località da cui dirigevano l’organizzazione.
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I due criminali negato le accuse sostenendo che il movimento combatte per la democrazia in Ruanda, mentre un rapporto delle Nazioni Unite spiega invece che l'obbiettivo è molto meno nobile: sfruttare le miniere d'oro e contrabbandare il prezioso metallo all'estero.
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I due criminali negato le accuse sostenendo che il movimento combatte per la democrazia in Ruanda, mentre un rapporto delle Nazioni Unite spiega invece che l'obbiettivo è molto meno nobile: sfruttare le miniere d'oro e contrabbandare il prezioso metallo all'estero.
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Va ricordato che l'FDLR è un movimento armato che trae le sue origini dal gruppo degli hinteramwe, i guerriglieri hutu radicali protagonisti del genocidio in Ruanda del 1994.
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In cento giorni furono ammazzati un milione di tutsi e di hutu moderati.
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E’ proprio gente come Ignace Murwanashyaka che il missionario saveriano Pier Giorgio Lanaro definisce “amica”.
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E’ proprio gente come Ignace Murwanashyaka che il missionario saveriano Pier Giorgio Lanaro definisce “amica”.
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E’ provata ormai la sua fervente attività per supportare economicamente i guerriglieri dell’Fdlr, dirottando i fondi raccolti dalla sua congregazione per aiutare la popolazione, direttamente nelle casse dei guerriglieri.
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Nel suo vergognoso disegno, Padre Lanaro è stato coadiuvato dalla complicità di Franco Bordignon, responsabile regionale per le finanze dei Saveriani a Bukavu.
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E’ provata ormai la sua fervente attività per supportare economicamente i guerriglieri dell’Fdlr, dirottando i fondi raccolti dalla sua congregazione per aiutare la popolazione, direttamente nelle casse dei guerriglieri.
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Nel suo vergognoso disegno, Padre Lanaro è stato coadiuvato dalla complicità di Franco Bordignon, responsabile regionale per le finanze dei Saveriani a Bukavu.
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Ma le responsabilità della Chiesa Cattolica non si fermano qui, poiché altri attori di primo piano imperversano in questa macabra rappresentazione.
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Si tratta infatti, sempre secondo il rapporto Onu, dei “Fratelli della Carità”, una congregazione papale che gode dello status di Consigliere dell’Economic and social Council dell’Onu stessa.
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Sbuca anche il nome di padre Jean Berchmans Turikubwigenge, vicedirettore della pastorale missionaria della diocesi di Lucca, ed ex cappellano militare in Ruanda durante gli anni del genocidio..
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Accusato di aver distribuito armi agli hutu, e di essere stato visto spesso ai posti di blocco (dove venivano individuati i Tutsi da massacrare), era solito indossare una tuta mimetica da cappellano militare anzichè vestire l'abito talare..
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Un altro sacerdote di etnia hutu, Don Emmanuel Uwayezu, 47 anni, vice parroco a Ponzano nel comune di Empoli,è stato arrestato recentemente con l’accusa di aver partecipato a una strage di studenti in Ruanda..
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Gli sono stati concessi poi gli arresti domiciliari..
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Un prete cattolico rwandese, l’abate Aimé Mategeko, è stato condannato nel Luglio 2009 al carcere a vita dopo essere stato riconosciuto colpevole della partecipazione al genocidio perpetrato contro i Tutsi nel 1994.
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A renderlo noto è Radio Rwanda.
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La Chiesa Cattolica, è quindi in primo piano in questa vicenda di morte e di sangue, dai risvolti inquietanti, in cui da una parte si celebra la chiesa di Cristo, mentre dall’altra si opera per sottostare ai voleri di un Satana multiforme, che assume le sembianze più inaspettate…quelle dei preti e dei missionari.
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Naturalmente i media tacciono, occupati come sono a ricelebrare in continuazione le aggressioni ai massimi leader delle più alte cariche del potere in Italia, quella civile e quella religiosa, assaliti in questi giorni da psicolabili fuori controllo.
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Si tratta infatti, sempre secondo il rapporto Onu, dei “Fratelli della Carità”, una congregazione papale che gode dello status di Consigliere dell’Economic and social Council dell’Onu stessa.
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Sbuca anche il nome di padre Jean Berchmans Turikubwigenge, vicedirettore della pastorale missionaria della diocesi di Lucca, ed ex cappellano militare in Ruanda durante gli anni del genocidio..
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Accusato di aver distribuito armi agli hutu, e di essere stato visto spesso ai posti di blocco (dove venivano individuati i Tutsi da massacrare), era solito indossare una tuta mimetica da cappellano militare anzichè vestire l'abito talare..
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Un altro sacerdote di etnia hutu, Don Emmanuel Uwayezu, 47 anni, vice parroco a Ponzano nel comune di Empoli,è stato arrestato recentemente con l’accusa di aver partecipato a una strage di studenti in Ruanda..
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Gli sono stati concessi poi gli arresti domiciliari..
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Un prete cattolico rwandese, l’abate Aimé Mategeko, è stato condannato nel Luglio 2009 al carcere a vita dopo essere stato riconosciuto colpevole della partecipazione al genocidio perpetrato contro i Tutsi nel 1994.
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A renderlo noto è Radio Rwanda.
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La Chiesa Cattolica, è quindi in primo piano in questa vicenda di morte e di sangue, dai risvolti inquietanti, in cui da una parte si celebra la chiesa di Cristo, mentre dall’altra si opera per sottostare ai voleri di un Satana multiforme, che assume le sembianze più inaspettate…quelle dei preti e dei missionari.
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Naturalmente i media tacciono, occupati come sono a ricelebrare in continuazione le aggressioni ai massimi leader delle più alte cariche del potere in Italia, quella civile e quella religiosa, assaliti in questi giorni da psicolabili fuori controllo.
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Ottimo alibi quello dei Media…incensare disapprovazione e dibattere questioni etiche…ergersi a paladini della giustizia e della convivenza civile, sulla scia emotiva dei recenti episodi sopracitati.
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I vari relatori della Televisione, non solo di Stato, sono oramai relegati ad un ruolo che estrapolandone le caratteristiche, ne confina lo svolgimento entro confini ben delineati, entro specifici dettami, preordinati, obbligatori, e faziosamente imposti.
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Il giornalismo in Italia è ridotto a questo…?
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Possibile che le coscienze degli ‘addetti ai lavori’ non sentano un prepotente desiderio di rivalsa, di ricerca di libertà di espressione, per urlare la verità ai quattro venti ?
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In questo modo si può scivolare sempre più in basso, verso abissi di ignobile assuefazione ad un potere che pretende di universalizzare la realtà, monopolizzandola, e rendendo schiavi coloro che non si oppongono, ponendo gli attori di questa triste rappresentazione ad un livello di complicità con quei missionari cattolici artefici di misfatti contro l’umanità.
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I vari relatori della Televisione, non solo di Stato, sono oramai relegati ad un ruolo che estrapolandone le caratteristiche, ne confina lo svolgimento entro confini ben delineati, entro specifici dettami, preordinati, obbligatori, e faziosamente imposti.
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Il giornalismo in Italia è ridotto a questo…?
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Possibile che le coscienze degli ‘addetti ai lavori’ non sentano un prepotente desiderio di rivalsa, di ricerca di libertà di espressione, per urlare la verità ai quattro venti ?
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In questo modo si può scivolare sempre più in basso, verso abissi di ignobile assuefazione ad un potere che pretende di universalizzare la realtà, monopolizzandola, e rendendo schiavi coloro che non si oppongono, ponendo gli attori di questa triste rappresentazione ad un livello di complicità con quei missionari cattolici artefici di misfatti contro l’umanità.
Come può il cosiddetto “Santo Padre” augurare Buon Natale e impartire una benedizione “urbi et orbi” se dal Suo stesso organismo scaturiscono, e non per caso, determinate situazioni raccapriccianti, legate a genocidi, a scandali finanziari, a pedofilia, a collusioni di vario tipo…?!
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Buon Natale lo posso augurare io, nel mio piccolo, e lo posso fare sinceramente, con amore e benevolenza, rivolgendomi a tutte quelle creature innocenti che sono devastate dalla violenza, augurando loro di trovare un po’ di serenità futura, nonostante il Clero e la Chiesa cattolica.
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Buon Natale...
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Dissenso
.~ ~ ~
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Sì, infatti se Silvio sanguina tutti provano compassione e se ne dispiacciono amaramente, mentre quando un 15 enne viene ridotto nelle stesse condizioni dalla polizia di Maroni è tutto ok!!!
RispondiEliminaChe Italia senza valori
E' sempre molto rischioso imbarcarsi in commenti su argomeni che non si dominano. Si rischia di riportare notizie non verificate e conseguentemente fare un po' di confusione. A parte tutto, il Sudan non risulta ancora confinante con il Congo: ripassiamo la geografia prima di parlare di storia!
RispondiEliminaLe carte geografiche dicono il contrario, caro Anonimo...
EliminaCaro Anonimo, ti assicuro che mi sono documentato, altrimenti non lo avrei scritto, e poi...ci sono i preti indagati dalle Procure a testimoniarcelo.
RispondiEliminaForse ti è sfuggita l'ultima foto del post...è quella, che dovrebbe interessare maggiormente...
Dissenso
LUI tra nn molto TORNERA.............
RispondiEliminaTOGLIAMO LA NOSTRA ISCRIZIONE!
RispondiElimina________________________________
Gli italiani non si accorgono che lo stato, prima di considerarli di destra, di sinistra, di centro, grillini, dipietristi o quant'altro, li considera CATTOLICI, su una iscrizione forzata subita in fasce...
Non ci sono voti, referendum o manifestazioni che tengano, per questo.
"Togliere la tessera dal partito nazista è inutile, c'è solo quello...
Non farlo significa sostenerlo."
________________________________
Lo stato italiano attraverso l'Istat e all'Annuarium statisticum ecclesiae, considera tutti i battezzati cattolici...
Poi potete professarvi cristiani, credenti, buddhisti, atei, agnostici o adepti dell'Heavy Metal, a loro serve solo il numero...
E' come se un partito iscrivesse milioni di neonati e, forte di questo numero, governasse il paese...
L'isituto, infatti, si rifiuta di fare un censimento dei cattolici (sedicenti x pigrizia o tradizione...) dal 1931!
Le conseguenze nefaste, che considerare il 93% della popolazione cattolica porta, sono sotto gli occhi di tutti...
Ogni battezzato fa numero nel potere sociale, politico ed economico della chiesa, che sta cancellando la parola 'laicità' dal paese, che legifera sul corpo delle donne, sul sesso, sulle famiglie, sui bambini, sulla scuola; tutte cose a cui ha innaturalmente deciso di rinunciare...
Ogni decisione politica, sociale ed economica di questo paese è presa considerando tale numero...
Possiamo però dissociarci da questo baraccone discriminatutti-mangiasoldi con lo "sbattezzo" (che ha valore CIVILE e NON elimina il rito religioso) e, cosa ancora più importante, NON battezzare i nuovi nati che andrebbero a gonfiare inconsapevolmente questo numero...
Basta una raccomandata...
Qui il modulo: http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/sbattezzo-modulo-per-parroco.rtf
1 - Spedire il modulo compilato alla parrocchia dove si è stati battezzati (raccomandata AR + fotocopia documento - firma)
2 - Attendere 15 giorni (nei quali, di solito, la parrocchia risponde con una lettera dove vi invita a ripensarci - ignoratela)
3 - Scaduti i 15 giorni ricevete un documento LEGALE che certifica la vostra NON appartenenza alla chiesa cattolica apostolica ROMANA (dove si dichiara di aver annotato nel registro dei battezzati la vostra NON sudditanza vaticana)
FATTO! :)
In caso non ricordaste la parrocchia dove avete ricevuto l'iscrizione FORZATA (o non volete chiederlo ai vostri genitori), esiste un apposito modulo (da spedire alla curia di provincia) per ricercare (sono obbligati per legge a farlo) il vostro nominativo nei registri delle parrocchie; così li fate lavorare :)
Modulo ricerca registro: http://tab.xoom.it//ricercaregistro.pdf
(raccomandata A/R+fotocopia doc+firma)
Il motivo è questo minerale costosissimo che serve per i Telefonini (alcune marche non lo usano più da tempo) già Tv Europee hanno denunciato il fatto dove pare coinvolto il vaticano.
RispondiEliminaE' una tra le più grandi vergogne per tutta l'Umanità!
Il Congo e la drammatica corsa al Coltan
Columbite and Tantalite, minerali che costituiscono il Coltan, sono presenti nel sottosuolo del Congo. Ne deriva il Tantalum, materia prima per interrutori elettrici usati dai computer ai cellulari. Più del 80 % dei depositi di Tantalite sono in Congo. Pare sia stata questa la ragione della guerra civile in Congo.
4 maggio 2005 -
Allora, uno il presidente della repubblica democratica del Congo è joseph Kabila e non Denis Sassou Nguesso che è il presidente del Congo- BRazzaville, secondo, il Sudan non confina con il Congo, va a studiarti storia e geografia ignorante che non sei altro..
RispondiEliminaO sei ubriaco o ignorante...scegli tu...
EliminaPresumo che "Anonimo" in questo suo post, nelle ultime 5 parole abbia voluto dire il proprio nome e cognome...ciao, il piacere è tutto mio
RispondiEliminaDissenso
Caro Dissenso,
RispondiEliminati scrivo adesso perché ho scoperto il tuo sito solo oggi. Non contesto la veridicità di quanto scritto in questo tuo articolo, non avendo gli elementi per farlo. Però, scusa, mi sembra che tu ti sia fatto prendere da una tua evidente passione anticlericale e anticattolica e abbia finito per generalizzare in modo eccessivo. Te la prendi col Vaticano e col Papa e non, per esempio, col provinciale e/o col generale dei Saveriani (l'ordine a cui appartiene Padre Lanaro) pensando pregiudizialmente che Vaticano e Papa debbano sapere tutto quello che fanno tutti i preti cattolici sparsi per il mondo. Adottando lo stesso metodo, l'esimio presidente Napolitano dovrebbe essere chiamato a correo di tutte le schifezze compiute dai pubblici impiegati italiani. Un po' eccessivo, non trovi? Tu fai benissimo a dare spazio a tutto ciò che ospiti sul tuo sito, se lo ritieni utile e importante, ma permettimi di consigliarti un po' più di equilibrio: ne risulterebbe rafforzato e più credibile tutto ciò a cui dimostri disinteressatamente di tenere. Cordialmente. Paolo, Bologna
Caro Paolo di Bologna, guarda che in rete, se vuoi, trovi tutte le prove della responsabilità diretta del Papa, proprio in relazione alla protezione dei preti pedofili, per il cui motivo ci sono stati scandalia non finire.
RispondiEliminaMolti di loro, indagati, sono stati nascosti in Vaticano, e sono state rifiutate le richieste della magistratura di poterli interrogare. Ti basta ? Ecco perchè nutro sentimenti anticlericali evidenti... sono il frutto di tutto ciò che la Chiesa ha prodotto in centinaia di anni ... a partire dalla "santa inquisizione"...
O vuoi forse dire che anche in tali occasioni il Papa non sapeva nulla ?
Dissenso