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CLASSE DIRIGENTE DI TRADITORI
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I posteri si domanderanno come
sia stato possibile un tradimento così vasto perpetrato alle spalle dei popoli
e delle nazioni. L’opera di auto-disprezzo della cultura europea e il corto
circuito nelle intelligenze e volontà.
di
Francesco
Lamendola.
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Traditore, nella lingua italiana, e
sempre se le parole hanno ancora un senso, è colui che si adopera attivamente
per danneggiare la propria parte, i propri compagni, il proprio esercito, il
proprio Paese, al servizio, o nell’interesse, di altri gruppi, di altri
eserciti e di altri Paesi.
Ebbene, questa è precisamente la
definizione che più si attaglia per indicare l’attuale classe dirigente, non
solo italiana, ma europea.
Lo avevamo già detto nel dicembre scorso
(cfr. l’articolo Chiamatelo tradimento!, pubblicato su Il Corriere
delle Regioni il 21/12/2016) ;
e continueremo a dirlo, a gridarlo dai
tetti, sinché avremo fiato, anche se non servirà a nulla, e faremo la figura
delle Cassandre e dei profeti di sventura :
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Un giorno, fra cinquant’anni o fra un
secolo, se ancora esisterà l’Europa – cosa di cui, francamente, dubitiamo assai
– i posteri si domanderanno come sia stato possibile che un tradimento così
vasto e così generalizzato sia stato perpetrato alle spalle dei popoli e delle
nazioni, senza che questi ultimi avessero un soprassalto d’orgoglio e di
consapevolezza, si ribellassero, cacciassero i loro governanti e prendessero in
mano la barra del timone, prima che fosse troppo tardi e la nave andasse a
sfracellarsi irreparabilmente contro gli scogli.
Per spiegare questa acquiescenza, questa
incredibile passività, è necessario ragionare su due fronti :
da un lato, sull’opera
plurisecolare di auto-disprezzo della cultura europea nei confronti della
propria civiltà, che, a forza di battere e ribattere, ha provocato un
totale distacco dalle radici, una ignoranza, una indifferenza colossali degli
europei verso le proprie origini, il proprio destino, il proprio posto nel
mondo ;
dall’altro, sulla diffusa
svirilizzazione operata da decenni di consumismo, di mito del benessere,
d’inseguimento capriccioso di tutti i falsi bisogni, opera nefasta che,
sommandosi ai danni cerebrali della tecnologia informatica, ha prodotto
letteralmente un corto circuito nelle intelligenze e nelle volontà.
In altre parole, siamo diventati
bestiame che si può vendere a un tanto il chilo, carne da macello :
purché non ci tocchino e non ci tolgano
i nostri gingilli tecnologici, dall’automobile al computer, dalla televisione
allo smartphone, siamo diventati manipolabili e pronti per qualsiasi
operazione di compravendita.
Siamo
pronti perfino per un suicidio pilotato di massa, come di fatto sta avvenendo
con il crollo della nascite e la propaganda omosessualista che certo non
contribuisce a riempire le culle, tutt’al più ad adottare bambini, i quali,
cresciuti in un ambiente innaturale, e, spesso, nati da operazioni contro
natura, faranno da cavie per discutibili esprimenti medici e psicologici,
aggiungendo ulteriori problemi ad una società che sta già sprofondando nella
depressione, nella nevrosi e nell’isterismo collettivi.
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I signori della cultura dominante,
rigorosamente politically correct, vog
liono farci credere che le
migrazioni ci sono sempre state; che non è un fenomeno inedito, né diverso da
tanti altri delle epoche passate; e che vi è un aspetto positivo che sorpassa
di gran lunga gli eventuali lati negativi, cioè una più ampia circolazione di
idee, di usi, di costumi, e un ampliamento delle prospettive di vita, di lavoro
e di fede religiosa.
Dicendo simili cose, i signori del
politicamente corretto, e i lacchè i cui noni stanno sul libro paga del Nuovo
Ordine Mondiale, mentono, puramente e semplicemente, oltretutto sapendo
benissimo di mentire.
Vediamo perché.
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Primo :
Primo :
le attuali ondate migratorie che si
abbattono sull’Europa, e particolarmente sulle isole e sulle coste dell’Italia,
non sono affatto “naturali”, ma create, gonfiate e sostenute ad arte.
Si provocano guerre e instabilità per
mettere in moto milioni di “migrati”:
esattamente come si scuote un vespaio
per costringere le vespe ad uscire con tutto lo sciame.
Lo scandalo delle false organizzazioni
umanitarie, le quali, colluse con gli scafisti, vanno a fare servizio taxi
presso i porto della Libia e poi scaricano sull’Italia l’accoglienza di queste
decine e centinaia di migliaia di persone, è solo la punta dell’iceberg.
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Secondo :
nella stragrande maggioranza dei casi, i
pretesi profughi non sono per niente tali, ma semplicemente persone che
vogliono una vita migliore, subito, in quelle società europee che disprezzano
profondamente, e che si propongono, semmai, di “conquistare” con il peso del
loro numero, sempre crescente :
vogliono, pretendono di partecipare al
nostro benessere, ma non nutrono alcuna simpatia, alcuna stima, tanto meno
gratitudine nei nostri confronti.Giocano sui nostri sensi di colpa, sul nostro buonismo delirante, e giudicano tutto ciò non manifestazione di generosità, ma di debolezza ;
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Terzo :
quelle che si stanno verificando sotto i
nostri occhi non sono propriamente migrazioni, ma qualcosa di diverso e di
molto più vasto :
si tratta di una vera e propria sostituzione
di popolazioni.
Sommando gli effetti del nostro calo
demografico con il notevolissimo ritmo d’incremento dei nuovi arrivati, non
occorre essere dei geni della statistica per predire, con assoluta sicurezza,
che nell’arco di due generazioni il rapporto tra la popolazione europea e
quella di origine extra-europea si sarà rovesciato, e che, nel giro di altre
due generazioni, della prima non sarà rimasto praticamente nulla.
Ora, è impossibile che una tale evidenza
sia sfuggita ai sedicenti intellettuali, ai finanzieri, agli industriali, ai
capi della Chiesa cattolica e a gli uomini di Stato e di governo europei, dalla
Merkel a Hollande, da Renzi ai signori della Banca centrale europea :
ergo, tutti costoro vanno posti
automaticamente nella categoria dei traditori.
Per qualunque motivo stiano facendo quel
che stanno facendo – per bassa demagogia, per calcolo elettorale, per servire e
compiacere dei poteri occulti che li manovrano come altrettanti burattini -
essi stanno tradendo i loro popoli, i loro fedeli, i loro cittadini e i loro
contribuenti.
Li stanno spingendo verso una situazione
che, alla lunga, si rivelerà insostenibile, esplosiva ;
e
lo stanno facendo in piena consapevolezza.
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Quarto :
la politica dell’accoglienza
indiscriminata di chiunque dica di fuggire da guerre o carestie è una politica
folle, quale non si era mai vista in passato, e presenta tutta una serie di
anomalie, che dovrebbero far riflettere i nostri capi di governo, se fossero in
buona fede.
Perché un nigeriano, se proprio vuole
fuggire, non fugge nello Stato più vicino, ad esempio nel Camerun o nel Niger ?
Perché uno del Senegal non fugge nella
Mauritania ?
E perché tutti questi islamici non
vengono accolti nei ricchissimi stati, aventi la medesima fede religiosa,
dell’area petrolifera ?
Perché non li accoglie l’Arabia Saudita
?
E perché si permette alla Turchia di
servirsi dei migranti come di un’arma di ricatto permanente nei confronti
dell’Unione europea ?
Da quando in qua sono i profughi a
decidere il Paese in cui vogliono stabilirsi, e non le organizzazioni
internazionali, a cominciare dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati
(quelli veri, beninteso) ?
Evidentemente, c’è un preciso disegno
anti-europeo, e il presidente Erdogan lo ha dichiarato ad alta voce :
se le donne islamiche faranno cinque
figli a testa, l’Europa sarà sommersa ;
e
se la Turchia, coi suoi 80 milioni di abitanti (più quelli già stabiliti in
Germania e in altri Paesi europei, e sono milioni) entrerà nell’Unione, la
popolazione europea verrà sommersa e, appunto, sostituita..
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Quinto :
La rapida concessione della cittadinanza
ai nuovi arrivati, o, addirittura, lo ius soli, cioè il diritto alla
cittadinanza per il solo fatto di nascere in Europa, è un’altra follia e
un’altra aberrazione, che non può essere solamente frutto di superficialità o
ingenuità.
Nell’antica Atene, come poi nell’antica
Roma, le cose andavano ben diversamente: i meteci, cioè gli stranieri,
restavamo tali per tutta la vita, anzi, per tutte le generazioni ;
altro che ius soli.
Un cittadino di Corinto, di Argo, di
Tebe, residenti ad Atene, non diventavano affatto cittadini ateniesi, anche se,
come mercanti, venivano a portare ricchezza ;
inimmaginabile poi che potessero
stabilirvisi dei nullatenenti, venuti per chiedere l’elemosina agli angoli
delle strade, o per rapinare le case non ben custodite.
La concessione della cittadinanza era un’eccezione e un privilegio :
veniva conferita per meriti straordinari a quei pochissimi che mostravano di amare la loro nuova patria con tutta l’anima, e che si erano particolarmente segnalati per i servigi resi ad essa.
La concessione della cittadinanza era un’eccezione e un privilegio :
veniva conferita per meriti straordinari a quei pochissimi che mostravano di amare la loro nuova patria con tutta l’anima, e che si erano particolarmente segnalati per i servigi resi ad essa.
Quel che sta facendo l’Unione europea,
oggi, è esattamente il contrario di questa antica saggezza.
Uno straniero, venuto in Italia, in
Francia, in Svezia, non si sa da dove, non si come e perché, con un viaggio di
cui non si conosce nulla, ma si sospetta che sia stato pagato dagli sceicchi
del petrolio e da altre fonti inconfessabili, comprese le organizzazioni
criminali specializzate nel commercio di bestiame umano ;
un tale soggetto, dopo un anno che è
arrivato, si ritiene ormai il padrone di casa.
Arrivato come ospite che non possiede
nulla, salvato da un barcone che stava per affondare, curato, assistito, lui e
i suoi bambini, lui e la sua donna incinta, dopo qualche mese tira fuori tutta
l’arroganza e tutta la sicumera di chi si ritiene in terra di conquista, da cui
nessuno potrà mai smuoverlo, semmai dovranno andarsene i vecchi “inquilini”.
Un emblema di questa arroganza sono le
numerose donne islamiche che girano per strada, rigorosamente attorniate da
bambini e spingendo la carrozzella con l’ultimo nato, indossando il burqa :
è proibito dalla legge, ma loro se ne
infischiano :
hanno voglia di sfidare, di far vedere
che non rinunciano a nessuna delle loro tradizioni, che non hanno la benché
minima intenzione di integrarsi (con buona pace del buonismo incosciente di
papa Francesco e di monsignor Galantino, fautori dell’accoglienza a oltranza di
tutti, specialmente se islamici).
Un italiano che se ne andasse in giro
indossando il casco da motociclista, verrebbe fermato dalla polizia, perché,
così facendo, nasconderebbe la sua identità.
Ma a questi stranieri, nessuno domanda
nulla, neanche di rispettare le norme più ovvie ed elementari della convivenza
civile.
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se viene respinta di nuovo, essi passano
alla clandestinità e rimangono, comunque ;
si spostano, vanno qua e là, e le
autorità non ne sanno nulla.
Di simili situazioni, ne abbiamo a
migliaia e migliaia ;
e si tratta spesso di pericolosi
pregiudicati.
Spariscono nel nulla e vivono non si sa
di cosa, ma certamente contribuendo a far salire il numero dei reati contro le
persone e contro il patrimonio.
Se
vengono arrestati in flagranza di reato, e posto che un giudice buonista e
progressista non li rimetta immediatamente in libertà, può darsi che ricevano
un decreto di espulsione, che però, nove volte su dieci, resterà lettera morta..
Sesto :
una migrazione, o una serie di
migrazioni, e un rimescolamento di popolazioni, possono dar luogo a qualcosa di
positivo, certamente, ma non senza passare per gravi scosse, crisi, autentici
drammi: c’è un prezzo da pagare, assolutamente certo, per un risultato che non
lo è altrettanto; anzi, per un risultato che, nel nostri caso, e per le ragioni
sopra ricordate, sarà sicuramente catastrofico, almeno dal punto di vista dei
popoli dell’Europa e della civiltà europea.
Per fare solo un esempio ;
quali effetti avrebbe, sul costo del lavoro, l’irruzione, sul mercato del lavoro dell’Unione Europea, di dieci o venti milioni di lavoratori turchi, disposti ad accettare qualunque salario ?
Possiamo immaginare che non vi sarà un abbassamento dei salari e un drastico peggioramento delle condizioni di vita della classe lavoratrice, nonché un numero altissimo di licenziamenti ?
Per fare solo un esempio ;
quali effetti avrebbe, sul costo del lavoro, l’irruzione, sul mercato del lavoro dell’Unione Europea, di dieci o venti milioni di lavoratori turchi, disposti ad accettare qualunque salario ?
Possiamo immaginare che non vi sarà un abbassamento dei salari e un drastico peggioramento delle condizioni di vita della classe lavoratrice, nonché un numero altissimo di licenziamenti ?
E chi pagherà i costi sociali di simili
rivolgimenti, di portata addirittura apocalittica ?
Chi potrà far fronte alle tensioni
sociali che ne deriveranno, e che porteranno all’esasperazione e, quasi
certamente, alla ribellione di decine o centinaia di milioni di persone ?
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(il punto più scomodo, più controverso, più politicamente
scorretto)
:
sono almeno di buona razza, questi nuovi
arrivati ?
Intendiamo dire :
sono persone laboriose, oneste, piene di
buona volontà ?
Oppure fra essi sono largamente presenti
i fannulloni, i parassiti, le persone abituate a vivere d’imbrogli, di
accattonaggio, sfruttando il lavoro altrui ;
persone che vorrebbero i vantaggi della
nostra società, ma senza avere alcuna intenzione di fare la gavetta, di
rimboccarsi le maniche e costruirsi un futuro migliore con la pazienza, la
tenacia, la serietà, il sacrificio quotidiano ?
Secondo le stesse autorità della
Romania, il quaranta per cento dei ricercati e dei malavitosi di quel Paese si
è trasferito in Italia, armi e bagagli ;
e siamo ancora nell’ambito dell’Unione
Europea e della civiltà europea.
Di centinaia di migliaia di tunisini, di
egiziani, di siriani (i più giustificati se fuggono dalla loro patria),
di marocchini, di senegalesi, d’ivoriani, di nigeriani, di pakistani, di
afghani, di bengalesi, non sappiamo praticamente nulla :
alcuni non hanno documenti, altri li
hanno falsi ;
molti non vogliono neppur declinare le
loro generalità.
Pretendono d’essere accolti, sistemati,
protetti, curati, ma non si degnano di dire il loro nome ;
è curioso, vero ?
Eppure i nostri politici lo tollerano...
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Nota del Blog : Le immagine non fanno parte dell'articolo originale, ma sono state aggiunte da noi.
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Dissenso
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Nota del Blog : Le immagine non fanno parte dell'articolo originale, ma sono state aggiunte da noi.
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Dissenso
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