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Si
trasferì in Inghilterra con la madre e le due sorelle nel 1907, stabilendosi
nella cittadina di Henley on Thames, nella contea del Sussex, e iniziò gli
studi nel college St. Cyprian di Eastbourne.
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Durante
questo periodo il giovane Eric subì lo snobismo imposto dai compagni di studi,
per il quale soffrì di un forte complesso di inferiorità.
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Nel
1917 fu ammesso all’Eton College, che frequentò per quattro anni.
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Il
suo insegnante fu Aldous Huxley (esponente della letteratura distopica) a cui
si ispirò in seguito per la sua opera “1984”, il romanzo che lo ha reso
celebre.
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Per
letteratura distopica si intende una narrativa che descrive e si immerge in una
realtà virtuale e immaginaria dalle caratteristiche spaventose e non
desiderabili, al contrario di una ricercata e agognata utopia.
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Nel 1922 lasciò gli studi per entrare nel mondo del lavoro, e tornò in India per arruolarsi nella Polizia imperiale Birmana.
Nel 1922 lasciò gli studi per entrare nel mondo del lavoro, e tornò in India per arruolarsi nella Polizia imperiale Birmana.
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Disgustato
dall’arroganza imperialista e dal suo stesso ruolo lavorativo che gli imponeva
l’uso della repressione, diede le dimissioni nel 1928 e partì per Parigi.
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L’esperienza
appena vissuta ispirerà poi nel 1934 il suo romanzo “Giorni in Birmania”,
oltre che altri memorabili saggi.
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A Parigi iniziò a scrivere, mantenendosi grazie a lavori
umili, come quello dello sguattero in alcuni ristoranti, e grazie alla carità
dell’”Esercito della salvezza”.
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Questa
esperienza, che continuò anche in Patria, gli fu nuovamente di ispirazione,
inducendolo a scrivere un’opera intitolata
“Senza un soldo a Parigi”, pubblicata nel 1933.
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Iniziò
a scrivere per “Le Monde” nel 1928 poi l’anno successivo si impiegò come
recensore per l’Adelphy e il New Statesman and Nation.
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Nel
1932 intraprese un nuovo percorso lavorativo come maestro elementare per alcune
scuole private, ma dovette abbandonare per problemi di salute.
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Nel
1933 pubblicò “La figlia del reverendo”, poi accettò un incarico per
conto del Left Book Club , per indagare sulla depressione economica, che lo
porterà tra i minatori di carbone dell’Inghilterra settentrionale nel 1936.
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Descriverà
le loro condizioni di miseria sociale in “La strada di Wigan Pier” nel
1937.
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In questo periodo pubblicò anche “Fiorirà l’aspidistria”
ispirato alla vita sentimentale di un giovane scrittore che tenta di opporsi ai
canoni di vita borghesi.
Nel
1936 si sposò con Eileen O’Shaughnessy nella chiesa anglicana di Wellington
(pur essendo entrambi agnostici), la cittadina in cui decisero di abitare, in
una fattoria (Bury farm) che secondo molti ispirò ad Orwell l’ambientazione del
famoso libro “La fattoria degli animali".
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Conosciuto
come opinionista politico e culturale, ma anche noto romanziere, Orwell è uno
dei saggisti di lingua inglese più diffusamente apprezzati del ventesimo
secolo.
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La sua grande fama è dovuta a due romanzi scritti verso la fine della sua vita, negli anni quaranta :
l'allegoria politica de “La fattoria degli animali” e “1984”, che descrive una così vivida distopia totalitaria da aver dato luogo alla nascita dell'aggettivo «orwelliano», oggi ampiamente usato per descrivere meccanismi totalitari di controllo del pensiero.
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La
consapevolezza di Orwell si basava sul fatto che le condizioni descritte nel
romanzo, relative al processo di controllo delle masse, fosse inesorabilmente
in atto.
Orwell condusse sempre la sua attività letteraria in parallelo con quella di giornalista e attivista politico.
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Polemista lucido e anticonformista, Orwell non risparmiò critiche neanche all'intellighenzia socialista inglese, alla quale si sentiva profondamente estraneo.
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Era e rimase sempre d'ispirazione politica di sinistra ma la presa di coscienza, anche in seguito a tragiche esperienze personali, delle contraddizioni e degli errori dello stalinismo realizzato in Unione Sovietica sotto Stalin, lo portò a essere antisovietico e antistalinista, scontrandosi così con una consistente parte della sinistra europea.
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La reazione dell’universo comunista europeo fu quello di negare che il paradiso socialista sovietico fosse costituito da una componente essenziale totalitaria e sanguinaria, dando inizio così a lunghi anni di negazionismo intellettuale, falso e partigiano, finalizzato alla distorsione cosciente e continuata delle pesanti responsabilità del comunismo stesso.
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Per sintetizzare il negazionismo, George Orwell ebbe a dire :
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La sua grande fama è dovuta a due romanzi scritti verso la fine della sua vita, negli anni quaranta :
l'allegoria politica de “La fattoria degli animali” e “1984”, che descrive una così vivida distopia totalitaria da aver dato luogo alla nascita dell'aggettivo «orwelliano», oggi ampiamente usato per descrivere meccanismi totalitari di controllo del pensiero.
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In
"1984" Orwell porta all’estremo la sua visione politica, immaginando un futuro
prossimo in cui il controllo esercitato sui cittadini dalle grandi dittature
del Novecento raggiunge il parossismo.
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Nel
precedente lavoro (La fattoria degli animali) Orwell raccontò in forma di
favola l’evoluzione dell’Urss di Stalin, dipingendo la dirigenza comunista come
maiali.
.Orwell condusse sempre la sua attività letteraria in parallelo con quella di giornalista e attivista politico.
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Polemista lucido e anticonformista, Orwell non risparmiò critiche neanche all'intellighenzia socialista inglese, alla quale si sentiva profondamente estraneo.
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Era e rimase sempre d'ispirazione politica di sinistra ma la presa di coscienza, anche in seguito a tragiche esperienze personali, delle contraddizioni e degli errori dello stalinismo realizzato in Unione Sovietica sotto Stalin, lo portò a essere antisovietico e antistalinista, scontrandosi così con una consistente parte della sinistra europea.
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La reazione dell’universo comunista europeo fu quello di negare che il paradiso socialista sovietico fosse costituito da una componente essenziale totalitaria e sanguinaria, dando inizio così a lunghi anni di negazionismo intellettuale, falso e partigiano, finalizzato alla distorsione cosciente e continuata delle pesanti responsabilità del comunismo stesso.
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Per sintetizzare il negazionismo, George Orwell ebbe a dire :
“La colpa di tutte le persone di sinistra dal 1933 in avanti è di aver voluto
essere antifasciste senza essere anti-totalitarie.”
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A causa della sua visione politica e sociale, libera da imposizioni di partito, e delle sue opere letterarie sul “ pensiero unico” , la sua produzione intellettuale è ancora oggi proscritta sia in Russia che a Cuba.
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A causa della sua visione politica e sociale, libera da imposizioni di partito, e delle sue opere letterarie sul “ pensiero unico” , la sua produzione intellettuale è ancora oggi proscritta sia in Russia che a Cuba.
Fu etichettato da Italo Calvino
come soggetto pericoloso infetto dal male dell’anticomunismo, e da Togliatti
come un bieco poliziotto coloniale.
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Le accuse che costoro gli
rivolsero sono di per sé chiarificatrici di come il comunismo si nutrisse di un
clima di odio contro tutto ciò che non fosse allineato con i dictat di partito.
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Alcuni dei suoi aforismi :
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Nel tempo dell’inganno universale dire la verità è un atto rivoluzionario.
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Chi controlla il passato controlla il futuro.
Chi controlla il presente
controlla il passato.
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Morì a Londra il 21 gennaio 1950
all’età di 46 anni.
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Dissenso
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Dissenso
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