Gulag, Kolyma, Solovki, Vorkuta, Vajgač, Magadan, risultano
ancora oggi nomi estranei ai non addetti ai lavori, nonostante siano state
località teatro di morte per milioni di vittime del male assoluto, il comunismo sovietico.
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I lager comunisti sono ben rappresentati da questi nomi, che riportano alla memoria uno sterminato arcipelago del terrore, a topografia variabile, inaugurato agli inizi del 1920 dal regime comunista russo e in cui trovarono la morte milioni di esseri umani, vittime innocenti del mostro che sventolava la bandiera rossa della falce e martello.
I lager comunisti sono ben rappresentati da questi nomi, che riportano alla memoria uno sterminato arcipelago del terrore, a topografia variabile, inaugurato agli inizi del 1920 dal regime comunista russo e in cui trovarono la morte milioni di esseri umani, vittime innocenti del mostro che sventolava la bandiera rossa della falce e martello.
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Oggi la Storia è in grado di consegnarci un quadro esatto
ed esaustivo di ciò che fu realmente il comunismo, considerato a tutti gli
effetti e con pieno merito il più grande fenomeno di morte causato dall’essere
umano.
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Per decenni la sinistra ha tentato di nascondere e di
mistificare le nefandezze compiute in nome di Marx e del comunismo, avvolgendo
la Storia entro una nube di menzogne che nascondessero la verità, mistificando,
falsando, e ignorando volutamente l’esistenza di migliaia di lager, i
famigerati gulag, in cui persero la vita milioni di innocenti.
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E’ proprio qui che si dimostra l’enorme falsità della
macchina organizzatrice dei seguaci di Togliatti, poiché ora che cade il 100°
anniversario della Rivoluzione di ottobre in Russia, si rullano i tamburi e si
dà fiato alle trombe, si enfatizzano i personaggi più famosi del comunismo, ma
non si accenna minimamente ai gulag e ai milioni di deportati che vi hanno trovato
la morte.
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Il comunismo ha prodotto stragi epocali, annientando intere
etnie e popolazioni, come gli uzbechi, i ceceni, i tatari, gli ingusci, i
cosacchi, deportandoli nelle gelide
terre della Siberia, oppure come i sei milioni di ucraini sterminati con la
carestia indotta da Stalin, l’Holodomor.
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L’odierno PCI si guarda bene dal fare i conti con il suo passato intriso del sangue di vittime innocenti, così come si guarda bene dal rinnegare le torture inflitte alla popolazione da sadici esponenti del comunismo russo, come Ezov, Berja, Jagoda, Dzerzinski, accozzaglia criminale del regime di Lenin e Stalin.
L’odierno PCI si guarda bene dal fare i conti con il suo passato intriso del sangue di vittime innocenti, così come si guarda bene dal rinnegare le torture inflitte alla popolazione da sadici esponenti del comunismo russo, come Ezov, Berja, Jagoda, Dzerzinski, accozzaglia criminale del regime di Lenin e Stalin.
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I comunisti italiani celebrano la nascita di tutto ciò con
enfasi e gioia, in spregio ai milioni di vittime.
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La "Presidenta" della Camera Laura Boldrini, componente della
“Banda dei quattro” insieme a Emanuele Fiano, Sergio Mattarella e Paolo
Gentiloni, tutti ossequiosi ai voleri di Matteo Renzi, non ha lanciato anatemi
contro il genocidio operato dai comunisti, e non ha emanato leggi che prevedano
di mettere fuori legge tale aberrante ideologia.
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Pare che, anzi, in occasione del 25 aprile di ogni anno, si
ammanti della bandiera partigiana, simbolo delle bande comuniste e assassine,
che hanno imperversato in Italia anche a guerra finita, creando lutti, dolori, e
disperazione.
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Occorre una capillare diffusione di ogni notizia sul
comunismo che finora è stata tenuta nascosta o mistificata, a partire dalle stragi etniche, dai
genocidi, dai gulag, dai nomi dei criminali responsabili dell’orrore rosso,
della storiografia vera, desunta dagli studi delle carte esaminate in occasione
dell’apertura degli archivi precedentemente secretati, rifiutando le falsità
proposte per decenni dalle sinistre.
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Basta con i canti come “bella ciao”, che stuoli di
insegnanti sinistroidi fanno cantare a bambini ignari, tentando di fagocitarne
le giovani menti.
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E’ ora di finirla con la condiscendenza benevola con cui si
guarda a personaggi criminali come Che Guevara, o Lenin, o Stalin, a cui si
intitolano vie e piazze nella civile Europa.
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Comunismo fuori
legge !
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Questa è la battaglia che, senza quartiere, dovrebbe essere combattuta dalle destre e anche dai centristi, per la libertà e la dignità di tutti gli esseri umani.
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Questa è la battaglia che, senza quartiere, dovrebbe essere combattuta dalle destre e anche dai centristi, per la libertà e la dignità di tutti gli esseri umani.
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Lo dobbiamo, quanto meno, ai 100 milioni di vittime del
comunismo.
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Dissenso
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