.
Vivendo
insieme alla popolazione, Anna riesce e
percepire l’essenza stessa di quel mondo di violenza, constatando personalmente
le atrocità commesse dai militari sugli abitanti dei villaggi.
.
E’
testimone dei tanti rapimenti di civili che vengono sequestrati per essere poi
venduti come schiavi.
.
I
corpi di chi non riesce a sopravvivere, invece, sono destinati ad essere
sezionati per l’asportazione degli organi interni destinati al commercio
clandestino.
.
Anna trova in tutto ciò delle similitudini e
delle analogie con il tragico periodo del terrore staliniano, affermando :
.
“
Il “materiale umano” scompare durante la notte e non ne resta traccia, proprio
come nel 1937”.
.
Le
torture, le mutilazioni, le orecchie tagliate, le teste scalpate, e il taglio
delle dita, fanno da corollario a questo universo di orrori in cui l’umanità
sembra essere svanita.
.
La
Russia applica ai ceceni un perverso teorema secondo il quale deve essere loro
inflitto un crudele ed efferato terrorismo di Stato su base etnica.
.
Nel
tentativo di cercare aiuti umanitari per le popolazioni cecene stremate e
bisognose di aiuto, l’autrice ha effettuato molti viaggi in Europa, passando
per Amsterdam, Parigi, Ginevra, Bonn, e Amburgo, ricevendo però solo inutili
plausi per la sua attività e pochissimi aiuti concreti.
.
Eccidio di ceceni ad opera dell'esercito russo |
L’Europa
si è girata dall’altra parte, come se il genocidio in atto non riguardasse le
civili ed educate coscienze delle Nazioni che la compongono.
.
Nel
frattempo Putin ha permesso che in Cecenia fossero istituiti campi di
concentramento a scopo di lucro, attraverso i quali le sue truppe scelte,
considerate eroi in terra di Russia, taglieggiavano ed estorcevano denaro alla
popolazione.
.
Donne,
uomini, bambini, anziani, e malati, venivano sistematicamente rapiti durante
raid notturni e poi segregati nei campi di concentramento dentro buche scavate
nella terra, profonde alcuni metri.
.
Fossa per i prigionieri |
Veniva
poi richiesto un riscatto alle famiglie del villaggio e, nell’attesa, le truppe
infierivano sui malcapitati compiendo stupri, efferatezze, torture, e
mutilazioni.
.
Questi
personaggi erano il fiore all’occhiello di Vladimir Putin, il dittatore russo
ex colonnello del KGB che sovraintendeva alle operazioni della guerra cecena.
.
Nei
tanti villaggi in cui Anna Politkovskaja si è recata, ha potuto constatare la
precisa e deliberata volontà dell’esercito di Putin di distruggere la
popolazione cecena.
.
Paesini,
villaggi, centri abitati grandi e piccoli vengono assediati e presi di mira per
settimane o mesi da bombardamenti incessanti che radono tutto al suolo,
mietendo vittime innocenti e riducendo alla disperazione i sopravvissuti.
.
Le
storie che fluiscono nella narrazione dell’autrice riempiono di sgomento per la
malvagità che traspare dall’operato delle “eroiche” truppe russe, che
sistematicamente sputano con disprezzo sui diritti umani, comportandosi come
iene assetate di sangue, salvo poi negare o nascondere i loro misfatti.
.
La
Legge non esiste più, sostituita dal terrore provocato dagli sgherri di Putin,
veri e propri assassini e sadici in uniforme, indegni di essere chiamati
uomini, così come il loro capo supremo, il nuovo zar del Cremlino.
.
La
tratta degli schiavi è endemica e viene concretizzata con un modus operandi ben
preciso e collaudato.
.
Prima
si paralizza in centro abitato mediante numerosi check point preceduti,
naturalmente, da intensi cannoneggiamenti, poi segue un rastrellamento casa per
casa, in cui si arrestano le persone.
.
In
seguito, quando le madri, le sorelle, o le figlie, degli arrestati trovano il
coraggio di andare a chiedere notizie dei loro cari, vengono dapprima insultate
e respinte dai soldati inferociti, e subito dopo avvicinate da un ufficiale dai
modi garbati che interpreta il ruolo di “poliziotto buono”.
.
Il nuovo Zar, Vladimir Putin |
Questo
farabutto che veste la divisa dell’esercito di Putin, una vera accozzaglia di
schifosi e luridi criminali sanguinari,
è colui che dà inizio alle trattative per il rilascio dei prigionieri,
chiedendo ai parenti un riscatto per ogni singola persona arrestata.
.
Merce
di scambio.
.
A
questo si riduce il valore della vita umana in Cecenia.
.
Gli
ufficiali di Putin sono gli intermediatori finanziari, e le merci sono le vite degli esseri umani.
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La
città di Grozny ha pagato un prezzo molto alto in questo assurdo conflitto.
.
Tutto
è stato devastato metodicamente, compreso l’Ospedale e le attrezzature mediche.
.
Il
“blocco” è stato totale e la vita, se così si può chiamare, è rimasta a lungo
sospesa in un limbo di incertezza e di terrore in cui non esistevano nemmeno
più le lacrime, finite oramai da parecchio tempo.
.
Putin
ha portato la fame, le malattie, la vita senza una casa, il terrore e l’odio,
un odio profondo e reciproco che i ceceni non dimenticheranno mai.
.
Una
delle cose che colpisce maggiormente è l’enorme vigliaccheria dei soldati
russi, gli eroi di Putin, che si accaniscono ferocemente contro i più deboli,
gli anziani e le donne, sadicamente, come solo menti depravate e vigliacche
possono fare.
.
I
casi di violenza gratuita, di stupri, di omicidi, di torture, di sequestri, e
di mutilazioni non sono fatti isolati, ma costituiscono la regola,
endemicamente, ogni giorno, ripetutamente, infinitamente, a testimonianza del
fatto che l’esercito russo, quello di Putin, è malato, incapace di provare quel
senso di umanità che differenza l’uomo dalla bestia.
.
In
questo panorama di violenza e di devastazione emergono anche gruppi di ceceni,
mostri criminali costituiti in bande armate desiderosi solo di vendicarsi di
qualche torto subìto.
.
Costoro
sfogano la loro rabbia e le loro frustrazioni su chiunque, siano essi militari
che cittadini inermi, fregandosene dei diritti civili e del rispetto degli
esseri umani.
.
.
Ogni
notte a Grozny, come in tutta la Cecenia, bande di ceceni, bande di militari russi,
e bande di entrambi, scorrazzano armate ovunque, seminando terrore e morte.
.
La città di Grozny distrutta dai bombardamenti dell'esercito di invasione russo |
Fa
parte della normalità quotidiana vedere nelle città cecene i bambini vestiti di
stracci, laceri e sporchi, infestati dai pidocchi, affamati, magrissimi,
inselvatichiti e soprattutto terrorizzati.
.
La
Russia ha sistematicamente oltraggiato il popolo ceceno, depredandolo e
arrogandosi il diritto di togliere la vita a chiunque avesse la sfortuna di
trovarsi di fronte agli assassini dell’esercito moscovita.
.
La
bassezza morale e la crudeltà che i militari russi hanno dimostrato contro la
popolazione cecena, che risulta da migliaia di testimonianze rese dai
sopravvissuti, ma Putin, il tronfio assassino russo, anziché scusarsi, si
compiace dei risultati ottenuti.
.
Le
spedizioni punitive compiute dai russi contro la popolazione, la cui grave
colpa era quella di essere cecena, dimostrano un odio insanabile, razziale,
etnico, di stampo sovietico, la cui matrice evidentemente era solo sopita.
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Come
si può infierire contro una nonnina sdentata che si regge malferma sulle gambe,
chiamandola puttana e troia ?
.
Particolare di ciò che resta della città di Grozny dopo i bombardamenti russi |
Le
madri russe che hanno partorito gli “eroi” che indossano la divisa
dell’esercito di Putin, si sono rese conto di aver partorito dei veri e propri
animali , anzi delle bestie feroci che non presentano nulla di umano ?
.
Come
può il popolo russo, che ha già vissuto questi drammi all’epoca di Lenin e di
Stalin, permettere che oggi ciò accada ad altri popoli per loro stessa mano ?
.
Le
storie sulla crudeltà russa nei villaggi ceceni si susseguono nella narrazione
di Anna, e ci danno l’esatta misura della volontà di Putin di annientare
fisicamente il popolo ceceno, compiendo un vero e proprio genocidio.
.
Sali,
Kurcaloj, Cocin-Jurt, Baci-Jurt, Urus-Martan, Starye-Atagi, Grozny, sono solo
alcuni dei nomi di villaggi e città devastate e rase al suolo dalla furia
omicida di Putin.
.
La
tortura preferita dai sui sgherri sembra essere quella della scossa elettrica,
usata anche contro i ragazzi e le donne, con il tacito benestare della civile Europa, quella
di Prodi e delle sinistre.
.
Anna
Politkovskaja ha pagato con la vita la sua battaglia in difesa dei diritti
umani, e i suoi libri sono letti da milioni di persone, ma ciò sembra scivolare
addosso ai freddi burocrati europei che vedono in Putin un affascinante partner
commerciale, anziché uno spietato genocida.
.
Non
importa che il popolo ceceno viva in “un inferno senza grazia” in “un’eterna
notte senza stelle”.
.
L’Occidente,
la “civile Europa, quella di Prodi” ha chiuso gli occhi anche davanti al
comportamento di Mosca (Putin, ancora lui!) nei confronti di 200 mila rifugiati
che hanno trovato accoglienza nell’Inguscezia, unico Paese a dare ospitalità
all’umanità sofferente che scappava dalla Cecenia.
.
Il
Governo dell’Inguscezia, la cui popolazione è di circa 300 mila abitanti, ha
dovuto affrontare il problema di nutrire un numero quasi raddoppiato di
persone, senza che Mosca fornisse un benché minimo supporto alimentare.
.
Il
Presidente Ausev fornì ai rifugiati il massimo appoggio possibile, chiedendo
anche prestiti necessari a soddisfare l’esigenza alimentare.
.
Mosca
rifiutò vigliaccamente qualsiasi aiuto, nella convinzione che l’unico mezzo per
risolvere la crisi fosse solo quello di rispedire a casa i rifugiati.
.
Non
pago del suo atteggiamento Putin interferì subdolamente nella politica
dell’Inguscezia, manipolandola e facendo eleggere un suo pupillo, Zjazikov come
Presidente dell’Inguscezia al posto di Ausev.
.
Il
passo successivo fu quello di usare la forza per costringere i profughi a tornare
in Cecenia, nonostante il fatto che non avessero più casa e lavoro, esponendoli
ai rapimenti, alle spedizioni punitive, e ad ogni altro genere di violenza.
.
La
furia e l’odio di Putin si sono palesati anche nella stessa Mosca, dove gli
uomini dei servizi russi, armati, hanno fatto irruzione nei dormitori degli
studenti ceceni iscritti all’Università di Arte e Cultura.
.
.
Manifestazioni anti Putin, il nuovo Hitler russo |
Gli
sgherri in tuta mimetica hanno picchiato tutti, indiscriminatamente, infierendo
in particolare sul padre cinquantenne di uno dei ragazzi fino a fargli perdere
i sensi.
.
Gli
hanno storto le dita e gli sono saltati sulla schiena, strappandogli i vestiti,
sputandogli, e chiamandolo scimmia, poi non ancora soddisfatti hanno iniziato a
razziare qualsiasi cosa fosse di loro gradimento.
.
Gli
studenti sono stati portati in auto al Dipartimento per la criminalità
organizzata, dove sono stati sottoposti a percosse, umiliazioni, e
interrogatori per tutto il giorno, fino a sera.
.
Mi
viene in mente solo una cosa riguardo a Putin : deve essere processato da un
Tribunale internazionale e condannato all’ergastolo per crimini contro
l’umanità, così come si è fatto per i gerarchi nazisti, dai quali il suo “modus
operandi” non si discosta di molto.
.
Molti
personaggi politici del “civile Occidente”, dell’Europa delle sinistre, si sono
scapicollati a stringere la mano a Putin, l’assassino senza scrupoli, il nuovo
Hitler della Federazione russa, primo fra tutti Silvio Berlusconi che pare
abbia con lui un notevole feeling.
.
Anche
altri leader della “destra” italiana simpatizzano apertamente con Putin, come
Matteo Salvini, che lo porta ad esempio di un nazionalismo da seguire ed
imitare.
.
Vorrei
sapere come la penserebbe Salvini se la sua cara Elisa o la sua mamma fossero
state violentate dalla furia assassina degli sgherri di Putin, compiacente
fautore di tali violenze, oppure cosa direbbe se gli avessero bruciato la
casa, e lo avessero mutilato per divertimento …
.
La vergognosa performance di Matteo Salvini |
Credo
che Matteo Salvini, così come molti altri personaggi del mondo della politica
italiana, e non solo, dovrebbero fare una seria riflessione, chiedendo SCUSA
per l’abbaglio da cui sono stati accecati, e offrendo una preghiera alle
vittime del furore di Putin.
.
VERGOGNOSO ! |
L’esercito
russo al soldo di Putin, erede di quell’Armata rossa che militava all’epoca di
Lenin e di Stalin, è oggi composto da
sciacalli che interpretano il ruolo di perfidi mostri sanguinari, e di
vigliacchi che disonorano il genere umano.
.
Il
cancro costituito da questi pseudo individui, umanoidi che hanno oltrepassato
il limite della ragione, pazzoidi malati e perversi, sadici killer seriali, ha
travalicato i confini della Cecenia, infettando la madre Patria russa che li ha
procreati.
.
Le
carogne chiamate reduci, infatti, scorrazzano ora per Mosca e per le altre
città russe, come cani ammalati di rabbia che diffondono i loro germi.
.
La
società russa stessa è infettata.
.
Il
contagio è iniziato quando il silenzio complice di interi strati della
popolazione russa ha accompagnato i misfatti compiuti dai loro stessi figli
contro esseri umani innocenti.
.
Questo
è proprio il risultato che voleva ottenere Putin.
.
Il
Governo russo deve poter fare affidamento sulla crudeltà dei propri cittadini,
incoraggiando la distruzione e compiacendo la logica dell’assassinio, ed è solo
così che in Russia si può diventare eroe : uccidendo !
.
I
fiori all’occhiello di questo perverso sistema voluto da Putin sono i criminali
di guerra come il colonnello Budanov, assassino, stupratore, ladro, e rapitore,
dalle palesi tendenze sadiche.
.
Per
delinearne il profilo basti dire che quando tornò a casa in licenza dopo il
bombardamento di Grozny, poco mancò che uccidesse il proprio figlio buttandolo
dal balcone.
.
Il massacratore di Putin, il Colonnello Budanov |
Rientrato
tra i suoi commilitoni, una sera in cui festeggiavano la vittoria elettorale di
Putin, si ubriacò insieme a loro e diede l’ordine al maggiore Roman Bagreev di
bombardare con i cannoni il centro abitato di Tangi-giu.
.
Al
rifiuto del maggiore di eseguire l’ordine criminale reagì picchiandolo a sangue
selvaggiamente, mettendolo al tappeto e prendendolo ripetutamente a calci in
faccia con i pesanti scarponi militari.
.
Non
contento lo fece legare mani e piedi e lo fece scaraventare dentro una delle
fosse scavate nel terreno, in cui solitamente tenevano i prigionieri, dopodiché
lo fece ricoprire con calce e gli urinò addosso.
.
Le
sue caratteristiche caratteriali lo identificano quindi come sadico
schizofrenico, tant’è che dopo aver urinato sul maggiore, Budanov si recò
insieme ai suoi tirapiedi nella località di Tangi-Cu, ove sapeva per certo che
abitasse una bella ragazza, tale El’za Kungaev, appena diciottenne.
.
Dopo
averla prelevata direttamente da casa sua, il gruppo criminale ha portato la
ragazza al reggimento, scaricandola all’interno della roulotte del Colonnello.
.
Budanov
ha immediatamente iniziato le sue sevizie sulla ragazza percuotendola
selvaggiamente, con calci in faccia e sul corpo, tentando poi di strangolarla.
.
Questi
particolari sono desunti dalla testimonianza di una delle guardie che
vigilavano all’esterno della roulotte, Viktor Kol’cov, il quale ha anche
dichiarato:
.
“Il
Colonnello stringeva il collo della ragazza con la mano destra fino a che non
le ha rotto l’osso, uccidendola”.
.
Dopo
l’omicidio Budanov ha chiamato i suoi tirapiedi ordinando loro di seppellire il
corpo della ragazza nel bosco, di nascosto.
.
Un
vero eroe russo, che rientra proprio nelle aspettative di Putin.
.
Infatti,
nonostante il fatto che le indagini e il processo seguite all’assassinio
avessero provato molto chiaramente le colpe di Budanov, Putin incaricò la D.ssa
Pechernikova, psichiatra che lavorava per il KGB da 52 anni e che aveva firmato
le perizie che condannavano i dissidenti antisovietici, a dichiararlo non responsabile per le sue
azioni, mentre la precedente perizia lo aveva giudicato in grado di intendere e
di volere.
.
Psichiatra del KGB |
Sullo
sfondo, come a giustificare tanto odio, si delineano le attività di lucro,
illegali, attraverso cui i nuovi oligarchi si arricchiscono a spese dello
Stato, rubando in tutti settori della vita pubblica, compresi quelli molto
remunerativi del petrolio e del gas.
.
Gli
alti ufficiali federali sono collusi con la malavita, la quale si identifica
con gruppi di potere legati ai nuovi oligarchi.
.
Tutte
le risorse vengono fagocitate da queste nuove mafie, composte da potenti
criminali che operano sotto la protezione russa, che ha tutti i vantaggi a
creare caos nelle regioni cecene, ricavandone anche un utile.
.
I
nuovi padroni che si sono insediati in Cecenia, ex ufficiali russi, nuovi
oligarchi, ceceni filorussi, o faccendieri, traggono vantaggio dall’inciucio e
dal malaffare, dalla truffa allo Stato, all’appropriazione indebita, sotto
l’esplicita protezione di Putin.
.
Enormi
ricchezze si accumulano nelle tasche di questi personaggi, mentre la Cecenia
affoga nella miseria.
.
Anna
scrive :
.
“I
soldati e molti civili sono stati corrotti oltre ogni immaginazione dalla
guerra, e hanno dato vita a una
combinazione letale : la Cecenia militare governata dalla violenza, dalle
Zindan (le fosse scavate nel terreno in cui vengono tenuti i prigionieri) e
dalle mitragliatrici si è fusa con la Cecenia pacifica, dove la frode, il
nepotismo e l’anarchia sono la norma”.
.
Anna
ci fa sapere attraverso il libro che neppure l’ONU può intervenire instaurando
un eventuale protettorato militare per la Pace, in quanto troverebbe il veto di
Mosca.
.
A
cosa serve quindi un organismo di tutela e di protezione della comunità
internazionale che non può intervenire per portare la pace tra due fazioni solo
perché una delle due si oppone ?
.
Sarebbe
una situazione semplicemente ridicola, se non fosse invece tragica per il fatto
che l’intera popolazione cecena è stretta nella morsa dei miliziani russi e che
quindi la pace rappresenti solo un lontano miraggio.
.
.
.
.Kofi Annan baratta la Cecenia con il voto di Putin all'ONU, segnandone il destino |
Inoltre
l’operato di Kofi Annan, Segretario generale delle Nazioni Unite, è stato, al riguardo, semplicemente incolore
e scandaloso nella sua apatica indifferenza, tesa ad un unico risultato, quello
di mantenere la sua poltrona ed essere rieletto per un secondo mandato (sembra
essere stato questo il nodo principale del suo incontro con Putin, nel quale
non si è parlato affatto della Cecenia).
Kofi Annan
aveva bisogno del voto di Putin per essere rieletto, mentre a Putin occorreva
stendere un velo di silenzio sulla questione cecena, insieme a un calo della
pressione internazionale sul suo operato.
.
L’Europa
si è fatta da parte, insieme a tutta la comunità occidentale, permettendo così
un aggravamento della situazione nella già martoriata ed esausta Cecenia.
.
Non
contento Putin decide di allargare le sue mire espansionistiche, coinvolgendo
la vicina Inguscezia.
.
Come
già accennato in precedenza, Putin fa eleggere come Presidente Murat Zjazikov,
un generale della Sicurezza federale, già rappresentante plenipotenziario nel
distretto federale del sud, ipotecando così il futuro del popolo inguscio.
.
Il
libro si chiude con la vicenda della strage al Teatro Dubrovnik di Mosca.
.
Un
gruppo di ceceni ha preso degli ostaggi sotto la minaccia delle armi e ora
chiede di parlare con lei, che nel frattempo era volata a Los Angeles per
tenere una lezione sulla guerra in Cecenia alla scuola locale di giornalismo.
.
Rientra
a Mosca e attende, insieme ad un ufficiale di none Zenja, le disposizioni delle
autorità, ma le ore trascorrono senza mutamenti fino a quando si consuma
l’epilogo dell’attentato.
.
Nell’inverno
2002 l’autrice è a casa sua, a Mosca, e si interroga chiedendosi :
.
“Sopravviveremo
fino al 2003 ?”
.
La
sua risposta è :
.
.
“Non posso dire con certezza di sì. In questo sta
l’intera tragedia.”
.
.
Dissenso
.
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