Inner Hada
è nato il 29 novembre 1955 in una famiglia mongola.
.
Inner Hada |
All’inizio del 1981 ha partecipato attivamente al
movimento studentesco mongolo, cercando di sviluppare meccanismi che aiutassero
a preservare l’identità etnica mongola in Cina.
.
Dopo essersi laureato all’Università nel 1983 Hada
pubblicò una serie di articoli sulla sua teoria politica in lingua mongola.
.
Ripercorrendo le vicende giudiziarie in cui Inner è
incappato nel combattere per i diritti umani si risale al 1992, anno in
cui Inner, che nel frattempo aveva aperto una libreria insieme alla moglie
Xinna, insieme ad altri attivisti mongoli fondò (diventandone Presidente)
l’Associazione “Alleanza democratica mongola del Sud”, chiamata in origine
Comitato di soccorso culturale mongolo.
.
Nel 1994 l’associazione diede vita a un
giornale chiamato The Voice of Southern Mongolia e dal 1995 adottò una ferma linea di principio che si opponeva
alla “colonizzazione da parte del popolo han” e iniziava una lotta per
l’autodeterminazione, la libertà e la democrazia nella Mongolia meridionale.
.
Nel 1995 il Partito comunista cinese
dichiarò illegale il giornale The Voice of Southern Mongolia e nel mese di
dicembre arrestò Hada, imprigionandolo, anche se tale arresto fu ufficializzato
solo nel mese di marzo 1996.
.
.
Nel mese di agosto 1996 venne accusato dalla
Procura popolare dei reati di spionaggio, separatismo, furto di segreti per
conto del nemico, e di organizzazione di atti controrivoluzionari, e dopo
un’udienza del tribunale, a porte chiuse, venne condannato a 15 anni di
carcere più altri 4 anni di privazione di diritti politici e deportato a
Chifeng, in Mongolia.
.
Il giorno dopo, il figlio di Hada, Uiles, fu
interrogato dalla polizia e in seguito rilasciò una lettera pubblica che
riportava in dettaglio la sua esperienza contestuale e gli altri casi di molestie da parte
della polizia che aveva dovuto subire nei quindici anni precedenti.
.
Il
3 dicembre 1996 però, la polizia chiuse
improvvisamente la libreria gestita dalla moglie di Inna, Xinna, sottoponendo i locali
ad una perquisizione durata 13 ore.
.
Dopo
alcuni giorni, e precisamente il 10 dicembre, sia la moglie Xinna che il figlio Uiles, scomparvero per qualche tempo.
.
Si seppe poi che Xinna fu
arrestata e presa in custodia nel centro di detenzione numero uno della
Mongolia Interna per la durata di 16 mesi.
.
Nel 2002 il figlio di Hada, Uiles fu
arrestato e condannato a 2 anni di carcere.
.
Inner, Uiles, e Xinna |
.
Nel 2004 Human Rights in China dichiarò che Hada, durante la detenzione, era stato sottoposto a torture
.
Nel 2004 Human Rights in China dichiarò che Hada, durante la detenzione, era stato sottoposto a torture
Nel 2007 Uiles ebbe il permesso di visitare
suo padre nella prigione di Chifeng.
.
Dopo aver incontrato il padre Uiles affermò che il
genitore viveva in condizioni terribili e con gravi problemi di salute.
.
Inner doveva essere liberato nel 2011 ma fu
invece costretto agli arresti domiciliari fino al 9 dicembre 2014,
i suoi movimenti controllati dalla Polizia e la sua famiglia spiata, al punto da
rendere impossibile una qualità di vita normale.
.
Proprio
per questi motivi Inner redasse nel 2014 un lungo appello alla Corte
suprema locale chiedendo la fine della sua detenzione “informale”.
.
Hada soffre oggi di una malattia cardiaca, di una grave ulcera
allo stomaco, e di un’artrite reumatoide, oltre che di colecistite e depressione, a causa degli anni di torture e di maltrattamenti che dovette subìre mentre era nella
prigione di Chifeng, nella Mongolia Interna, dove gli fu negata un'adeguata
assistenza medica.
.
Dopo il rilascio di Inner, nel dicembre 2014,
l’attivista e la moglie Xinna
rilasciarono una serie di interviste alla associazione CHRD (Chinese
Human Rights Defenders) della Mongolia meridionale, in cui affermarono che
le torture subìte e la brutalità delle guardie lo avevano ridotto in una
condizione di disabilità.
.
.
A Chifeng infatti Inner venne tenuto in isolamento,
ammanettato e incatenato di notte ad una tavola di metallo, con il divieto
assoluto di parlare con gli altri, costretto a lavorare più di 10 ore al
giorno, picchiato dagli altri detenuti istigati dalle guardie, costretto a
mangiare cibo non commestibile e quindi a vomitare ripetutamente e
frequentemente.
.
Falconieri mongoli |
Il Governo comunista cinese ha tutta l’intenzione
di operare una calcolata pulizia etnica della popolazione di etnia mongola che
costituisce circa il 20 % della intera popolazione della Mongolia (3 milioni
di persone) e a tale proposito operano sfratti di pastori dalle loro terre di
pascolo, oppure favoriscono lo scontro fra pastori residenti e società
minerarie o forestali che hanno messo gli occhi sui territori mongoli.
La popolazione di etnia mongola lamenta anche la
distruzione ambientale e le politiche sleali di sviluppo nella regione, segno
che il comunismo cinese ha un interesse economico particolare per la
realizzazione del quale i mongoli devono scomparire dalla faccia della terra.
.
.
Dissenso
.
.
.
Dissenso
.
Nessun commento:
Posta un commento