Nella Russia moderna non esiste un Museo del Gulag
Nazionale, non solo come Istituto materiale, ma anche come forma di cultura che
unisca la conoscenza e la comprensione dei fatti degli eventi accaduti per
ridefinirli come esperienze della memoria.
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La memoria del terrore comunista non è diventato, nemmeno
dopo Stalin, parte integrante e integrale della memoria nazionale russa, ma
consiste tuttora in memorie spezzettate e frammentarie di esperienze locali, di
eventi non collegati da una essenza concettuale comune.
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Queste memorie appartengono a collezioni e progetti
espositivi presenti nei musei esistenti, come ad esempio quelli Lituani.
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Propongo alcuni esempi di testimonianze visive desunte dal sito
russo “Museo del Gulag”, in particolare sulla resistenza opposta dai Paesi Baltici al
comunismo sovietico.
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Il Link al sito in lingua russa è il seguente :
.Il Link al sito in lingua russa è il seguente :
http://www.gulagmuseum.org/showObject.do?object=1741390&language=1
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Memoria del collegamento e resistenza.
Memoria del collegamento e resistenza.
Dalle collezioni dei musei lituani.
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Descrizione sezione :
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Questa sezione contiene materiali estratti dai musei lituani associati e li presenta per ricordare le deportazioni di
massa di cittadini lituani dopo l'adesione della Lituania all'Unione Sovietica.
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Si documenta la deportazione dei lituani nei campi e il
loro esilio, oltre a numerose testimonianze della resistenza contro il terrore
sovietico in Lituania nella guerra e nel dopoguerra, come la guerriglia, e le
attività clandestine in generale, sia nelle prigioni che nei campi.
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Un numero significativo di mostre racconta del movimento
per i diritti umani dei cattolici lituani, e del samizdat spirituale e laico.
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Vengono inoltre presentati monumenti, targhe commemorative
installate in varie regioni della Lituania e in diverse regioni della Russia.
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Audrone Zavadskite.
Audrone Zavadskite |
Foto segnaletica scattata in prigione, a Panevezys, 1
settembre 1951.
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Audrone Zavadskite era un’allieva dell'ottavo grado del 2° ginnasio femminile di Panevezhis, arrestata perché accusata di essere una degli organizzatori dell'organizzazione sotterranea giovanile "Atzalynas" (1950-1954).
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Audrone Zavadskite era un’allieva dell'ottavo grado del 2° ginnasio femminile di Panevezhis, arrestata perché accusata di essere una degli organizzatori dell'organizzazione sotterranea giovanile "Atzalynas" (1950-1954).
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Museo Panevezhsky delle tradizioni locali (Panevezys,
Repubblica di Lituania), esposizione "Resistenza all'occupazione sovietica
e ai sauditi".
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Pavel Alexandrovich Florensky
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Foto 27/02/1933
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Dal fascicolo investigativo :
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Pavel Alexandrovich Florensky (1882-1937), sacerdote,
scienziato, enciclopedista, filosofo, teologo, fisico, matematico, ingegnere.
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Pavel Florensky |
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Fu arrestato il 21 maggio 1928 e mandato in esilio a
Skovorodino , un villaggio dell'estremo oriente russo, dove lavorò alla stazione di ghiaccio permanente.
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Fu arrestato di nuovo il 26 febbraio 1933, e tenuto prima sotto custodia
nel campo di Solovki, poi nel carcere di Solovetsky.
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Fu condannato a morte dalla NKVD della regione di
Leningrado e fucilato il 25/11/1937.
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NOTA del Blog :
Ho inserito Pavel Florensky nel database del mio sito denominato "Autori del Dissenso", al seguente LINK :
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Ho inserito Pavel Florensky nel database del mio sito denominato "Autori del Dissenso", al seguente LINK :
E' presente anche una biografia completa su questo stesso blog al seguente LINK:
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Cimitero del villaggio speciale (per deportati) di Barun nella Repubblica
di Buriazia, distretto di Khorinsky, distretto di Chelan.
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Foto degli anni '50
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NOTA del Blog :
La Buriazia è una Repubblica della federazione Russa situata nella
regione centro meridionale della Siberia, lungo la costa orientale del Lago Baikal.
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A. H. Zhangurazov
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A. H. Zhangurazov
Foto del 1925.
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Efim Yakovlevich Lopukhov
Foto b / y.
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Efim Yakovlevich Lopukhov (1866-1937),
giardiniere-apicoltore dell'Istituto pedagogico di Tomsk.
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Arrestato il 05.06.1937 come "membro
dell'organizzazione controrivoluzionaria" Unione di Salvezza della Russia", è stato condannato l'8/08/1937 alla Pena Capitale e giustiziato il 20 agosto 1937.
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Documenti e foto di Adam e Stanislaw Nodzenskih, deportati
nel 1940 dalla Bielorussia occidentale al distretto di Shenkur nella regione di
Arkhangelsk.
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Documentazione custodita nel museo regionale di tradizioni
locali di Arkhangelsk.
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Giacca del prigioniero Georgiy Mikhailovich Uspensky
(1917-2001), nato a Irkutsk.
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Fu arrestato ad Harbin l'11/1/1945 e condannato
l'8/03/1947 a 20 anni di ITL.
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Fu deportato a Ozerlag e rilasciato il 29 aprile 1956.
Nota del Blog :
Ozerlag era un campo di lavoro speciale del Ministero degli Interni
sovietico (MVD), riservato ai prigionieri politici condannati in base
all’articolo 58.
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Questo edificio ad arco sulla via Leo Tolstoy, nella città
di Barnaul (territorio dell'Altaj), era usato come luogo di raccolta dei
prigionieri prima dell’esecuzione.
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L'arco aveva un cancello su entrambi i lati e secondo la leggenda urbana, durante il Grande Terrore, l'area sotto la volta era usato come la cella di una prigione, in cui potevano essere stipate diverse dozzine di persone.
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(PhotoFixing - 25 giugno 2011.)
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Questi frammenti di ricordi, di storia, di piccole cose, di persone, di situazioni, di vita vissuta, di morte, ci mostrano un minuscolo anello dell'enorme catena di orrori che il comunismo ha fatto dilagare in tutto il territorio sovietico (e non solo).
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Le memorie che questi Musei anche virtuali ci consegnano, rappresentano un patrimonio di conoscenza inestimabile per poter affermare un netto rifiuto del male assoluto, costituito appunto dal comunismo.
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Le giovani generazioni russe hanno avuto la fortuna di non nascere in un periodo in cui il terrore costituiva il pane quotidiano, insieme alla morte e alla devastazione.
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In alcuni Paesi del Mondo si inneggia ancora a Carlo Marx, alle bandiere rosse e al comunismo, ma quando tutto ciò che è stato accuratamente nascosto fino ad ora verrà fuori, grazie anche alla Memoria che questi Musei tengono viva, la dimensione delle responsabilità comuniste sarà incontrovertibile e totale.
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Allora, forse, il comunismo scomparirà dalla faccia della Terra e il Pianeta potrà assaporare un'aria migliore, quella della libertà.
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Dissenso
L'arco aveva un cancello su entrambi i lati e secondo la leggenda urbana, durante il Grande Terrore, l'area sotto la volta era usato come la cella di una prigione, in cui potevano essere stipate diverse dozzine di persone.
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(PhotoFixing - 25 giugno 2011.)
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Questi frammenti di ricordi, di storia, di piccole cose, di persone, di situazioni, di vita vissuta, di morte, ci mostrano un minuscolo anello dell'enorme catena di orrori che il comunismo ha fatto dilagare in tutto il territorio sovietico (e non solo).
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Le memorie che questi Musei anche virtuali ci consegnano, rappresentano un patrimonio di conoscenza inestimabile per poter affermare un netto rifiuto del male assoluto, costituito appunto dal comunismo.
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Le giovani generazioni russe hanno avuto la fortuna di non nascere in un periodo in cui il terrore costituiva il pane quotidiano, insieme alla morte e alla devastazione.
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In alcuni Paesi del Mondo si inneggia ancora a Carlo Marx, alle bandiere rosse e al comunismo, ma quando tutto ciò che è stato accuratamente nascosto fino ad ora verrà fuori, grazie anche alla Memoria che questi Musei tengono viva, la dimensione delle responsabilità comuniste sarà incontrovertibile e totale.
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Allora, forse, il comunismo scomparirà dalla faccia della Terra e il Pianeta potrà assaporare un'aria migliore, quella della libertà.
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Dissenso
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